La stupidità umana è più pericolosa dell'intelligenza artificiale secondo l'ex ministro Cingolani

Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha dichiarato di temere più la stupidità degli umani che usano l'intelligenza artificiale che la portata della tecnologia stessa.
di Manolo De Agostini pubblicata il 01 Marzo 2024, alle 15:51 nel canale WebIntelligenza Artificiale
72 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBon dai. Subito un bel calcio di collo pieno al vaso di Pandora dei massimi sistemi e si parte col botto.
Mettimao giù due binari giusto magari per risparmaire qualche pagina di deliri vari (tra l'altro OT).
CONCETTI BASE DI POLITICA GENERALE:
Siamo esseri umani con pregi, difetti, emozioni e pulsioni.
Amiamo la proprietà privata, amiamo la spinta a migliorare, amiamo avere degli obiettivi. Altrimenti andiamo fuori di testa.
Il comunismo dove lo stato controlla tutto e tu sei un numero senza proprietà e prospettive di crescita o miglioramento va bene per i robot. Per le persone NO.
Basta guardarsi attorno per vedere come qualsiasi tentativo di mettere su un sistema comunista è stato prima un regime repressivo ed in fine è andato a troie.
Il capitalismo è più in sintonia con l'animo umano ma siccome nulla è bianco o nero bisogna stare molto attenti a mantenere gi EQUILIBRI facendo in modo che la ricchezza procapite resti il più spalmata possibile in una grande classe intermedia con pochi poveri e pochi super ricchi.
Se si rompono gli equilibri diventano super super super ricchi pochi eletti e super poveri gli altri.
E quando le cose sono così la gente si incazza, vengono fuori le rivoluzioni che massacrano i super ricchi e si va sparati verso il comunismo. Pi le aque si calmano e la gente comincia a stare stretta col comunismo.. e il giro ricomincia.
Dimenticate l'eccellenza, dimenticate anche la mediocrità, l'uguaglianza forzata è una continua corsa al ribasso, al minimo comune denominatore, si può andare solo giù perché nessuno è incentivato ad andare su, non solo, è persino punito dato che ha sprecato i suoi sforzi per poi essere "equalizzato" con gli altri.
Questo concetto agli pseudo intellettuali di sinistra non entrerà mai in testa, continueranno ad inseguire questa grandissima stronzata comunista che ha causato più miseria di qualsiasi altra ideologia, ed hanno pure l'arroganza di fare gli intellettuali superiori.
Ma fatemi il piacere
Dimenticate l'eccellenza, dimenticate anche la mediocrità, l'uguaglianza forzata è una continua corsa al ribasso al minimo comune denominatore, si può andare solo giù perché nessuno è incentivato ad andare su, non solo, è persino punito dato che ha sprecato i suoi sforzi per poi essere "equalizzato" con gli altri.
Questo concetto agli pseudo intellettuali di sinistra non entrerà mai in testa, continueranno ad inseguire questa grandissima stronzata comunista che ha causato più miseria di qualsiasi altra ideologia, ed hanno pure l'arroganza di fare gli intellettuali superiori.
Ma fatemi il piacere
Esattamente.
Dimenticate l'eccellenza, dimenticate anche la mediocrità, l'uguaglianza forzata è una continua corsa al ribasso, al minimo comune denominatore, si può andare solo giù perché nessuno è incentivato ad andare su, non solo, è persino punito dato che ha sprecato i suoi sforzi per poi essere "equalizzato" con gli altri.
Questo concetto agli pseudo intellettuali di sinistra non entrerà mai in testa, continueranno ad inseguire questa grandissima stronzata comunista che ha causato più miseria di qualsiasi altra ideologia, ed hanno pure l'arroganza di fare gli intellettuali superiori.
Ma fatemi il piacere
sir, this is a Wendy’s
Eccoti il comunista è sempre dietro l'angolo eh.
Ha ragione cingolani: la stupidità umana è sempre dietro l'angolo eh.
