Ecco perché la Commissione Europea pensa di vietare il riconoscimento facciale in pubblico per cinque anni

La Commissione Europea in un documento solleva la possibilità di vietare temporaneamente le tecnologie di riconoscimento facciale nei luoghi pubblici per capirne le implicazioni e stabilire nuove regole. Ma l'approccio potrebbe essere in realtà molto più leggero e mirato
di Andrea Bai pubblicata il 20 Gennaio 2020, alle 14:01 nel canale WebL'Unione Europea sta valutando la possibilità di vietare le tecnologie di riconoscimento facciale nei luoghi pubblici per un periodo fino a cinque anni, con lo scopo di prendere tempo per lavorare ad un quadro normativo che assicuri la protezione della privacy e dei diritti dei cittadini Europei.
Il piano della Commissione Europea è stato delineato in un documento di 18 pagine non ancora ufficiale ma ottenuto dal sito EurActive. La realizzazione di un sistema di regole che assicurino ai cittadini che l'Intelligenza Artificiale sia "affidabile e umana" è stata una delle promesse di rilievo della nuova Commissione, guidata dal presidente Ursula von der Leyen.
La Commissione ha ventilato la possibilità di stabilire nuove regole per rafforzare le attuali norme a protezione della privacy, ma l'obiettivo è quello di partire dal quadro normativo attuale - il GDPR - e delineare nuove regole su casi specifici.
Riconoscimento facciale nei luoghi pubblici: ipotesi divieto da 3 a 5 anni per capire le implicazioni
"Basandoci sulle norme attuali, il futuro quadro normativo potrebbe andare oltre e prevedere un divieto temporaneo all'uso del riconoscimento facciale nei luoghi pubblici" si legge nel documento. Durante il periodo di divieto, da tre a cinque anni, l'impegno della Commissione è quello di individuare "una robusta metodologia per verificare l'impatto di questa tecnologia per identificare e sviluppare le possibili misure di gestione del rischio". Si legge ancora: "Questo è a salvaguardia dei diritti dei cittadini, in particolare contro qualsiasi possibile abuso della tecnologia. Potrebbe essere necessario prevedere qualche eccezione, in particolare per le attività nel contesto della ricerca e sviluppo e per scopi di sicurezza".
Nel testo vengono comunque sollevate alcune perplessità sull'imposizione di un divieto seppur temporaneo, che viene descritto come "una misura di vasta portata che potrebbe condizionare lo sviluppo di questa tecnologia". Per questo motivo la Commissione indica che in questa fase la preferenza è quella di affidarsi alle regole GDPR già esistenti, e nel testo sono contenute una serie di opzioni che la Commissione sta vagliando per normare l'uso dell'intelligenza artificiale in maniera più generale, per esempio stabilendo requisiti per l'uso di determinate tecnologie quando si tratta di impieghi ad alto rischio.
Meglio un approccio mirato che si basi sulle regole già esistenti
"Un approccio basato sul rischio di concentrerebbe su quelle aree dove il pubblico è esposto ad un rischio o dove c'è in gioco un importante interesse legale. In questo modo non si andrebbe ad aggiungere nuovi opelli amministrativi per le applicazioni a basso rischio" dove si applicherebbero le attuali norme già contenute del GDRP.
La proposta sottolinea poi la necessità di istituire un meccanismo di supervisione che assicuri il rispetto delle regole, ma in questo caso il suggerimento è quello di lasciare aperta la scelta agli Stati Membri se basarsi sugli attuali organismi di controllo o crearne di nuovi espressamente dedicati alla regolamentazione dell'AI.
In ogni caso la volontà della commissione sembra essere quella di intervenire in maniera leggera e molto mirata, con un approccio improntato alla costruzione di nuove norme basandosi su quelle già esistenti e creando regole specifiche per un sottoinsieme di casi d'uso ad alto rischio dell'intelligenza artificiale, e di mettere mano al divieto temporaneo per le tecnologie di riconoscimento facciale solo come extrema ratio.
La Commissione intanto si adopererà per raccogliere riscontri sul documento prima di prendere una decisione definitiva. Margrethe Vestager, Commissario Europeo per la Concorrenza, ha in previsione la presentazione delle sue proposte il prossimo mese.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA proposito, qualcuno sa dirmi come mai, nonostante io abbia disattivato il sensore di luminosità automatico e non abbia attivato alcun sistema di sicurezza antifurto o anti intrusione, il mio huawei non sblocchi lo schermo se l'area della fotocamera è coperta? Anche quando ascolto un audio di whatsapp, se per errore copro la fotocamera si blocca.
