Incredibile paradosso: la Commissione Europea citata per violazione del GDPR su un suo stesso portale

Un cittadino tedesco ha citato la Commissione Europea, dimostratasi incauta nella gestione di un suo stesso portale, che ha violato alcune regole del GDPR
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 23 Luglio 2022, alle 11:28 nel canale WebTutti ormai abbiamo sentito parlare, nel bene o nel del GDPR, il regolamento dell’Unione Europea in materia di trattamento dei dati personali che, sebbene sia a volte una scocciatura, ha sicuramente migliorato la privacy dei cittadini.
È però appena successo un fatto che ha il sapore di un incredibile paradosso internettiano: la Commissione Europea è stata citata da un cittadino tedesco, proprio per violazione del GDPR, e su un suo stesso portale. A supportare la denuncia troviamo anche la Europäische Gesellschaft für Datenschutz (EuGD).
Il cittadino lamenta che in occasione del seminario "Conferenza sul futuro dell’Europa", era necessario iscriversi tramite un portale dedicato, che però indicava come fornitore Amazon Web Services. Questo è in violazione di una parte del GDPR, che vieta il trasferimento di dati negli Stati Uniti.
Ma non solo, il portale consentiva anche il login tramite Facebook, una pratica abbastanza diffusa, ma che reitera lo stesso problema, trattandosi sempre di società americana. Quello del passaggio dei dati oltreoceano è un punto molto discusso del GDPR, basti pensare a tutti i servizi Google comunemente utilizzati ogni giorno da milioni di cittadini europei, ed infatti i rappresentanti governativi delle due parti stanno cercando di capire come risolvere la situazione.
Nel frattempo però il cittadino di cui sopra e l'EuGD hanno preferito proseguire con la propria azione, per cattiva gestione dei dati personali e mancanza di informazione adeguata sul sito in questione. La decisione sul caso è prevista entro un anno e mezzo.
21 Commenti
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creando un account dall'europa di default vengono usati server europei (quasi tutti in germania), mi sembra alquanto improbabile che amazon non si comporti uguale
Se si tratta di carte di credito / conti correnti riesco a capire il senso di un eventuale furto o compra/vendita
Ma altri dati proprio...
Ma per fortuna (loro) è evidente che non sono tutti come me.
Perchè se fossero TUTTI come ME possono anche memorizzare i miei dati anagrafici, i miei indirizzi, mandarmi pubblicitá mirate ecc ecc che tanto io NON COMPRO quello che mi fanno vedere, e quindi hai voglia a comprare i miei dati se poi non hai un ritorno economico.
Se si tratta di carte di credito / conti correnti riesco a capire il senso di un eventuale furto o compra/vendita
Ma altri dati proprio...
Ma per fortuna (loro) è evidente che non sono tutti come me.
Perchè se fossero TUTTI come ME possono anche memorizzare i miei dati anagrafici, i miei indirizzi, mandarmi pubblicitá mirate ecc ecc che tanto io NON COMPRO quello che mi fanno vedere, e quindi hai voglia a comprare i miei dati se poi non hai un ritorno economico.
Ci sono altri modi per sfruttare commercialmente i tuoi dati, ad esempio usandoli per sviluppare o adattare nuovi prodotti a seconda delle tendenze rilevate, il tutto a danno delle aziende europee, se i dati finissero in America
Si, ma se alla fine non si comprano i loro prodotti, comprano "i miei" dati per nulla.
Ma ripeto, non sono OVVIAMENTE tutti come me, altrimenti avrebbero già smesso questa pratica
No!! Sono (siamo) tutti come te, tu sei una pecora che a volte bela piu' forte niente di piu', e loro sanno tosare bene le pecore, lo fanno per mestiere......
Ah se lo dici te... mi conosci da quando sono nato
creando un account dall'europa di default vengono usati server europei (quasi tutti in germania), mi sembra alquanto improbabile che amazon non si comporti uguale
Si, confermo:
un account europeo viene trattato da un server europeo ( MS, Amazon, Google) lo fanno.
Peccato che quei server europei hanno mirror in ogni parte del pianeta anche per garantire la continuità di servizio ( oltre al fatto che una legge federale Usa obbliga le proprie aziende a rendere disponibile sempre su richiesta di un giudice i datti di ogni utente anche straniero che non abbia mai messo piedo sul suolo americano).
Insomma mettere i propri dati in mano ad un'azienda USA implica che in USA possono sempre usarli.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".