Recensioni false e manipolate su TripAdvisor: l'Antitrust avvia un'indagine sul servizio

TripAdvisor finisce nel mirino dell'Antitrust per la pubblicazione di recensioni pilotate. Le indagini sono necessarie per capire se il portale metta in atto pratiche commerciali scorrette
di Nino Grasso pubblicata il 20 Maggio 2014, alle 14:50 nel canale WebIn seguito ai casi di Booking ed Expedia, l'Antitrust continua a verificare le attività dei portali web più importanti del settore turistico. Il nuovo esponente nel mirino dell'Autorità garante è TripAdvisor, uno dei servizi più popolari sul web con recensioni e classifiche di ristoranti, alberghi, pub e qualsiasi locale pubblico.
Ad inserire commenti, pareri e giudizi sono gli stessi utenti, probabilmente troppo liberi a detta degli stessi albergatori e proprietari di locali. Spesso scrivono durante la consumazione della cena o la frequentazione di un locale tramite smartphone, e non è difficile che il servizio venga "manipolato" da imprenditori per inserire consapevolmente recensioni denigratorie per i locali della concorrenza.
Si tratta di una questione aperta da tempo e di soluzione difficile che l'Antitrust vuole approfondire. L'obiettivo è quello di scoprire se la società metta in atto "pratiche commerciali scorrette" e se sia realmente interessata ad arginare il problema delle false recensioni. Si tratta di un'indagine partita dal volere dei consumatori e dei proprietari di strutture turistiche, che hanno segnalato in massa l'uso improprio del celebre portale web, utilizzato addirittura come mezzo per ottenere sconti e trattamenti di favore.
Un caso che è scoppiato nelle scorse settimane in Regno Unito: "La gente che minaccia ristoratori e albergatori con recensioni negative su TripAdvisor sta diventando un problema crescente", sono state le parole di Martin Couchman della British Hospitality Association per il MailOnline. "Anche se è molto difficile capire l'entità del fenomeno, è chiaro che una piccola parte di utenti online ricattano i locali pubblici per ottenere tornaconti personali".
TripAdvisor ha già commentato sulle novità riportando una possibile soluzione: "Prendiamo molto seriamente accuse di ricatto o comportamenti minacciosi degli ospiti contro i proprietari", a dichiarato un portavoce. "Se verificate comportamenti simili, vi invitiamo a contattarci immediatamente. I proprietari possono riportare proattivamente le minacce anche prima che la recensione corrispondente sia stata inserita nel sistema."
Di seguito riportiamo il comunicato con cui l'Antitrust segnala l'avvio dell'istruttoria nei confronti di TripAdvisor:
"L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un procedimento per pratica commerciale scorretta nei confronti di Tripadvisor per verificare se la società adotti misure idonee a prevenire e limitare il rischio di pubblicazione di false recensioni, sia sotto il profilo informativo che relativamente alle procedure di registrazione. La decisione è stata adottata alla luce delle numerose segnalazioni pervenute da parte di consumatori, di proprietari di strutture turistiche (alberghi, ristoranti e altri luoghi di ritrovo) e dell’Associazione Unione Nazionale Consumatori."
33 Commenti
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Il recensore deve essere CERTIFICATO.
Ovvero deve iscriversi con nome, cognome, codice fiscale ecc per poter postare recensioni.
Poi queste si vedranno in pubblico con un nick e la sua identità sarà solo disponibile a tripadvisor.
In secondo luogo deve essere obbligatorio allegare uno scontrino o qualcosa che attesti che sia davvero andato in quel locale.
In questo modo si evitano da una parte gli imbecilli che sparano a zero con critiche assurde e dall'altra si evitano i furbacchioni che dietro pagamento snocciolano recensioni positive ad hoc senza neanche aver mai visto il locale.
quoto
e comunque le recensioni su internet vanno sempre ponderate e si dovrebbe guardare spesso alla media
Mi è capitato più volte di leggere recensioni di alberghi dove qualche utente sparava a zero su quell'albergo e inseriva descrizioni come "ci si è bloccata la tapparella" o "non si chiudeva il tappo della vasca da bagno" poi smentite dall'albergatore che semplicemente diceva "credo che lei non sia mai venuto presso di noi perché nessuna nostra stanza ha le tapparelle/la vasca da bagno"
Con una procedura di certificazione dei recensori e di prova di essere stati in quel posto si estinguerebbe totalmente il problema delle recensioni farlocche a pagamento.
Ci sarebbero MOOOOOLTE meno recensioni ma tutte GENUINE.
Con un aumento esponenziale della qualità del servizio offerto dal sito.
recensioni comprate?
Secondo voi, come fanno siti come questohttp://www.recensionitripadvisor.it/
a far si che chi compra il servizio si trovi le recensioni descritte?
Ci sarebbero MOOOOOLTE meno recensioni ma tutte GENUINE.
Con un aumento esponenziale della qualità del servizio offerto dal sito.
Non solo occorre certificare i recensori ma anche gli albergatori...
Ipotesi, ho un albergo, arriva un cliente, gli offro un 10% di sconto se mi da una recensione positiva...
Potrebbe farlo ma poi dovrebbe anche iscrivere dieci persone diverse con tanto di codice fiscale per fargli le recensioni.
Un bello sbattimento che scoraggerebbe praticamente tutti.
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