'Vietare gli smartphone ai bambini', la proposta della sottosegretaria fa discutere
Dopo la morte di una bambina di 10 anni in conseguenza di una presunta challenge su TikTok ci si interroga sull'uso degli smartphone da parte dei minori e la loro presenza sui social senza alcun controllo.
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Gennaio 2021, alle 16:41 nel canale TelefoniaLa tragica morte di una bambina 10 anni a Palermo, apparentemente frutto di una stupida "challenge" su TikTok (le indagini sono in corso), ha innescato non solo l'intervento del Garante della Privacy, ma anche un dibattito sull'uso degli smartphone e dei social da parte dei minori.
Intervistata dal Quotidiano Nazionale, la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha proposto di vietare lo smartphone e l'uso di determinate app sotto una determinata età. "Non ha senso che per guidare l'automobile ci voglia la patente, mentre per usare un cellulare non ci siano limiti in base all'età", ha spiegato.
"Gli smartphone sono potenti come le automobili, se non di più e bisogna fare distinzioni nella possibilità di utilizzo con l'età evolutiva dei ragazzi. Vanno limitate la connessione e certe app: i bimbi non possono passare le notti svegli a chattare. Gli adulti e le istituzioni non sono riusciti a entrare in questo mondo e quindi i più piccoli non sono tutelati", ha affermato la sottosegretaria.
E se vietare l'uso degli smartphone tout court può apparire eccessivo (demonizzare il mezzo è troppo facile), secondo la Zampa l'accesso ad alcune app potrebbe passare per l'uso dell'identità digitale (SPID). "Collegare l'iscrizione all'identità digitale Spid è una buona idea. Poi, servono più poteri alla polizia postale e più divieti e sanzioni ai provider. Non bisogna dimenticare la formazione dei genitori, troppo lontani da questi strumenti. E i ragazzi devono conoscere a memoria il codice penale in materia: bisogna istruirli, sapendo cosa rischiano se infrangono la legge". Infine, aggiunge la sottosegretaria, "sono favorevole a proibire l'uso dello smartphone a scuola: provoca solo distrazione e danni intellettivi. Quando entri, lo consegni, poi lo riprendi all'uscita".
Il tema è certamente delicato, tanto che nel dibattito si è inserita anche l'associazione Consumerismo No Profit, specializzata in tecnologia, pronta a presentare a Governo e Parlamento una proposta di legge per fissare i paletti con cui i minori accedono alle piattaforme social. "Il problema dell'utilizzo dei social network da parte dei minori può essere risolto solo attraverso misure di contrasto che diano certezze sulla reale età di chi crea gli account sulle varie piattaforme", spiega Consumerismo. "Il nostro disegno di legge introduce l'obbligo di condizionare sia l'iscrizione che l'interazione sui social network da parte dei minori di anni 14 all'autorizzazione dei genitori, identificati a mezzo identità digitale".
107 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosottosegretaria eh!!!!! non casalinga di voghera
detto questo, io tiktok lo raderei al suolo perchè se certe cose c'erano già prima ma in misura minore, con questa piattaforma del menga si è amplificato tutto, da quelli che si buttano sulle auto in corsa a quelli che fanno lo sgambetto ai compagni rischiando di lasciarli dei vegetali a vita ogni giorno ce n'è una diversa
P.S: signora ministra/sottosegretaria/sarcazzo le auto senza patente ci sono già e lo stato ci guadagna i soldoni
Come hanno vietato lo sfruttamento della prostituzione?
Come hanno vietato rubare?
Visti i risultati, facciano pure... Alla massa non cambia nulla...
Serve piu' educazione civica e rispetto della vita e del prossimo.
Negli anni '60 si dava la colpa alla musica rock, negli anni '70 la colpa era dei Beatles, anni '80 il metal, anni '90 i film violenti, anni 2000 internet, 2010 i videogiochi, 2020 gli smartphone.
Sulla patente... eh gia' la patente ha salvato molte vite... Se non hai la patente, mica puoi guidare ubriaco e uccidere una dozzina di persone...
Ciclica storia, un decesso scuote ed indigna la popolazione. Settimane di talk show, editoriali e marce perbeniste. Qualche leggina smielata come quella che proibisce il bullismo e poi si torna alla solita vita.
Stile manifestazioni anti mafia. 4 scolaretti con megafoni e lenzuoli, 2 giorni di strilla in piazza e poi si riprende come prima, meglio di prima, con il crimine dentro le istituzioni. Pero' con la scritta "citta' della legalita" giusto accanto le lapidi commemorative dei morti ammazzati dal crimine organizzato.
