Dazi e ritorsioni: l'Europa pronta a colpire i servizi delle Big Tech

L'Unione Europea valuta misure di ritorsione contro i servizi statunitensi, inclusi quelli delle Big Tech, in risposta alle tariffe imposte da Trump. L'obiettivo è quello di arrivare al tavolo delle trattative, anche se l'Europa potrebbe mettere mano a strumenti ancor più incisivi
di Andrea Bai pubblicata il 28 Marzo 2025, alle 09:51 nel canale WebI nuovi dazi del 25% imposti dall'amministrazione Trump sul settore automobilistico, assieme all'annuncio di ulteriori provvedimenti attesi per la prossima settimana sta spingendo l'Unione Europea a considerare l'adozione di misure più severe contro le esportazioni di servizi statunitensi, che potrebbero includere anche le grandi aziende tecnologiche.
L'Europa ha già introdotto nelle scorse settimane una serie di dazi su beni statunitensi per un valore fino a 26 miliardi di euro, in risposta a quelli imposti dall'amministrazione Trump su acciaio e alluminio. A Bruxelles, però, circola la convinzione che l'atteggiamento degli USA richieda l'uso di strumenti commerciali più incisivi.

A seguito delle scaramucce commerciali avvenute durante il primo mandato di Trump, dal 2017 al 2021, l'Unione Europea aveva operato alcune modifiche al Regolamento Applicativo che avevano rafforzato i poteri dell'Unione per poter sospendere diritti di prorpietà intellettuale e per escludere aziende dai contratti pubblici.
Tra le possibili misure che l'UE potrrebbe adottare c'è l'ipotesi di restrizioni sui diritti di proprietà intellettuale delle Big Tech, o il divieto per Starlink di partecipare a contratti governativi. Secondo un diplomatico europeo, "i servizi sono il punto debole degli Stati Uniti", sottolineando il surplus commerciale di 109 miliardi di euro che gli USA hanno registrato nel 2023 proprio nei servizi verso l'UE, a fronte di un deficit di 157 miliardi di dollari per i beni.
L'obiettivo finale dell'Unione Europea è comunque quello di arrivare ad una cosiddetta de-escalation tramite un accordo commerciale globale. Per arrivare a questo punto, falliti i tentativi di dialogo, si ritiene necessario erigere una barriera tariffaria tale da portare gli USA al tavolo delle trattative con un atteggiamento che dimostri serietà nel voler negoziare migliori condizioni dai partner commerciali.

E' comunque opportuno considerare che eventuali misure ritorsive adottate dall'UE sarebbero elaborate dalla Commissione ma dovrebbero essere poi approvate dalla maggioranza qualificata degli Stati membri. Al momento i paesi dell'UE stanno ancora negoziando la lista dei beni soggetti a ritorsione in risposta alla prima tornata di tariffe statunitensi su acciaio e alluminio, e ciascuno ha propri interessi specifici da proteggere, rendendo più complessa l'applicazione di dazi ritorsivi a livello comunitario. La Commissione ha rinviato l'applicazione delle misure al 12 aprile, per poter avere più tempo per discutere con i singoli Stati prima di una decisione definitiva.
L'UE, del resto, si trova a camminare su un sentiero piuttosto stretto: le esportazioni dell'Unione superano ampiamente le importazioni e pertanto ogni genere di misura in risposta ai dazi applicati dall'amministrazione Trump deve essere valutata e bilanciata attentamente per evitare il rischio di danneggiare ulteriormente l'economia europea. Per questo motivo a Bruxelles si sta pensando di colpire i servizi, dove vi è maggior spazio di manovra senza impatti significativi sull'economia europea.
Il Financial Times indica inoltre che la Commissione Europea avrebbe comunque la possibilità di mettere mano ad uno strumento che colloquialmente è chiamato "bazooka commerciale": si tratta dello Strumento Anti-Coercizione (ACI - Anti Coercion Instrument) che consentirebbe l'applicazione di misure particolarmente severe, come la limitazione delle attività delle banche statunitensi, la revoca di brevetti o impedire alle aziende di ricevere ricavi da aggiornamenti software o dallo streaming. Non sembra uno scenario piacevole o auspicabile, ma a mali estremi...
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl problema sarà proprio quello: tocca i servizi digitali americani, e la massa insorge.
Puoi mettere mano su qualsiasi prodotto, ma non toccargli l'account Facebook, Whatsapp, Gmail, l'iPhone, Windows... che ti saltano negli occhi.
Per fortuna un po' più di coscienza viene presa ultimamente, infatti c'è un aumento di articoli che riguardano appunto le alternative ai servizi più comuni, e sembra che le visite a questo tipo di siti abbia subito un picco recentemente...
https://www.privacyguides.org/artic...n-alternatives/
https://european-alternatives.eu/categories
https://plausible.io/blog/european-...ds-privacy-tech
quindi mi sembra giusto e doveroso colpire proprio lì dove farebbe più male.
Il problema sarà proprio quello: tocca i servizi digitali americani, e la massa insorge.
Puoi mettere mano su qualsiasi prodotto, ma non toccargli l'account Facebook, Whatsapp, Gmail, l'iPhone, Windows... che ti saltano negli occhi.
Per fortuna un po' più di coscienza viene presa ultimamente, infatti c'è un aumento di articoli che riguardano appunto le alternative ai servizi più comuni, e sembra che le visite a questo tipo di siti abbia subito un picco recentemente...
https://www.privacyguides.org/artic...n-alternatives/
https://european-alternatives.eu/categories
https://plausible.io/blog/european-...ds-privacy-tech
si ci sono alternative ma non di pari prezzo e qualita se guardiamo questo no non ci sono alternative valide
Ma non è unita per cui tutti i discorsi volano via col vento.
Infatti, spesso sono migliori e costano meno...
Proprio la UE che da decenni impone dazi, IVA all'importazione e blocchi non tariffari contro le merci USA.
Continuano a danneggiare gli europei per fare dispetto a Trump.
Proprio la UE che da decenni impone dazi, IVA all'importazione e blocchi non tariffari contro le merci USA.
Continuano a danneggiare gli europei per fare dispetto a Trump.
cosa dovrebbero fare?
lasciare che Trump metta di dazi che vuole e PAGARE?
evidentemente ha sbagliato tutto o quasi fino a oggi, in Europa, ma in questo momento bisogna rispondere a tono a Trump.
Però ci vuole coesione e pragmatismo,le competenze ce le abbiamo.
quindi mi sembra giusto e doveroso colpire proprio lì dove farebbe più male.
dal suo insediamento fino ad oggi hanno già perso miliardi su miliardi basta guardare wall street da gennaio
Vai elencamene una che abbia le stesse caratteristiche di Office 365 o Google workspace che sia TOTALMENTE Europea.
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