Si accende la battaglia contro l'abrogazione della Net Neutrality USA
I procuratori generali di oltre 20 Stati si muovono contro la decisione della FCC di revocare le regole di Net Neutrality e indipendentemente un gruppo di 50 senatori e anche Mozilla Foundation
di Andrea Bai pubblicata il 18 Gennaio 2018, alle 08:21 nel canale WebIl procuratore generale di New York, Eric Schneiderman, ha annunciato nel corso della giornata di ieri che assieme ad altri 22 procuratori generali si mobiliterà per combattere l'abrogazione delle regole di Net Neutrality decisa nelle scorse settimane dalla Federal Communications Commission.
La mozione, che appunto coinvolge molti Stati americani, chiede alla Corte d'Appello USA del Circuito del Distretto di Columbia di rivedere l'ordine di revoca emanato dalla FCC, ritenendolo arbitrario, vizioso nonché un abuso di potere discrezionale in violazione della legge federale.
"Una internet aperta - e il libero scambio di idee che essa permette - è fondamentale per il nostro processo democratico. La revoca della Net Neutrality trasformerebbe i fornitori di servizi internet in controllori - permettendo loro di trarre profitto dai consumatori controllando ciò che vediamo, ciò che facciamo e ciò che diciamo online. Tutto ciò sarebbe un disastro per i consumatori e le aziende di New York e per chiunque abbia a cuore internet libera e aperta" afferma Schneiderman in una dichiarazione pubblicata sul proprio sito web.
La FCC non ha ancora depositato l'ordine di revoca sul Registro Federale, atto che formalizza l'ordine rendendolo definitivo, ma l'azione portata avanti dai procuratori generali è stata depositata con "estrema cautela" allo scopo di "preservare il diritto di essere inclusa nella procedura di judicial lottery". In altri termini il gruppo dei procuratori generali ha stabilito le fondamenta per un ricorso a tutti gli effetti della decisione della FCC. L'azione legale è sostenuta dai procuraori Generali degli Stati di New York, California, Connecticut, Delaware, Hawaii, Illinois, Iowa, Kentucky, Maine, Maryland, Massachussets, Minnesota, Mississippi, New Mexico, North Carolina, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, Vermont, Virginia, Washington e del Distretto di Columbia.
Il fronte avverso all'abrogazione delle misure di Net Neutrality raccoglie inoltre, in maniera indipendente dall'azione portata avanti dal gruppo di procuratori generali, anche 50 senatori che hanno sostenuto una misura legislativa per sovvertire l'ordine di revoca della FFC. Una misura che avrebbe anche possibilità di passare con un solo voto repubblicano in più, ma che dovrebbe comunque passare sul tavolo della Casa Bianca ed essere firmata dal Presidente Trump.
Intanto anche Mozilla ha depositato una petizione contro la FCC per fermare l'abrogazione: "La fine della net neutrality potrebbe porre fine ad internet per come la conosciamo. E' il motivo per il quale ci impegnamo a combattere questa decisione. In particolare abbiamo depositato oggi la nostra petizione perché crediamo che la recente decisione della FCC violi la legge federale e danneggi gli utenti e gli innovatori della rete. Il beneficio, infatti, è solamente per i grandi fornitori di servizi internet".
Che sarebbe stata battaglia aspra era nell'aria, non resta che attendere gli sviluppi.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoClaudio Messora ce ne aveva informato anni addietro... la verità è che le cose stanno prendendo una brutta brutta piega, la Libertà di essere se stessi è ridotta sempre più.
https://www.youtube.com/watch?v=Hys-6hgFNlk
E' finalmente l'avvento del libero mercato nei servizi internet, la libertà di scelta per i consumatori, la riduzione dei costi, l'aumento degli investimenti, l'abolizione di regole che limitano la libertà di impresa.
E' finalmente l'avvento del libero mercato nei servizi internet, la libertà di scelta per i consumatori, la riduzione dei costi, l'aumento degli investimenti, l'abolizione di regole che limitano la libertà di impresa.
è pagare di piu' per avere meno.
l'unica giustificazione che hai nello scrivere quello che hai scritto è che hai un provider.
E' finalmente l'avvento del libero mercato nei servizi internet, la libertà di scelta per i consumatori, la riduzione dei costi, l'aumento degli investimenti, l'abolizione di regole che limitano la libertà di impresa.
A me sembra soltanto dare la possibilità alle imprese di limitazione e distorsioni nel libero mercato, dando la possibilità di creare posizioni di monopolio a catena, discriminazioni di prezzo, etc
L'efficienza globale del sistema economico si riduce senza net neutrality...
E' finalmente l'avvento del libero mercato nei servizi internet, la libertà di scelta per i consumatori, la riduzione dei costi, l'aumento degli investimenti, l'abolizione di regole che limitano la libertà di impresa.
mi pare che per quello che tu desideri la net neutrality sia indispensabile senza di essa si ha una limitazione del libero mercato non di certo una sua espansione
un esempio mettiamo che ci sia un accordo tra un provider internet e un fornitore di IPTV senza la net neutrality il provider potrebbe bloccare il traffico verso altri gestori di IPTV con cui non ha un accordo
ecc
ecc
Questo al di la del trafiletto sottotitolo che è quasi incomprensibile.
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