Mozilla conferma: il supporto a Manifest V2 e agli ad-blocker non verrà toccato su Firefox

Mozilla riafferma il suo impegno nel supportare le estensioni Manifest V2 insieme a Manifest V3, garantendo agli utenti di Firefox la possibilità di continuare a utilizzare potenti strumenti per il blocco della pubblicità come uBlock Origin, mentre altri browser come Chrome stanno gradualmente eliminando il supporto per le vecchie estensioni.
di Nino Grasso pubblicata il 26 Febbraio 2025, alle 11:11 nel canale WebMozillaFirefox
Mozilla, l'organizzazione dietro il browser Firefox, ha annunciato la sua decisione di continuare a supportare le estensioni basate su Manifest V2, in netto contrasto con l'approccio adottato da Google per Chrome. La scelta è fondamentale per gli utenti che fanno affidamento su estensioni popolari come ad esempio uBlock Origin, che rischiano di diventare inutilizzabili su altri browser basati su Chromium.
Google, infatti, intende rendere Manifest V3 lo standard sul suo Chrome. Si tratta dell'ultima specifica per le estensioni sviluppata dalla Grande G, progettata per migliorare la sicurezza limitando alcune funzionalità che in passato sono state sfruttate in modo improprio. Le restrizioni hanno però l'effetto collaterale di ridurre l'efficacia di estensioni come gli ad-blocker, come nel caso di uBlock Origin che in questi giorni è stato rimosso in alcune installazioni di Chrome.
La posizione di Mozilla su Manifest V2: Firefox continuerà a supportarlo
Mozilla ha scelto però una strada diversa, che ha ribadito in una nuova nota ufficiale in cui viene descritta la propria posizione. Aderendo al quinto principio del suo manifesto, che afferma che "gli individui devono avere la capacità di plasmare internet e le proprie esperienze su di esso", l'organizzazione ha deciso di mantenere il supporto sia per Manifest V2 che per Manifest V3. In questo modo gli sviluppatori di estensioni possono avere a disposizione una gamma più ampia di strumenti, traducendosi in maggiore scelta e innovazione per gli utenti.
La differenza chiave risiede nel supporto continuo di Firefox per l'API "blockingWebRequest", una funzionalità cruciale per molti ad-blocker come uBlock Origin. Da una parte Google sta sostituendo questa API con "declarativeNetRequest", che limita il modo in cui le estensioni possono filtrare i contenuti, dall'altra Firefox manterrà entrambe le opzioni. L'obiettivo è consentire a Firefox di offrire agli utenti la libertà di utilizzare qualsiasi estensione, anche le meno recenti o le più invasive che su Chrome verranno disabilitate senza che l'utente possa intervenire nella scelta.
Come scrivevamo sopra, l'impatto della decisione di Google è già visibile: gli utenti di Chrome stanno iniziando a perdere l'accesso a uBlock Origin, che conta oltre 38 milioni di download sul Chrome Web Store, mentre gli utenti di Firefox possono continuare a utilizzare la popolare estensione, e probabilmente potranno ancora farlo in un futuro non troppo vicino. Nello specifico, Google ha iniziato a eliminare gradualmente il supporto per Manifest V2 lo scorso anno e prevede di terminarlo completamente entro la metà del 2025. In contrasto, Mozilla ha dichiarato di non avere intenzione di deprecare Manifest V2 nel prossimo futuro, una promessa che è stata rinnovata nel suo ultimo annuncio.
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSenza "l'aiuto" di Google, Firefox avrebbe già chiuso i battenti.
Motivo?
Senza "l'aiuto" di Google, Firefox avrebbe già chiuso i battenti.
Esatto. Inoltre, se firefox fosse indipendente da google avrebbe già implementato un adblocker nativo. In realtà dalla versione 128 hanno implementato il tracciamento attivo di default.
Qui un ottimo confronto sui browser e il loro rispetto dei dati personali.
Senza "l'aiuto" di Google, Firefox avrebbe già chiuso i battenti.
Considera però una cosa: a Google è utile tenere in vita Firefox, è un'ottima foglia di fico per dimostrare alle varie antitrust che la concorrenza esiste e che loro non hanno una posizione dominante con Chrome.
Riempirli di soldi quindi serve a evitare quanto capitato a Microsoft con IE quando la commissione UE li aveva stramultati per tale motivo (e conviene anche se la foundation si tiene il codice suo perché tutti quei browser derivati da chromium potrebbero allo stesso modo attirare le attenzioni dell'antitrust ed essere considerati non concorrenziali).
Senza "l'aiuto" di Google, Firefox avrebbe già chiuso i battenti.
Non sovvenziona per spirito filantropico, eh... ma per evitare di incorrere in quelle azioni di "riequilibrio forzoso" disposte dagli Enti antitrust. E no, Firefox non avrebbe chiuso, verosimilmente avrebbe snellito la propria struttura e cercato altre forme di finanziamento (vedasi ad esempio Mozilla VPN che si appoggia ai server di Mullvad, se non erro).
Test condotti da un dipendente di Brave...
C'è scritto chiaramente, sono open source su github. Sei in grado di smentirli? A quanto mi risulta non c'è riuscito nessuno e ormai esistono da diversi anni.
Quindi sono attendibili, purtroppo firefox è diventato quello che è diventato...
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