Pirateria, l'operazione 'Tempesta Perfetta' ha oscurato 5500 siti di streaming

Pirateria, l'operazione 'Tempesta Perfetta' ha oscurato 5500 siti di streaming

Dopo le prime notizie di una vasta operazione a tutela del Diritto d'autore in Italia, la Guardia di Finanza rende noto la portata dell'operazione, che ha coinvolto 19 paesi esteri e ha portato all'oscuramento di 5500 siti, oltre a centinaia di canali Telegram.

di pubblicata il , alle 14:55 nel canale Web
 

L'operazione della Guardia di Finanza contro la pirateria di contenuti audiovisivi che ha tenuto banco qualche giorno fa era parte di un'azione più ampia che ha portato a oscurare più di 5.500 siti illegali di live streaming e oltre 350 canali Telegram che trasmettevano illecitamente contenuti protetti in tutto il mondo a una platea che per ora è stata conteggiata in oltre 50 milioni di utenti, dei quali circa 5 milioni solo in Italia.

L'operazione, denominata "The Perfect Storm", è stata condotta dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, in sinergia con il personale specializzato del Servizio di Polizia Postale e delle Telecomunicazioni della Polizia di Stato, nell'ambito del procedimento penale 11226/17 in essere presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Napoli. L'indagine si è avvalsa dei canali di cooperazione giudiziaria internazionale tramite l'Agenzia Europea Eurojust in diversi Paesi UE più 5 extra UE (USA, Regno Unito, Russia, Ucraina e Svizzera).

"In contemporanea con la riproduzione di numerosi eventi on demand, tra cui partite di calcio dei principali campionati europei, centinaia di migliaia di incauti utenti che avevano stipulato contratti di abbonamento con le IPTV pirata, hanno all'improvviso visualizzato sui propri dispositivi un pannello che li avvertiva che il sito tramite il quale stavano illegalmente visionando il programma era stato sottoposto a sequestro", si legge in una nota diffusa dalla GdF.

Secondo il sostituto procuratore Valeria Sico, che ha parlato in conferenza stampa, "non solo gli utenti rischiano ma sono individuati. Abbiamo traccia di tutti gli indirizzi IP. Abbiamo cristallizzato i dati di tutti coloro che ricevevano il segnale. Sono già individuati, sono già responsabili".

Dopo aver oscurato oltre 5.500 risorse informatiche tra server di trasmissione, piattaforme di gestione, siti vetrina e siti di live streaming, oltre a 350 canali Telegram, i responsabili dell'organizzazione criminale si sono mossi mettendo in campo risorse di backup e questo ha portato "a individuare ulteriori 350 siti vetrina e 370 canali Telegram", spiega la GdF. "Tali risorse, sono state quindi oggetto di un nuovo sequestro d'urgenza disposto dalla Procura, che ha azzerato ogni residua possibilità in capo all'organizzazione di riprodurre contenuti video in violazione delle norme poste a tutela del diritto d'autore".

"Le indagini hanno permesso di identificare un sistema articolato, a carattere piramidale, rappresentato da piattaforme informatiche di ultima generazione, alimentate simultaneamente da numerose sorgenti di contenuti ubicate in Europa e finalizzate alla trasformazione dei segnali audiovideo protetti da diritto d'autore riconducibili alle principali pay TV e servizi c.d. 'Over The Top' (Netflix, DAZN, Disney+), in flussi dati sistematicamente redistribuiti attraverso server identificati in datacenter collocati in tutto il mondo. Attraverso questa tecnica, i criminali informatici, a fronte di transazioni economiche disposte anche attraverso criptovalute, erano in grado di alimentare migliaia di servizi illegali di IPTV, nonché servizi web di live streaming, applicazioni mobili e canali Telegram".

L'operazione ha portato a una misura di custodia cautelare in carcere in Italia, oltre al sequestro e confisca per equivalente pari a oltre 10,6 milioni di euro nei confronti di 23 indagati con contestuale esecuzione di perquisizioni in Italia ed all'estero.

Sono stati emessi 30 decreti di perquisizione e sequestro presso le centrali di ritrasmissione del segnale pirata in Italia ed all'estero, svolte 100 perquisizioni domiciliari e locali nei confronti dei principali reseller italiani e sequestrati 334 account PayPal destinati alla raccolta dei profitti dell'attività illecita. Perquisizioni e sequestri di attrezzatura e denaro hanno coinvolto paesi come Malta, Spagna, Germania, Bulgaria, Grecia, Lituania, Slovenia, Svezia, Belgio, Romania, Olanda e Francia.

