Apple nel mirino della Commissione europea per il caso Spotify: rischia multa da 40 miliardi di dollari

Apple nel mirino della Commissione europea per il caso Spotify: rischia multa da 40 miliardi di dollari

Secondo la Commissione europea, seppur in via preliminare, Apple ha violato le leggi antitrust impedendo alle aziende musicali rivali come Spotify di pubblicizzare dove e in che modo gli utenti potevano abbonarsi alle loro app.

di pubblicata il , alle 07:01 nel canale Web
AppleSpotify
 

La Commissione europea ha inviato una lettera (Statement of Objections) ad Apple in cui illustra le sue "preoccupazioni" sulle regole dell'App Store che riguardano i provider di musica in streaming. Da anni Spotify combatte contro le norme dello store digitale della casa di Cupertino, ritenute restrittive per la concorrenza e l'innovazione. Di recente la crociata della realtà svedese ha inglobato anche il tema degli audiolibri.

Questo nuovo sviluppo ne segue uno precedente, in cui la Commissione delineava l'opinione preliminare secondo cui Apple aveva abusato della sua posizione dominante sotto molteplici punti di vista. La casa di Cupertino avrebbe imposto la propria tecnologia di pagamento per gli acquisti in-app (IAP, in-app purchase) agli sviluppatori di app di streaming musicale, limitando la possibilità di informare gli utenti di iPhone e iPad in merito a servizi musicali in abbonamento alternativi.

La nuova missiva chiarisce che "la Commissione non prende più posizione in merito alla legalità dell'obbligo IAP ai fini di questa indagine antitrust, ma si concentra piuttosto sulle restrizioni contrattuali che Apple ha imposto agli sviluppatori di app e che impediscono di informare gli utenti iPhone e iPad di opzioni di abbonamento musicale alternative a prezzi inferiori al di fuori dell'app e di sceglierle in modo efficace".

L'organismo europeo ritiene, seppur in via preliminare, che l'azione di Apple configuri una "condizione commerciale sleale" in violazione dell'articolo 102 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

Le imposizioni di Apple, oltre che agli sviluppatori di app di streaming musicale, sarebbero "dannose per gli utenti dei servizi sui dispositivi mobili di Apple che potrebbero finire per pagare di più" e potrebbero "incidere negativamente sugli interessi degli sviluppatori di app di streaming musicale limitando l'effettiva scelta dei consumatori".

L'intera vicenda affonda le radici nel giugno 2020, quando la Commissione avviò un procedimento formale sulle regole di Apple per gli sviluppatori di app in distribuzione sull'App Store. Nell'aprile 2021, la Commissione inviò ad Apple una lettera con i diversi addebiti, a cui la casa di Cupertino rispose nel settembre 2021. La nuova missiva sostituisce quella del 2021.

Se la Commissione concluderà, dopo i vari passaggi, che vi sono prove sufficienti a evidenziare un'infrazione delle norme europee potrà vietare ad Apple di perpetrare la condotta e infliggere un'ammenda fino al 10% del fatturato mondiale annuo della società. Nel 2022 Apple ha registrato ricavi per 394,3 miliardi di dollari, quindi la muta potrebbe arrivare a un massimo di 39,4 miliardi di dollari.

In una dichiarazione, il general counsel di Spotify Eve Konstan, ha dichiarato: "Oggi la Commissione europea ha inviato un chiaro messaggio che il comportamento anticoncorrenziale e le pratiche sleali di Apple hanno danneggiato i consumatori e sfavorito gli sviluppatori per troppo tempo. Esortiamo la Commissione a prendere una decisione rapida per proteggere i consumatori e ripristinare una concorrenza leale sulla piattaforma iOS".

31 Commenti
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jepessen01 Marzo 2023, 09:54 #1
Per me e' ovvio che si tratta di una pratica anticoncorrenziale.