Dimenticate l'eccellenza, dimenticate anche la mediocrità, l'uguaglianza forzata è una continua corsa al ribasso, al minimo comune denominatore, si può andare solo giù perché nessuno è incentivato ad andare su, non solo, è persino punito dato che ha sprecato i suoi sforzi per poi essere "equalizzato" con gli altri.
Questo concetto agli pseudo intellettuali di sinistra non entrerà mai in testa, continueranno ad inseguire questa grandissima stronzata comunista che ha causato più miseria di qualsiasi altra ideologia, ed hanno pure l'arroganza di fare gli intellettuali superiori.
Ma fatemi il piacere
Ahahahaahahaahahaha !
https://www.nextme.it/intelligenza-...et-newtab-it-it
https://www.nextme.it/intelligenza-...et-newtab-it-it
Non ci vuole molto, specialmente se penso ai call center di Tim (Business, mica cotiche) che mi prendevano pure per il culo.
Vadano a fare i muratori che ce n'è bisogno, volevate l'uguaglianza eccola.
L'uguaglianza, dove non è espressa naturalmente, dev'essere necessariamente imposta con la forza (questo è il male).
Vediamo tutti i giorni gli effetti devastanti sul piano culturale e sociale di voler uniformare e/o uguagliare cose che sono *per natura* diverse. Voler ad esempio uniformare culture, razze, religioni, uomini e donne e via discorrendo.
L'uguaglianza in senso stretto sarebbe un aberrazione della civiltà umana che per sua natura non è affatto egalitaria, ma anzi, contiene un ampio ventaglio di differenze che spesso arricchiscono l'essere umano.
Sia che si creda in Dio, sia che si creda in Darwin, faccio presente che l'egalitarismo non è un carattere dominante in natura.
Dove c'è libertà, le disuguaglianze si sviluppano in maniera "naturale" in quanto ogni individuo è libero, e si esprime e agisce liberamente secondo la sua coscienza.
Poi ci sono le disuguaglianze sociali e il ruolo dello Stato.
Vi sono due tesi fondamentali su come trattare le disuguaglianze sociali:
- La tesi secondo cui bisognerebbe garantire le stesse possibilità di partenza, ma poi lasciar liberi gli individui di raggiungere condizioni finali potenzialmente molto diverse in base alle proprie qualità/meriti. Questa tesi è spesso sposata dai governi di destra (oserei dire sociale).
- La tesi secondo cui bisogna far si che, indipendentemente dalle condizioni iniziali, tutti raggiungano le stesse condizioni finali. Tesi sposata spesso dai governi di sinistra.
Il problema rimane tuttavia sempre lo stesso: l'idea stessa che debba esistere una *giustizia sociale*. Peccato che la giustizia sociale è un concetto molto relativo che viene interpretato a discrezione di chi governa. Di fatto sono sempre esseri umani, seppur privilegiati, che hanno il potere, che altri non hanno, di decidere le sorti di altri esseri umani.
Ci sarà sempre qualcuno che si arroga il diritto di decidere cosa è giusto o meno sul piano sociale. È giusto socialmente che lo Stato dia soldi alle persone oppure sarebbe più giusto insegnargli un mestiere e quindi lasciarle libere di guadagnare in autonomia il proprio sostentamento e quindi dargli dignità?
La realtà è che, come direbbe Milei, il comunismo è una malattia dell'anima. Interpretando le sue parole, penso che parliamo di persone fondamentalmente fortunate/privilegiate che si sentono in colpa per la loro stessa esistenza (perché non credono in Dio), e quindi si prendono carico, spesso senza che nessuno glielo abbia chiesto esplicitamente, quindi in maniera totalmente superba ed egoica, di dire a tutti cosa è giusto e cosa è sbagliato sul piano sociale.
Infatti il massimo che il comunismo ha raggiunto è stato quello di avere società dove i cittadini/sudditi erano tutti ugualmente poveri, mentre le classi dirigenti che propagandavano l'uguaglianza sociale, enormemente ricche (quello che è mio è mio, quello che è tuo è mio).
Sarà interessante vedere che ruolo avrà l'IA nel far credere che persone assolutamente incapaci e prive di ogni conoscenza, sappiano fare qualcosa (thanks Chat-GPT).
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