Gigabyte GeForce Fx 5950 Ultra vs Powercolor Radeon 9800 XT

Rispetto a quanto visto con il prodotto di Gigabyte, la scheda Powercolor ha un’impostazione costruttiva completamente differente. La reference board realizzata da ATi Technologies per R360, infatti, ha un layout molto più compatto, in cui il binomio raffreddamento – integrazione è stato estremizzato al limite del possibile.

Partiamo dalle dimensioni: 18 centimetri, esattamente la stessa lunghezza delle schede Radeon 9800 Pro dotate di 128 MB di memoria video. Questo è sicuramente un motivo di vanto per la società canadese in quanto le schede Radeon 9800 XT sono dotate di 256 MB di memoria video. Se confrontiamo questo prodotto con una Radeon 9800 Pro da 256 MB, cogliamo immediatamente il lavoro di integrazione che è stato realizzato. Gran parte del vantaggio è derivato dall’uso di otto moduli di memoria DDR, contro i sedici moduli di memoria DDR-II che ritroviamo in tutte le Radeon 9800 Pro da 256 MB.

Continuiamo la nostra analisi esaminando il dissipatore. La parte frontale è composta da un unico elemento che si estende non solo sulla GPU, ma anche sui quattro moduli di memoria. Davvero innovativo il disegno della ventola: invece di usare un sistema a pompa di calore basato su una turbina, ATi ha scelto una ventola molto piatta, ma dal diametro notevole. Il risultato è una scheda dallo spessore molto contenuto. Anche il retro conta un solo elemento dissipativo dedicato sia alle resistenze poste in corrispondenza del chip grafico, che alla memoria.

In generale non possiamo che elogiare la società canadese per il design che ha adottato. La disposizione delle componenti discrete ricalca il bordo del dissipatore ed è stata studiata per sfruttare al massimo tutte le intercapedini disponibili. Un esempio sono i quattro condensatori presenti sul lato sinistro: ATi, esattamente come nVidia, ha installato un connettore VGA dalla profondità particolarmente ridotta ed ha sfruttato questo spazio per installare parte del gruppo di alimentazione.

Anche in questo caso, tuttavia, abbiamo individuato una nota negativa. Durante il normale funzionamento del sistema la ventola ha un regime di rotazione bassissimo e, pertanto, non produce alcun suono distinguibile. Dopo aver avviato un’applicazione tridimensionale il numero di rpm aumenta così come la rumorosità. Il suono è comunque piuttosto grave e non dovrebbe infastidire più di tanto l’utente: il volume è ampiamente sopra il limite dell’usabilità.