Intelligenza artificiale, il Governo italiano pronto a creare un fondo da 150 milioni di euro per le startup

Intelligenza artificiale, il Governo italiano pronto a creare un fondo da 150 milioni di euro per le startup

Alessio Butti, Sottosegretario con delega all'Innovazione tecnologica, sta cercando di istituire un fondo da 150 milioni di euro per sostenere le startup italiane che vogliono creare soluzioni di intelligenza artificiale. Coinvolta Cassa Depositi e Prestiti.

di pubblicata il , alle 08:21 nel canale Web
Intelligenza Artificiale
 

Lo Stato italiano vuole sostenere gli investimenti da parte di nuove startup nel settore dell'intelligenza artificiale. Alessio Butti, Sottosegretario con delega all'Innovazione tecnologica, ha dichiarato che il governo è pronto a creare un fondo per le startup del settore.

Intervistato da Class Cnbc, in occasione dell'Artificial Intelligence Day (qui l'intervista), Butti ha parlato delle opportunità e dei rischi dell'intelligenza artificiale, la necessità di regolamentarla e vigilare attentamente, ma anche e soprattutto di come sostenere i talenti nostrani a trasformare le loro idee in qualcosa di concreto.

"Il governo sta guardando agli sviluppi dell'intelligenza artificiale, un'area in cui è necessario trovare un equilibrio tra i diritti umani e l'evoluzione tecnologica", ha affermato Butti. "Puntiamo ad aumentare l'indipendenza dell'industria italiana e coltivare la nostra capacità nazionale di sviluppare competenze e ricerca in un settore così strategico".

"Ho incontrato proprio la settimana scorsa i vertici di Cassa Depositi e Prestiti. Loro dispongono di qualche risorsa e alcune ne abbiamo noi come Dipartimento per la trasformazione digitale. Il mio obiettivo è realizzare un fondo, inizialmente di almeno 150 milioni di euro, una cifra che mi sembra già importante come partenza, per il mondo delle startup che vada su questa strada", ha aggiunto Butti. "Se vogliamo una politica industriale italiana per non essere dipendenti dagli altri, dobbiamo anche noi produrre intelligenza artificiale".

Nel corso dell'intervista si è parlato anche di come oltre ai fondi sia necessario creare una sinergia tra università, piccole e medie imprese e istituzioni per sfruttare quella che Butti ha definito una "prateria davanti a noi" e formare in modo adeguato i giovani a rispondere alle nuove esigenze di un mercato del lavoro in grande evoluzione. Lavoro che se una parte vedrà sicuramente un impatto in termini occupazionali a causa dello sviluppo dell'AI, al tempo stesso assisterà alla nascita di nuove figure e quindi opportunità di impiego.

L'Italia ha varato il Programma Strategico per l'Intelligenza Artificiale (IA) 2022-2024, frutto del lavoro del Ministero dell'Università e della Ricerca, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale e il supporto del gruppo di lavoro sulla Strategia Nazionale per l'Intelligenza Artificiale.

Si tratta di un programma di 24 punti che tocca diversi temi, dalla creazione di talenti e competenze per passare alla ricerca fino ad arrivare all'applicazione. Un percorso in cui l'Italia parte in ritardo rispetto ad altri Paesi europei ma su cui vuole accelerare per recuperare il gap.

In un articolo pubblicato da Butti su Il Sole 24 Ore due settimane fa, il Sottosegretario aveva snocciolato alcuni numeri che definiscono lo stato dell'arte dell'IA nel nostro Paese. "Nel contesto europeo l'Italia sta facendo la sua parte per consegnare alla presidenza del Consiglio dell'Ue una legge europea sull'IA. Sul fronte nazionale la linea che stiamo seguendo è attenta sia alle opportunità da cogliere, sia ai rischi da scongiurare. Non partiamo da zero: il nostro mercato, pur con un valore attuale di poco superiore ai 380 milioni di euro, è raddoppiato in due anni. La media nazionale delle aziende che adottano soluzioni di IA è di circa il 35%, contro un 43% della media europea, anche se soffriamo più di altri lo squilibrio netto tra grandi player e piccole aziende, tra le quali appena il 6% del totale ha un progetto di IA attivo".

