Amazon e i droni per la consegna ad un passo dalla realtà, ma ci sono ancora limiti

La FAA ha concesso ad Amazon la possibilità di sperimentare in via preliminare con i propri droni per la consegna in un'ora
di Nino Grasso pubblicata il 20 Marzo 2015, alle 13:01 nel canale WebAmazon
Arriva finalmente dall'Amministrazione Aviazione Federale del Dipartimento dei Trasporti statunitense il benestare per le fasi preliminari di prova dei droni per la consegna rapida di Amazon. L'autorità ha rilasciato un certificato speciale di "aeronavigabilità sperimentale" che consente alla compagnia di condurre ricerche, esperimenti e training sui propri droni per la consegna Prime Air, anche in America.
A svelare il fantascientifico servizio era stato un baldanzoso e ottimista Jeff Bezos nel dicembre 2013, che aveva previsto un futuro pieno di droni spedizionieri in 4 o 5 anni da oggi. Questi avrebbero consentito di trasferire colli fino a 2kg in 30 o 60 minuti dall'invio dell'ordine, soprattutto in quei periodi pieni in cui la società si trova vessata da un numero di richieste estremamente elevato (ad esempio il Black Friday).
Una novità naturalmente che la società prevede di implementare soprattutto negli Stati Uniti, in cui Amazon è fortissima, ma che proprio oltreoceano ha incontrato le maggiori problematiche dovute alle rigide regolamentazioni sull'uso dello spazio aereo. La stessa Amazon era stata costretta a registrare i video di lancio del servizio all'estero, ma il nuovo certificato permette al colosso di e-commerce di sperimentare la tecnologia nella sua madrepatria.
La FAA si è mostrata di recente più indulgente sull'argomento, rilasciando lo scorso mese una proposta per rendere più flessibili le leggi vigenti negli Stati Uniti sui droni commerciali. Al momento, però, vigono ancora delle severe restrizioni che limitano la possibilità della diffusione del servizio Prime Air, prima fra tutte la necessità che il drone sia sempre nel campo visivo di chi lo controlla.
Una clausola che impedisce al servizio di decollare, in tutti i sensi: non avrebbe infatti senso utilizzare un "drone spedizioniere" con queste restrizioni. Tuttavia, la FAA ha concesso un primo spiraglio di speranza a Bezos e colleghi con un evidente segnale d'apertura nei confronti della tecnologia. È probabile pertanto che le ultime limitazioni possano essere un giorno eliminate, e i droni di Amazon potranno finalmente spiccare il volo in libertà.
62 Commenti
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Accidenti...vero! Corro a scrivere una mail agli ingegneri che lavorano al progetto. Sicuramente non c'avranno pensato. Meglio avvisarli.
Guarda, sicuramente ci hanno pensato e gli ingegneri sanno cosa fanno, è il reparto marketing però che dirige le danze e se dice che i droni devono "volare al più presto" i droni volano anche se gli ingegneri dicono il contrario.
Detto questo, sicuramente Amazon si sta facendo un bel po' di pubblicità e sta sperimentando questa nuova cosa che magari potrà portare a qualcosa di concreto oppure no, restano effettivamente delle cose da sistemare tipo il volare col cattivo tempo, l'autonomia operativa di questi droni, la possibilità di volare sui centri abitati, e il costo dell'operazione (perchè tutto bello e buono, ma quanto costa un invio tramite drone? Il trasporto chi lo paga?)......
E' un esperimento e va preso come tale senza troppo trionfalismo o troppo disfattismo.
beh, anche ciuffolarsi direttamente il drone ha il suo perchè...
tipo con un estintore, una molotov o anche getti di acqua... arco e frecce? :-P
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