18 Commenti
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klept11 Novembre 2020, 15:40 #1
Uno dei siti sequestrati ha già cambiato dominio ed è nuovamente utilizzabile.
devil_mcry11 Novembre 2020, 15:47 #2
Originariamente inviato da: klept
Uno dei siti sequestrati ha già cambiato dominio ed è nuovamente utilizzabile.


Sai che andrebbe deplorata una cosa del genere e non proclamata?
ninja75011 Novembre 2020, 16:21 #3
Secondo il sostituto procuratore Valeria Sico, che ha parlato in conferenza stampa, "non solo gli utenti rischiano ma sono individuati. Abbiamo traccia di tutti gli indirizzi IP. Abbiamo cristallizzato i dati di tutti coloro che ricevevano il segnale. Sono già individuati, sono già responsabili".

ah ok mettiamo alla pari quelli che si sono fatti ""pezzotto""/iptv e quelli che si sono visti un film del 1980 in streaming solo in italia
BVS11 Novembre 2020, 17:03 #4
Originariamente inviato da: devil_mcry
Sai che andrebbe deplorata una cosa del genere e non proclamata?


si chiama cronaca
gd350turbo11 Novembre 2020, 17:07 #5
Originariamente inviato da: devil_mcry
Sai che andrebbe deplorata una cosa del genere e non proclamata?


Forse per far notare l'incongruenza che c'è...
Ovvero se metti in galera uno, come fa a rimettere online il sito ?
O non lo hai messo in galera
O hai messo in galera la persona sbagliata
O non li hai presi tutti
In tutti i casi se il sito è tornato online, hai speso soldi dei contribuenti, per ottenere nulla.
klept11 Novembre 2020, 17:09 #6
Originariamente inviato da: devil_mcry
Sai che andrebbe deplorata una cosa del genere e non proclamata?


Mica ho esultato, se la finanza continua a lavorare facendo oscurare i siti internet pirata solamente tramite i dns son dei buffoni.
Chi ha i dns di google non risente minimamente di queste operazioni.

Secondo me lo fanno giusto perchè "si deve fare", a mio avviso è tutto tempo perso.

Per lo meno dovrebbero cominciare a multare chi paga per usufruire questi servizi
Axios200611 Novembre 2020, 17:11 #7
Originariamente inviato da: devil_mcry
Sai che andrebbe deplorata una cosa del genere e non proclamata?


Tra politici che rubano, evasori fiscali multimilionari, pedofilia, no mask, no vax e' meglio crocifiggere la persona che chiusa in casa da lockdown guarda un film in streaming. L'unico crimine commesso nel mondo e' guardare film in streaming.

Invece i politici che rubano e si salvano grazie alla prescrizione lo vanno a proclamare a Porta a Porta.
gd350turbo11 Novembre 2020, 17:32 #8
Originariamente inviato da: Axios2006
Tra politici che rubano, evasori fiscali multimilionari, pedofilia, no mask, no vax e' meglio crocifiggere la persona che chiusa in casa da lockdown guarda un film in streaming. L'unico crimine commesso nel mondo e' guardare film in streaming.

Invece i politici che rubano e si salvano grazie alla prescrizione lo vanno a proclamare a Porta a Porta.


Forse sarà la veemenza con cui fanno questi "annunci", e forse sarà una mia impressione, ma mi sembra che quando sky ordina tutti sull'attenti in assetto da guerra !

Sempre leggendo qui, pare in poco tempo abbiamo messo su un operazione internazionale con i controfiocchi che pare avere occupato un gran numero di risorse in tutta europa ed oltre !

E sempre secondo me, con un tale spiegamento di forze l'evasione,l'elusione ecc.ecc. che causa danni allo stato e non ad una spa, avrebbe avuto un bel colpo !
zbear11 Novembre 2020, 18:01 #9
Bah ... la solita notiziona autoincensante della GDF su un niente di fatto .....
fabcal246911 Novembre 2020, 19:23 #10

Peccato che ...

Un vero peccato che non si parli del fatto che nel fare questa operazione hanno messo in blacklist intere subnet, mettendo offline anche siti di gente che non c'entrava nulla e servizi di streaming audio e video che invece, non solo non violavano la legge nel senso più stretto (diritti sul calcio), ma i diritti li pagano regolarmente. Ovviamente di questo non se ne parla! Io sono d'accordo con queste azioni, se non danneggiano chi invece è in regola.

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