E' non e' tanto il fatto "il contratto e' questo, se non lo vuoi allora non pubblicare su iOS", ma il fatto che le aziende che lo fanno come Spotify ne hanno un danno commerciale; il fatto e' che se loro vogliono vendere l'abbonamento ad X, dentro l'applicazione devono farlo a X + 30% per venire incontro alle gabelle di Apple, oppure a X perdendo cosi' il 30% dei profitti. Ma il fatto grave e' che non possono neanche mettere dei link/pulsanti per aprire delle pagine web per poter pagare X senza pagare la gabella ad Apple. E cosi' facendo Apple puo' proporre lo stesso servizio a prezzo migliore per lei, anche solo X, perche' anche proponendo lo stesso prezzo guadagnerebbe rispetto alle altre aziende. E' questa la cosa grave secondo me, non tanto il fatto di pretendere la cresta sugli abbonamenti fatti in app, ma che ti impediscono di pubblicizzare il fatto che puoi pagare anche al di fuori dell'app.
Saturn01 Marzo 2023, 09:58 #2
Magari una multa da 40 miliardi di dollari e che poi la pagassero per davvero.

Sarebbe un bel segnale per tutti, soprattutto una bella "sveglia" per Apple e aziende simili, anche in altri settori.

Ma tutti sappiamo bene che non sarà così, se ne pagheranno (forse) 4 di miliardi (e la vedo dura, anzi durissima) sarà grasso che cola !

Vedremo.
supertigrotto01 Marzo 2023, 10:19 #3
Ho il presentimento che la scamperanno,non so perché ma la maggior parte dei colossi USA,la fanno sempre Franca.
l'Europa con l'America ci va sempre con i guanti di velluto
aqua8401 Marzo 2023, 11:53 #4
Spero ci sia un errore nella traduzione e la multa sia 40 Miliardi di Miliardi di dollari.
Come minimo!!!!!
[K]iT[o]01 Marzo 2023, 12:58 #5
Ma magari, anche se in realtà la responsabilità più grossa ce l'ha l'utenza, se prendesse coscienza di cosa usa potrebbe porre fine a parecchia roba assurda.
krissparker01 Marzo 2023, 21:50 #6

MHA

Apple offre una piattaforma, se non ti piace sei libero di non pubblicare. nessuno mette la pistola in testa a spotify che può benissimo sviluppare solo per android. sarà poi il mercato a decidere.
MadMax of Nine02 Marzo 2023, 07:33 #7
Originariamente inviato da: krissparker
Apple offre una piattaforma, se non ti piace sei libero di non pubblicare. nessuno mette la pistola in testa a spotify che può benissimo sviluppare solo per android. sarà poi il mercato a decidere.


Io la penso allo stesso modo, e su iPhone uso sia Apple Music che Spotify, che funziona alla perfezione anche con CarPlay, e lo uso con Siri per le ricerche vocali, dunque è solo una questione economica di fee, che ovviamente gli conviene lo stesso per l'enorme bacino di utenza che gli porta in aggiunta.
jepessen02 Marzo 2023, 09:24 #8
Originariamente inviato da: krissparker
Apple offre una piattaforma, se non ti piace sei libero di non pubblicare. nessuno mette la pistola in testa a spotify che può benissimo sviluppare solo per android. sarà poi il mercato a decidere.


Microsoft offriva un browser, e se non ti piaceva eri libero di cambiarlo, ma comunque l'hanno costretta a quella ca@@ata della scelta del browser.

Google ha la sua piattaforma pubblicitaria, e se non ti piaceva eri libero di utilizzarne altre, ma comunque e' stata condannata piu' volte per abuso di posizione dominante.

Se non ti piace Teams sei libero di utilizzare un'altra piattaforma di collaborazione, ma Teams ha comunque accusato Microsoft di posizione dominante.