Le intenzioni sono buone, ma in Italia abbiamo imparato che uno dei principali problemi è passare dalle parole ai fatti, a dare concretezza a quanto si dice. Per questo motivo il governo punta a istituire una propria task force: "In Italia dobbiamo aggiornare la strategia del settore, e quindi il Dipartimento per la trasformazione digitale sta lavorando alla costituzione di un gruppo autorevole di esperti e studiosi italiani", ha dichiarato Butti.

32 Commenti
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dominator8401 Giugno 2023, 08:56 #1
manutenzione delle autostrade e ponti? naaaaaaaaaaaaah

prevenzioni frane, allagamenti e alluvioni? naaaaaaaaaaaaaaaaaah


fondo per I.A.? Yeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhh!!!!!

Il paese dei coccodrilli appesi in cattedrale... per le boiate all'ammerrigana siamo i primi.
UtenteHD01 Giugno 2023, 08:57 #2
Bah letto cosi' sempra intelligente come cosa, sempre se riescono come detto a mantenere una sinergia tra Universita' e le Imoprese nella speranza che creino qualcosa insieme.
Penso che anche su questo campo dobbiamo recuperare ed e' vitale recuperare nella Tecnologia, ma per questo poi ci serve una base di fonti energetiche adeguate, ma questa e0 un'altra storia..

Per Utente sopra, nessuno ha detto che tolgono i soldi a chi ne ha bisogno per questo, questo e' un extra.
cignox101 Giugno 2023, 10:19 #3
--l paese dei coccodrilli appesi in cattedrale... per le boiate all'ammerrigana siamo i primi.

Se il titolo fosse stato "italia nega fondi alla ricerca sulla AI" il tuo commento sarebbe probabilmente stato "ecco i soliti cialtroni che non investono nella ricerca e nella tecnologia fanalini d'europpaaaaa". :-/

150 milioni non sono molti per un governo, e gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo sono (da sempre) necessari e fruttuosi. Altrimenti, fuga di cervelli, mancanza di competenze, infrastrutture non adeguate etc etc.
L'AI non é una moda passeggera, se non vogliamo essere ancora gli ultimi meglio iniziare a darci una occhiata.
nickname8801 Giugno 2023, 10:28 #4
8 miliardi e passa per il reddito degli scrocconi e ancora più per i negri e appena 150 milioncini per le startup relative ad una tecnologia innovativa e che cambierà il nostro mondo nei prossimi decenni ..... e vabbè, siamo in itaGlia.

Almeni 1.5 ... MILIARDI sarebbero dovuti essere come minimo sindacale ( proprio da straccioni ).
hackaro7501 Giugno 2023, 10:28 #5
150 milioni di € per un settore dove servono investimenti miliardari mi paiono decisamente pochino... comunque meglio investire qui che sul ponte di Messina ... tanto per dire!
aqua8401 Giugno 2023, 10:32 #6
150 milioni sono NIENTE!
Tempo che mangia questo e mangia quello, il parente di questo e l amico di quello, ne restano ben pochi per le startup
h.rorschach01 Giugno 2023, 10:36 #7
150m? È uno scherzo? Bastano a malapena a "magnarseli" e spartirseli fra appalti truccati e parentami vari. Nel mondo del ML/AI 150m sono noccioline.
Saturn01 Giugno 2023, 11:00 #8
...ragazzi, 'sto thread [B][SIZE="5"]ha enorme potenziale ![/SIZE][/B]

Non mi deludete !
Unrue01 Giugno 2023, 11:11 #9
Originariamente inviato da: nickname88
8 miliardi e passa per il reddito degli scrocconi e ancora più per i negri e appena 150 milioncini per le startup relative ad una tecnologia innovativa e che cambierà il nostro mondo nei prossimi decenni ..... e vabbè, siamo in itaGlia.


Madonna che commento allucinante (e non è il primo da parte tua). Ma il razzismo non è vietato in questo forum?
R@nda01 Giugno 2023, 11:39 #10
Quindi:

1 Pc midi anni 90
Il nipote di qualcuno che cerca di avviare chatgpt
Una stanza

(eh...ma i fondi erano pochi)

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