Comunque, se vogliono bandire gli smartphone, bandiscano pure coltelli, corde, automobili e taniche di benzina.
Poi, se ad un genitore va bene che la figlia a 10 anni possa interagire con qualsiasi essere vivente del pianeta, tanto, testuali parole "si fidava", i risultati sono scolpiti nella pietra. Una bella lapide commemorativa.
Una bambina o bambino non hanno le difese ovviamente per comprendere magari un abbordaggio di pedofili o criminali.
Avessi un figlio non lo lascerei mai da solo in un social.
la classica discussione politica sterile ...
... basterebbe, secondo me, applicare la legge.Per i minori di 13 anni di regola è possible solo far eun account bambini che, di fatto, blocca tutte le app rischiose e da ai geneitori il pieno controllo.
Io lo uso per la mia famiglia e non avete idea quante volte mio figlio mi dice che i suoi compagni hanno pieno accesso a tutto.
E' un problema delle famiglie che barano sui dati di registrazione per fare i furbi ...
Un minore di 13 anni non può avere accesso a youtube (solo youtube kids) e ogni app può esser limitato nell'uso generale o nel tempo di uso.
In più i gneitori hanno accesso alla localizzazione o ad altre feature importanti.
bye
Come hanno vietato lo sfruttamento della prostituzione?
Come hanno vietato rubare?
Visti i risultati, facciano pure... Alla massa non cambia nulla...
Serve piu' educazione civica e rispetto della vita e del prossimo.
Negli anni '60 si dava la colpa alla musica rock, negli anni '70 la colpa era dei Beatles, anni '80 il metal, anni '90 i film violenti, anni 2000 internet, 2010 i videogiochi, 2020 gli smartphone.
Sulla patente... eh gia' la patente ha salvato molte vite... Se non hai la patente, mica puoi guidare ubriaco e uccidere una dozzina di persone...
Ciclica storia, un decesso scuote ed indigna la popolazione. Settimane di talk show, editoriali e marce perbeniste. Qualche leggina smielata come quella che proibisce il bullismo e poi si torna alla solita vita.
Stile manifestazioni anti mafia. 4 scolaretti con megafoni e lenzuoli, 2 giorni di strilla in piazza e poi si riprende come prima, meglio di prima, con il crimine dentro le istituzioni. Pero' con la scritta "citta' della legalita" giusto accanto le lapidi commemorative dei morti ammazzati dal crimine organizzato.
Comunque, se vogliono bandire gli smartphone, bandiscano pure coltelli, corde, automobili e taniche di benzina.
Poi, se ad un genitore va bene che la figlia a 10 anni possa interagire con qualsiasi essere vivente del pianeta, tanto, testuali parole "si fidava", i risultati sono scolpiti nella pietra. Una bella lapide commemorativa.
Quoto tutto.
Non si può vietare di tutto e di più. un genitore deve insegnare ai figli come correre senza cadere, e non aspettare che "qualcuno" vieti la corsa ai bambini per non farli cadere.
Questo vuol dire demandare a terzi quel che dovrebbe fare un genitore: educare i figli, parlarci, spiegare e non lasciare che a spiegare sia TikTok. Io a mio figlio lascio usare TikTok, ma controllo quanto lo usa (FamilyLink), se pubblica qualcosa, ogni tanto sbircio cosa sta guardando, e quando succedono cose "estreme" come le challenge idiote, ci sediamo a tavola o in sala e ne parliamo. Un genitore deve preparare il figlio a essere indipendente, avere un libero arbitrio, e decidere da solo cosa sia giusto e cosa no senza farsi condizionare.
Hanno rincoglionito l'umanità (che già non stava messa bene).
la proposta è ottima e sensata.
è difficile attuarla, questo si.
è possibile (non totalmente ma cmq in buona parte) solo tramite identificazione digitale (che dovrebbe essere attiva da anni e invece ancora niente) su ogni portale conosciuto (youtube, facebook, instagram, tik tok etc....)
poi è normale che il genitore dia il suo telefono sbloccato al figlio, ma un conto è cosi, un conto è lasciarglielo 24/24
Non è solo una questione di prevenire comportamenti errati, radicalizzazioni & Co, ma anche una questione prettamente sociale e psicologica.
I bambini dovrebbero socializzare a quell'età: giocare a palla, litigare, prendersi a schiaffi, etc invece di mandare emoji, bullizzare su FB o tiktok etc etc
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