Amazon chiarisce il blackout AWS del 20 ottobre: bug in DynamoDB e record DNS vuoto
Amazon ha pubblicato un report dettagliato sul disservizio del 20 ottobre che ha messo offline numerosi siti, app e servizi. La causa è un bug nel sistema di automazione di DynamoDB che ha generato un record DNS vuoto in Virginia del Nord, innescando errori a cascata
di Andrea Bai pubblicata il 24 Ottobre 2025, alle 17:42 nel canale WebAmazon Web Services
Amazon ha pubblicato un report esteso sull’interruzione che il 20 ottobre ha messo offline numerosi siti web, servizi, applicazioni e giochi. L’evento è iniziato da un bug nel software di automazione di DynamoDB, il servizio AWS dove i clienti archiviano i loro dati, che ha poi innescato ulteriori problemi negli altri sistemi che dipendono da esso.
Come spiega l’azienda, DynamoDB mantiene centinaia di migliaia di record DNS ed è progettato per risolvere automaticamente eventuali anomalie. Il 20 ottobre, tuttavia, il sistema di gestione DNS di DynamoDB ha sofferto un malfunzionamento che ha portato alla creazione di un record DNS vuoto per i data center Amazon nella Virginia del Nord. DynamoDB avrebbe dovuto riparare il problema in autonomia, ma non è riuscito a farlo, costringendo Amazon a intervenire con una correzione manuale.

Durante la finestra del disservizio, tutti i sistemi che dovevano connettersi a DynamoDB non sono riusciti a stabilire la comunicazione e hanno sperimentato errori DNS, inclusi i clienti dei servizi di cloud computing di AWS. In quelle ore, per molti utenti, è parso che metà di Internet non funzionasse.
I siti e i servizi interessati hanno incluso Amazon stesso e i dispositivi Amazon Alexa, oltre a realtà come Bank of America, Snapchat, Canva, Reddit, Apple Music, Apple TV, Lyft, Duolingo, Fortnite, Disney+, Venmo, Doordash, Hulu, PlayStation e persino Eight Sleep, i cui letti si connettono a Internet per regolare temperatura e inclinazione. Alcuni di questi servizi hanno mostrato una risposta rallentata, mentre altri sono risultati completamente inaccessibili.
“Ci scusiamo per l’impatto che questo evento ha causato ai nostri clienti. Pur avendo una solida esperienza nel far funzionare i nostri servizi con i massimi livelli di disponibilità, sappiamo quanto siano critici per i nostri clienti, per le loro applicazioni e per gli utenti finali, e per le loro attività. Sappiamo che questo evento ha avuto impatti significativi su molti clienti. Faremo tutto il possibile per imparare da quanto accaduto e usare questa esperienza per migliorare ulteriormente la nostra disponibilità”, ha dichiarato Amazon.










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