Recensioni false e manipolate su TripAdvisor: l'Antitrust avvia un'indagine sul servizio

TripAdvisor finisce nel mirino dell'Antitrust per la pubblicazione di recensioni pilotate. Le indagini sono necessarie per capire se il portale metta in atto pratiche commerciali scorrette
di Nino Grasso pubblicata il 20 Maggio 2014, alle 14:50 nel canale Web
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn bello sbattimento che scoraggerebbe praticamente tutti.
esatto
comunque la media secondo da un'idea corretta o comunque nelle mie esperienze (una cinquantina) sono sempre stato d'accordo con le recensioni di media
Ipotesi, ho un albergo, arriva un cliente, gli offro un 10% di sconto se mi da una recensione positiva...
Eh va beh. Ok, è corruzione in un certo senso, ma questa è inevitabile.
Comunque per il gestore è un COSTO. Quindi una cosa che ha un limite.
Adesso è giungla, vado da uno sbarbatello qualsiasi e gli dico "ammazzami sto locale" e lui si mette li coi suoi 55 account e spara 55 kili di m. sul dato locale.
Non va bene. E il peggio è che siamo noi consumantori a rimetterci.
Di fatto se vedo un locale oggi e guardo su TA non posso tenerne conto..
qualsiasi commento buono o cattivo lo considero falso.
Un bello sbattimento che scoraggerebbe praticamente tutti.
anche qui ci metti niente ad inventare identità e non puoi certo metterti a chiedere agli utenti la scansione di un documento altrimenti va a finire che le recensioni diventano 0
Certo minacciare i proprietari di un esercizio di fargli una recensione negativa pur di ottenere uno sconto è proprio da pezzenti...
si hai ragione se un posto fa pena prima o poi si viene a sapere, ma se uno ha un ristorante stupendo e tot utenti della concorrenza scrivono che ci sono i topi nel piatto...
io personalmente ero uno di quegli utenti che scriveva un sacco di recensioni e si trovava bene a consultare tripadvisor per scegliere il ristorante/hotel, poi quando ho visto che ai primi posti c'erano kebabbari o paninari ho lasciato perdere...
Se ti limiti ai ristoranti/alberghi della tua zona ok, ma se sei lontano e cerchi un suggerimento non so. O chiedi ai passanti (il buon vecchio metodo, pure quello soggettivo...) o "ti fidi" di TA.
Ovvio. Se vuoi fare il furbo a tutti i costi si può fare tutto.
Il gioco sta a renderlo impegnativo il giusto livello per renderlo non conveniente ma senza esagerare per non ottenere l'effetto contrario.
Adesso come adesso ti metti lì e fai cento account semplicemente buttandoci dentro id e password.
Se già cominci a metterci NOME e COGNOME che devono fare scopa con il relativo CODICE FISCALE oppure semplicemente la verifica della mail on il numero di cellulare come fa GMAIL o STEAM.. vedi che lo sbattimento per fare account farlocchi aumenta in modo esponenenziale.
Per chi invece vioe fare il recensore ONESTO aprire un account resta una procedura rapida e semplice.
Come fai a sapere se dei dati sono veri o falsi quando arrivano a falsificare le firme nella presentazione delle liste elettorali?
In ogni caso, se si leggono le recensioni attentamente si scoprono quelle farlocche ma anche quelle di gente che si lamenta per nulla.
Del resto anche chiedendo sul posto ti possono capitare pareri farlocchi.
Come fai a sapere se dei dati sono veri o falsi quando arrivano a falsificare le firme nella presentazione delle liste elettorali?
In ogni caso, se si leggono le recensioni attentamente si scoprono quelle farlocche ma anche quelle di gente che si lamenta per nulla.
Del resto anche chiedendo sul posto ti possono capitare pareri farlocchi.
su booking le recensioni sono abbastanza veritiere perchè prenotando dal sito possono verificare direttamente la veridicità della stessa e la cc deve essere reale per prenotare, inoltre la review viene moderata a priori
cmq io mi sono trovato sempre bene con le recensioni di ta e di booking mai avuto sole
Le votazioni di massa in rete sono sempre delle trollate incontrollate e incontrollabili e l'idea della media = verità è una gran sciocchezza dato che c'è chi paga per votare pro/contro sistematicamente e in gran numero.
Metacritic, TripAdvisor e qualunque altra cosa basata sul modello dei voti di massa è totalmente inattendibile.
Non resta che affidarsi quantomeno a nomi affermati e professionali nel campo come le Guide Michelin, Gambero Rosso etc. che se non altro danno una garanzia di qualità e ci rimettono come immagine se sbagliano...
Giusto usare nome e cognome reali e pubblici, non nickname, (+ codice fiscale e altri eventuali dati tenuti privati), ma il punto debole è molto semplice: questo genere di servizi vogliono arrivare al maggior numero di persone per monetizzare di più. Ecco perché non si adoperano in maniera seria restringendo il campo.
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