Google AI Mode sotto accusa: per gli editori statunitensi è "furto" di contenuti

Google AI Mode sotto accusa: per gli editori statunitensi è "furto" di contenuti

La News/Media Alliance accusa Google di appropriarsi dei contenuti editoriali senza compenso attraverso la nuova AI Mode di Search. Gli editori denunciano la perdita di traffico e ricavi, mentre Google rifiuta di concedere opzioni di opt-out selettivo per le funzionalità IA

di pubblicata il , alle 12:21 nel canale Web
Google
 

News/Media Alliance, l'associazione di categoria che rappresenta alcuni dei più importanti editori di notizie negli Stati Uniti, ha duramente criticato la nuova "AI Mode" di Google, che sostituisce i tradizionali risultati di ricerca con un'interfaccia simile a un chatbot. In una dichiarazione rilasciata nel corso della giornata di ieri, la News/Media Alliance ha affermato che questa nuova funzionalità sta privando gli editori sia di traffico che di ricavi.

Durante l'evento Google I/O dello scorso martedì, il colosso di Mountain View ha annunciato l'espansione della AI Mode a tutti gli utenti negli Stati Uniti, che vi potranno accedere tramite una nuova scheda direttamente all'interno della funzione di ricerca. Quando gli utenti inseriscono una chiave di ricerca, la modalità AI fornisce una risposta generata dall'intelligenza artificiale insieme a un elenco di link pertinenti. Il punto è che nella maggior parte dei casi la risposta fornita dall'IA è sufficiente a rispondere esaustivamente all'intento di ricerca dell'utente, che raramente andrà a cliccare su uno dei link mostrati e che, verosimilmente, procederà in maniera conversazionale con l'IA nel caso avesse bisogno di approfondire determinate informazioni.

Si tratta di un aspetto profondamente differente rispetto a come il motore di ricerca è funzionato fino ad oggi, dove la risposta ad un intento di ricerca era fondamentalmente rappresentata da un collegamento ad una pagina web pertinente, che l'utente doveva visitare per trovare le informazioni desiderate. Danielle Coffey, CEO e presidente di News/Media Alliance, ha commentato a tal proposito: "I link erano l'ultima qualità redentrice della ricerca che garantiva agli editori traffico e ricavi. Ora Google si appropria dei contenuti con la forza e li utilizza senza alcun ritorno, la definizione stessa di furto. I rimedi del Dipartimento di Giustizia devono affrontare questo problema per impedire il continuo dominio di internet da parte di una sola azienda."

La posizione della News/Media Alliance rispecchia nella sostanza l'opinione di Matthew Prince, CEO di Cloudflare, che avevamo evidenziato nelle scorse settimane, e cioè che l'IA sta "distruggendo il modello di business del web". Il debutto, lo scorso anno, e la diffusione di AI Overwiev ha già avuto influenze negative sul traffico degli editori, ma AI Mode potrebbe rappresentare una minaccia ancor maggiore per via della sua capacità di sintetizzare informazioni in tempo reale e fornire risposte dirette senza richiedere clic, capace di alterare in maniera profonda la relazione editore-ricerca.

Sullo stesso tema Bloomberg ha raccolto questa settimana alcune informazioni emerse nel contesto del processo antitrust contro Google attualmente in corso negli Stati Uniti, in particolare con le dichiarazioni di Liz Reid, responsabile di Google Search, che ha spiegato che se gli editori non vogliono che i propri contenuti non siano inclusi nelle risposte dell'IA, allora dovranno rinunciare anche alla possibilità di essere inseriti nei risultati di ricerca. Secondo Reid mettere a disposizione la possibilità di avere preferenze differenti per ciascuna funzionalità o servizio è "un'enorme complessità" e un modello che "non funziona".

2 Commenti
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asdf22 Maggio 2025, 12:35 #1
Enorme complessità?
Un if analogo a quello attualmente eseguito per verificare se la pagina può essere inserita nei risultati delle ricerche, ma basato su un nuovo tag?
coschizza22 Maggio 2025, 13:15 #2
Originariamente inviato da: asdf
Enorme complessità?
Un if analogo a quello attualmente eseguito per verificare se la pagina può essere inserita nei risultati delle ricerche, ma basato su un nuovo tag?


Dovresti modificare tutte le pagine esistenti lo trovo un tantino complesso

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