Questi sono tutti esempi per dire che quello che dici e' senza senso. Spotify NON e' libera di andarsene dallo store, perche' la perdita in termin economici e' troppo grande. Apple sfrutta la sua posizione dominante per costringere le altre aziende a fare come vuole lei, dato che non esistono altri store (legali) per fare concorrenza all'App store di Apple, magari con fee minori. E il contratto che accetti e' lesivo della concorrenza perche' impedisci alle aziende di utilizzare altre forme di pagamento piu' convenienti per loro. Se non e' questo abuso di posizione dominante...
TorettoMilano02 Marzo 2023, 09:37 #9
Originariamente inviato da: jepessen
Microsoft offriva un browser, e se non ti piaceva eri libero di cambiarlo, ma comunque l'hanno costretta a quella ca@@ata della scelta del browser.

Google ha la sua piattaforma pubblicitaria, e se non ti piaceva eri libero di utilizzarne altre, ma comunque e' stata condannata piu' volte per abuso di posizione dominante.

Se non ti piace Teams sei libero di utilizzare un'altra piattaforma di collaborazione, ma Teams ha comunque accusato Microsoft di posizione dominante.

Questi sono tutti esempi per dire che quello che dici e' senza senso. Spotify NON e' libera di andarsene dallo store, perche' la perdita in termin economici e' troppo grande. Apple sfrutta la sua posizione dominante per costringere le altre aziende a fare come vuole lei, dato che non esistono altri store (legali) per fare concorrenza all'App store di Apple, magari con fee minori. E il contratto che accetti e' lesivo della concorrenza perche' impedisci alle aziende di utilizzare altre forme di pagamento piu' convenienti per loro. Se non e' questo abuso di posizione dominante...


explorer era il browser predefinito dell'azienda monopolista nel settore pc.
google è il motore di ricerca monopolista.
app store non è monopolista anzi sta dietro a play store come diffusione.
su iphone puoi pagare spotify senza commissione semplicemente usando safari.
detto questo per i servizi concorrenti ai servizi apple come "apple music" "apple tv+" condivido vada reso disponibile la possibilità diretta di pagare per metodi terzi
jepessen02 Marzo 2023, 09:56 #10
Originariamente inviato da: TorettoMilano
explorer era il browser predefinito dell'azienda monopolista nel settore pc.
google è il motore di ricerca monopolista.
app store non è monopolista anzi sta dietro a play store come diffusione.
su iphone puoi pagare spotify senza commissione semplicemente usando safari.
detto questo per i servizi concorrenti ai servizi apple come "apple music" "apple tv+" condivido vada reso disponibile la possibilità diretta di pagare per metodi terzi


Explorer potevi tranquillamente non usarlo. Se non ti piaceva windows potevi tranquillamente installare Linux o prendere un Mac, Microsoft di certo non te lo impediva. Esattamente come adesso dove puoi tranquillamente prendere un android al posto di un iPhone. Quindi se hanno condannato Microsoft non vedo perche' non deve essere lo stesso per Apple.

Ed e' vero che su iPhone puoi pagare spotify senza passare dall'app, ma quello che si contesta e' che NON puoi dirlo nell'applicazione, e che se apri l'app l'unico modo che hai per rinnovare l'abbonamento e' utilizzare il loro pulsante. ed e' quello che la maggior parte della gente fa, perche' e' piu' comodo e perche' non sa del discorso della gabella o non gliene frega niente. E se avessi qualche conoscenza di user experience sapresti che questo danneggia Spotify perche' una possibilita' non evidenziata non verra' considerata da nessuno.

E non si contesta il dominio di Apple su Android, ma si contesta il monopolio dell'app store all'interno del suo ecosistema, non esistono alternative all'interno dello stesso sistema operativo, che e' esattamente lo stesso discorso di Explorer.

E questo significa che se spotify vuole offire l'abbonamento mensile uguale a quello di Apple Music, o perde il 30% dei guadagni rispetto ad Apple Music facendo pagare 5 euro all'utente, o incrementa il prezzo del 30% rendendo Apple Music piu' appetibile perche' a parita' di guadagni per l'azienda l'utente finale paga meno il servizio Apple. Adesso e' piu' chiara la questione della posizione dominante?

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