Il Garante della Privacy contro TikTok per la pubblicità personalizzata senza consenso

Il Garante della Privacy contro TikTok per la pubblicità personalizzata senza consenso

Altolà a TikTok sulla pubblicità "personalizzata" basata sul legittimo interesse: "Base giuridica inadeguata e rischi che la pubblicità arrivi anche ai minori" secondo il Garante per la protezione dei dati personali.

di pubblicata il , alle 15:21 nel canale Web
TikTok
 

Il Garante per la protezione dei dati personali, meglio noto come Garante della Privacy, si scaglia contro TikTok. Con un provvedimento adottato il 7 luglio, il Garante ha avvertito la piattaforma che "è illecito utilizzare dati personali archiviati nei dispositivi degli utenti per profilarli e inviare loro pubblicità personalizzata in assenza di un esplicito consenso".

L'azione fa seguito a una comunicazione da parte di TikTok in base alla quale, a partire dal 13 luglio, le persone maggiori di 18 anni sarebbero state raggiunte da pubblicità "personalizzata", basata cioè sulla profilazione dei comportamenti tenuti nella navigazione del social. L'azienda, di conseguenza, aveva modificato le norme sulla privacy prevedendo come base giuridica per il trattamento dei dati non più il consenso degli interessati, ma non meglio precisati "legittimi interessi" di TikTok e dei suoi partner.

Il Garante ha subito chiesto delucidazioni al social network, arrivando a concludere che "tale mutamento della base giuridica risulta incompatibile con la direttiva europea 2002/58, la cosiddetta direttiva ePrivacy, e con l'art. 122 del Codice in materia di protezione dei dati personali (che ne dà attuazione)".

Le norme, infatti, prevedono espressamente il consenso degli interessati come base giuridica "per l'archiviazione di informazioni, o l'accesso a informazioni già archiviate, nell'apparecchiatura terminale di un abbonato o utente".

Oltre alla base giuridica inadeguata, il Garante ha messo in luce un aspetto che desta particolare preoccupazione e che riguarda la tutela dei minori iscritti. Le attuali difficoltà mostrate da TikTok nell'accertare l'età minima per l'accesso alla piattaforma - ha osservato l'Autorità - non consentono infatti di escludere il rischio che la pubblicità "personalizzata" basata sul legittimo interesse raggiunga i giovanissimi, con contenuti non appropriati.

L'Autorità italiana ha pertanto inviato un "avvertimento" formale a TikTok, avvisando che un trattamento effettuato sulla base giuridica del "legittimo interesse", almeno in relazione alle informazioni archiviate sui dispositivi degli utenti, si porrebbe al di fuori della cornice normativa in vigore, con le evidenti conseguenze, anche di carattere sanzionatorio.

L'Autorità si è pertanto riservata l'adozione di eventuali provvedimenti anche di urgenza qualora TikTok non recedesse dal proprio proposito.

AGGIORNAMENTO

Di seguito la posizione di TikTok:

"In TikTok cerchiamo di costruire un'esperienza personalizzata per la nostra community, impegnandoci al contempo a rispettare la privacy dei nostri utenti, ad essere trasparenti sulle nostre politiche in materia di privacy e ad operare in conformità con tutte le normative vigenti. Mentre la nostra valutazione della recente comunicazione del Garante per la Protezione dei Dati Personali è ancora in corso, non possiamo commentare oltre", ha dichiarato un portavoce di TikTok.

1 Commenti
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giovanni6911 Luglio 2022, 18:51 #1
Se notate dappertutto dopo aver scelto 'No', poi rimane da gestire in altra linguetta il 'Legittimo Interesse' e su quello ci possono essere decine di voci da spuntare o meno.

Il modo in cui sono poste le scelte lato consumatore, ricorda molto una trappola a lasciare percolare i propri dati, legittimata appunto dall'interesse di chi propone il servizio.

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