The Net, la Guardia di Finanza contro la pirateria IPTV: 20 indagati, più di 500 mila utenti coinvolti

The Net, la Guardia di Finanza contro la pirateria IPTV: 20 indagati, più di 500 mila utenti coinvolti

La Guardia di Finanza ha sgominato un'organizzazione che consentiva la fruizione illegale di contenuti televisivi tramite il sistema IPTV a oltre 500 mila utenti in tutta Italia. L'operazione "The Net" ha portato a perquisizioni nelle abitazioni di venti soggetti.

di pubblicata il , alle 08:38 nel canale Web
pirateria
 

Continua la lotta alla pirateria audiovisiva. Nelle scorse ore il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ha eseguito diverse perquisizioni su tutto il territorio nazionale nell'ambito della operazione denominata "The Net" a contrasto del fenomeno della pirateria audiovisiva perpetrata tramite IPTV.

Le indagini della Procura della Repubblica di Milano hanno permesso di individuare ed inibire una serie di nuovi accessi a piattaforme digitali che consentivano la fruizione illegale di contenuti televisivi tramite il sistema IPTV, utilizzate da oltre 500 mila utenti. Dalle indagini è emerso che il prezzo richiesto per poter vedere con unico "abbonamento illegale" tutti i contenuti delle principiali piattaforme di streaming a pagamento come SKY, DAZN e Netflix era di circa 10 euro.

Le perquisizioni hanno portato allo smantellamento di una complessa infrastruttura tecnologica, operante a livello nazionale, responsabile della diffusione illegale via internet dei segnali criptati delle PayTV. Nel corso dell'operazione sono stati complessivamente perquisite le abitazioni di venti soggetti residenti in Toscana, Emilia-Romagna, Campania e Calabria, che a vario titolo provvedevano alla generazione e alla distribuzione dei flussi IPTV illegali. Alle persone coinvolte è contestata la violazione del diritto d'autore.

In particolare, in Campania è stato individuato l'amministratore di una struttura denominata CyberGroup, molto nota nel "mondo" della pirateria: si tratta di un vero e proprio Internet Service Provider i cui server consentivano di far funzionare diverse IPTV illegali; nella stessa regione operava anche un ulteriore soggetto, deputato al procacciamento e alla gestione dei pagamenti relativi agli abbonamenti pirata al servizio SKY, destinati ad alimentare i flussi finanziari illeciti. Infine, in Toscana, un altro indagato, attraverso l'utilizzo di oltre 50 dispositivi mobili, distribuiva illegalmente contenuti audiovisivi del palinsesto SKY, permettendone così la visione agli utenti, senza il pagamento del canone dovuto.

Commenti di apprezzamento all'operazione sono arrivati da più parti, tra cui SKY. "La Guardia di Finanza ha il pieno sostegno di SKY nella sua attività di contrasto alla pirateria audiovisiva e accogliamo con favore l'operazione di oggi, l'ultima di una serie di azioni sempre più efficaci volte a porre fine a questo fenomeno illegale. La pirateria audiovisiva non solo finanzia la criminalità organizzata e colpisce negativamente le industrie creative, ma comporta anche rischi reali per gli utenti finali". Di questi aspetti abbiamo parlato in questi due articoli:

28 Commenti
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TecnoPC27 Gennaio 2022, 09:04 #1
500 000 persone che pagano volontariamente un servizio illegale...

La terra dei cachi
Fdb27 Gennaio 2022, 09:08 #2
Piuttosto che cercarsi i link in giro per la rete beccando virus, preferiscono pagare.
Ginopilot27 Gennaio 2022, 09:18 #3
Originariamente inviato da: Fdb
Piuttosto che cercarsi i link in giro per la rete beccando virus, preferiscono pagare.


Pagare invece quei 4 spiccioli che costano i servizi? no eh?
pistillo27 Gennaio 2022, 09:23 #4
il pezzotto costa comunque meno ergo...
al13527 Gennaio 2022, 09:51 #5
probabilmente se non ci fossero questi 500.000 imbecilli(che saranno anche di piu) magari i servizi potrebbero costare anche qualcosina in meno per tutti.
giovanni6927 Gennaio 2022, 10:09 #6
Tu dici? Credo invece che la differenza di extra-profitto verrebbe comunque intascata dagli erogatori dei servizi. Non dico che sia giusto o sbagliato ma la storia dei prezzi più bassi perchè ci sarebbe una platea più ampia di utenti, non è per niente scontata.
Ginopilot27 Gennaio 2022, 10:19 #7
Originariamente inviato da: pistillo
il pezzotto costa comunque meno ergo...


Ma va? Chi lo avrebbe mai detto?
elgabro.27 Gennaio 2022, 10:20 #8
Originariamente inviato da: TecnoPC
500 000 persone che pagano volontariamente un servizio illegale...

La terra dei cachi


Finché al governo ci sono ministri come la Cartabia e giusto e sacrosanto che esistano queste 500.000 persone.

Ps.
Ricordiamo che la Cartabia ha fatto una riforma che favorisce queste 500.000 persone e oltre.
Ginopilot27 Gennaio 2022, 10:21 #9
Originariamente inviato da: giovanni69
Tu dici? Credo invece che la differenza di extra-profitto verrebbe comunque intascata dagli erogatori dei servizi. Non dico che sia giusto o sbagliato ma la storia dei prezzi più bassi perchè ci sarebbe una platea più ampia di utenti, non è per niente scontata.


Prezzi piu' bassi o offerta piu' ricca. In ogni caso e' davvero stupido pagare viste le conseguenze.
TecnoPC27 Gennaio 2022, 10:22 #10
Originariamente inviato da: Fdb
Piuttosto che cercarsi i link in giro per la rete beccando virus, preferiscono pagare.

Non sono uno scienziato in informatica ma se il problema sono i virus non è sufficiente un browser su una chiavetta HDMI da pochi euro (tipo Fire TV Stick) e dedicarla esclusivamente allo scopo?

Originariamente inviato da: al135
probabilmente se non ci fossero questi 500.000 imbecilli(che saranno anche di piu) magari i servizi potrebbero costare anche qualcosina in meno per tutti.


Infatti, anche perchè il prezzo non vale lo spettacolo.

C'è troppa frammentazione:
chi è appassionato di serie e cinema deve fare 4/5 abbonamenti.
chi invece segue solo F1 e/o MotoGP è obbligato a prendere un pacchetto da 31€/mese

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