Minori sui social, Garante Privacy apre fascicolo contro Facebook e Instagram
Dopo TikTok, il Garante della Privacy ha aperto un fascicolo su Facebook e Instagram per capire come mai i minori riescano a iscriversi ai social. La verifica sarà estesa anche agli altri social.
di Manolo De Agostini pubblicata il 27 Gennaio 2021, alle 14:01 nel canale WebInstagramFacebook
Il caso della bambina di Palermo, e il conseguente blocco imposto a TikTok, ha aperto il dibattito sull'uso dei social da parte dei minori. Il Garante della Privacy sembra aver preso coscienza, seppur tardivamente, della problematica e per questo ha annunciato di aver aperto un fascicolo su Facebook e Instagram.
"Nei giorni scorsi alcuni articoli di stampa hanno riportato la notizia che la minore avrebbe diversi profili aperti sui due social network. L'Autorità ha dunque chiesto a Facebook, che controlla anche Instagram, di fornire una serie di informazioni, a partire da quanti e quali profili avesse la minore e, qualora questa circostanza venisse confermata, su come sia stato possibile, per una minore di 10 anni, iscriversi alle due piattaforme", si legge sul sito del Garante.
L'Autorità ha inoltre chiesto al social di Zuckerberg di "fornire precise indicazioni sulle modalità di iscrizione ai due social e sulle verifiche dell'età dell'utente adottate per controllare il rispetto dell'età minima di iscrizione".
Facebook avrà 15 giorni di tempo per rispondere alle richieste del Garante, il quale sottolinea che "la verifica dell'Autorità sarà estesa anche agli altri social, in particolare riguardo alle modalità di accesso alle piattaforme da parte dei minori".
L'increscioso evento che ha visto protagonista una bambina di Palermo, deceduta dopo - ma le forze dell'ordine stanno ancora indagando - una presunta sfida sui social, ha acceso il dibattito sul rapporto tra minori, tecnologia e Internet. La sottosegretaria Zampa del dimissionario governo Conte ha ipotizzato alcuni possibili interventi nei giorni scorsi, tra cui vietare gli smartphone sotto una certa età o imporre l'autenticazione ai social tramite SPID.
"In questo tragico momento, le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia della bambina", ha affermato un portavoce di Facebook. "Sicurezza e privacy sono le più grandi priorità per Facebook e Instagram. Collaboreremo pienamente con l'Autorità Garante per la privacy".
46 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSemplicemente allo stato attuale non c'è nessun controllo di alcun tipo e d'altra parte come potrebbe Facebook sapere l'età vera di quello che si sta iscrivendo?
Ho appena fatto una prova per registrare un account. Chiede un indirizzo email, nome e cognome e data di nascita. Ho messo quindi una email temporanea (https://temp-mail.org/it/), nome e cognome finti, data di nascita inventata e "Benvenuti in facebook".
Secondo me è una tematica importante, ma l'unico modo per l'identificazione sicura sarebbe lo SPID.
Dovrebbero poi controllare questi documenti, perdendo così tutte le iscrizioni dei minori, come quelle delle persone che si registrano con nome falso...una mia ex collega di università era iscritta a una pagina di un corso con 3 account diversi e 3 nomi diversi, ma tutti con la stessa foto del profilo...il bello era che nessuno dei 3 nomi usati era quello vero...
Facebook/Instagram o TikTok basta vedere se tra i follower/amici c'erano i genitori. Nelle condizioni d'uso c'è scritto che sotto i 13 anni non puoi iscriverti e quindi se i genitori la seguivano per me il Social non ha nessuna responsabilità.
Il problema è che poi va verificata e quindi tra la registrazione e l'attivazione passerebbero giorni e si perderebbe l'immediatezza d'uso. Inoltre perderesti la possibilità di dare generalità false e poter scrivere/insultare chiunque vuoi nascondendoti dietro un falso anonimato.
Ho appena fatto una prova per registrare un account. Chiede un indirizzo email, nome e cognome e data di nascita. Ho messo quindi una email temporanea (https://temp-mail.org/it/), nome e cognome finti, data di nascita inventata e "Benvenuti in facebook".
Secondo me è una tematica importante, ma l'unico modo per l'identificazione sicura sarebbe lo SPID.
Se non fosse che al momento lo SPID ha un limite minimo d'età di 18 anni e perderesti la possibilità di dare generalità false e poter scrivere/insultare chiunque vuoi nascondendoti dietro un falso anonimato.
C'è scritto che aveva più di un account, magari i genitori la seguivano su quello "ufficiale" creato da loro, ma dubito fossero a conoscenza degli altri...secondo me andrebbe semplicemente rispettata in qualche modo la regola dell'età, se non ti puoi iscrivere non puoi farlo, punto.
L'unica responsabilità del social è quella che non controlla che i dati inseriti siano veri, basta.
sono serviti alcuni morti e molti anni prima che si svegliassero i nostri "garanti"..
https://attivissimo.blogspot.com/20...sui-social.html
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