Eh, caro mio, non ci sono più le mezze stagioni.
Quindi se qualcuno fa l' assalto a un bancomat, non può essere ripreso o se qualcuno spara a un altra persona o una macchina investe un pedone ????
Mahhhh..........povera Commissione Europea........
Mahhhh..........povera Commissione Europea........
Idee un po' confuse...
Riconoscimento facciale e videosorveglianza non sono proprio la stessa cosa...
Una delle poche cose per cui siamo fortunati ad avere la Commissione Europea...
quello che fa spegnere lo schermo quando si avvicina qualcosa al display, di solito la testa per appoggiarla all'orecchio, e così non premere "a caso" sul display.
il giorno in cui il buon Signore distribuiva il raziocinio eri malato?
vai tranquillo che il riconoscimento facciale per i 100 latitanti + pericolosi al mondo è in atto e non cambierà nulla ......qui parliamo di riconoscimento facciale di massa=controllo [U]preventivo[/U] totale......neppure il KGB aspirava a tanto
conosci la differenza tra i termini riconoscimento facciale e videosorveglianza?
un vocabolario se mi giri gli estremi te lo regalo io così evito di leggere fesserie
lettura consigliata:
Internet, controllo e libertà
Trasparenza, sorveglianza e segreto nell'era tecnologica
I temi della trasparenza radicale delle informazioni, della sorveglianza globale con mezzi elettronici e dell’uso della tecnologia come strumento efficace per controllare la vita quotidiana del cittadino sono diventati argomenti focali nel dibattito in corso tra mondo del diritto, della politica e della tecnologia, nonché spunti di ricerca di peculiare interesse per gli studiosi di informatica giuridica, di filosofia e sociologia del diritto, di teoria politica e di diritto costituzionale. Autorevoli accademici, tra cui i due costituzionalisti Cass R. Sunstein e Lawrence Lessig, e un informatico-giuridico, Yochai Benkler, si sono occupati, negli ultimi anni, di tali temi, e hanno fornito lucide basi per delineare il quadro esistente e per prevedere le evoluzioni future, tracciando, in un certo senso, la strada da seguire. Muovendo da un’analisi dei loro scritti e del loro pensiero, unitamente a una valutazione dei fatti politici e giudiziari più recenti, l’autore delinea un quadro critico del delicato equilibrio tra la tecnologia come strumento di controllo e di sorveglianza e i diritti fondamentali dell’individuo, tra libertà di manifestazione del pensiero ed esigenze di sicurezza nazionale.
leggiti pure 2 righe sul significato di Arcana Imperii cosa erano nel passato e cosa sono oggi, domani sarai + intelligente e magari sparerai una minchiata in meno
ps l'importante è premere le zampette sulla tastiera i contenuti sono un plus
Sentendo le notizie di attualita' ogni qual volta succede un fatto per cui telecamere gia' presenti sono appunto presenti, gli autori conosciuti o sconosciuti vengono quasi sempre gia' identificati prontamente. Credo invece che le 'implicazioni' di cui probabilmente si stara' valutando sono nell'uso "privato/commerciale" di tali "innovazioni". Esempio un ipotetico centro commerciale che potra' analizzare tutta questa nuova mole di dati per studi, analisi, "migliorare i servizi" commerciali magari cosi' per ipotesi, a capire come le persone reagiscono emotivamente davanti ad un prodotto o un'altro, come collocarli all'interno dei punti vendita. Se alla "normale" videoregistrazione per sicurezza degli ambienti etc.etc. si riesce a immagazzinare e analizzare movimenti, entrate, uscite, emotivita', reazioni, perche' il consumatore si ferma, perche' riparte, i vari tempi, etc. etc. su scala di massa per ogni specifico consumatore con certezza della identita'... beh direi che non e' una questione da poco da molti punti di vista, etici, normativi etc...
A proposito, qualcuno sa dirmi come mai, nonostante io abbia disattivato il sensore di luminosità automatico e non abbia attivato alcun sistema di sicurezza antifurto o anti intrusione, il mio huawei non sblocchi lo schermo se l'area della fotocamera è coperta? Anche quando ascolto un audio di whatsapp, se pe errore copro la fotocamera si blocca.
Perchè accanto alla fotocamera frontale ci sta il sensore di prossimità, ed è lui che si occupa di rilevare l'orecchio durante le telefonate per disabilitare il display oppure "la tasca" nel caso dello sblocco per evitare sblocchi accidentali.
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