Alexa+, passo indietro sulla privacy (solo in USA): le conversazioni verranno inviate tutte nel cloud

A partire dal 28 marzo, Amazon invierà automaticamente al cloud tutte le registrazioni vocali degli utenti di dispositivi Echo. La decisione, legata al lancio di Alexa+, fa emergere qualche perplessità sulla gestione della privacy.
di Nino Grasso pubblicata il 17 Marzo 2025, alle 11:31 nel canale WebAmazonAlexa
Amazon ha previsto un cambiamento importante per i proprietari di dispositivi Echo: la possibilità di elaborare localmente le richieste vocali sarà eliminata, e tutte le interazioni con Alexa verranno inviate al cloud dell'azienda. La modifica è legata al lancio di Alexa+, previsto a marzo negli USA e nei mesi successivi in altri mercati. Si tratta di una versione avanzata dell'assistente basata su IA generativa, che offrirà funzionalità più sofisticate.
In questo caso, come da statment ufficiali di Amazon, le modifiche avverranno esclusivamente per gli USA (dove effettivamente partirà immediatamente Alexa+) e solo per tre device su cui era possibile attivare la funzione “Non inviare registrazioni vocali” ossia l’Echo Dot (4ª generazione), l’Echo Show 10 e l’Echo Show 15. In italia dunque, almeno per il momento, non cambierà nulla sulla privacy e su quello che accade già con i device Echo con Alexa. Ecco lo statment ufficiale:
“The Alexa experience is designed to protect our customers’ privacy and keep their data secure, and that’s not changing. We’re focusing on the privacy tools and controls that our customers use most and work well with generative AI experiences that rely on the processing power of Amazon’s secure cloud. Customers can continue to choose from a robust set of tools and controls, including the option to not save their voice recordings at all. We’ll continue learning from customer feedback, and building privacy features on their behalf.”
"L'esperienza di Alexa è progettata per proteggere la privacy dei nostri clienti e mantenere i loro dati al sicuro, e questo non cambierà. Ci stiamo concentrando sugli strumenti e sui controlli per la privacy che i nostri clienti utilizzano di più e che funzionano bene con le esperienze di intelligenza artificiale generativa che si basano sulla potenza di elaborazione del cloud sicuro di Amazon. I clienti possono continuare a scegliere tra un solido set di strumenti e controlli, inclusa l'opzione di non salvare affatto le loro registrazioni vocali. Continueremo a imparare dal feedback dei clienti e a sviluppare funzionalità per la privacy per loro conto".
La comunicazione (riportata da ArsTechnica) è stata inviata via e-mail agli utenti che avevano attivato l’opzione per non inviare registrazioni vocali al cloud. Amazon ha spiegato che la decisione è motivata dalla necessità di supportare le nuove capacità di Alexa, che si basano sulla potenza di elaborazione del cloud. Tuttavia, la scelta obbliga gli utenti a sacrificare una funzione incentrata sulla privacy per continuare a utilizzare il dispositivo senza limitazioni.
Alexa+ porterà via una funzionalità importante sugli smart speaker Echo
Alexa+, il nuovo servizio in abbonamento, promette miglioramenti nelle prestazioni dell’assistente vocale, ma pone interrogativi sulla gestione dei dati personali. La funzione Alexa Voice ID, ad esempio, consente ad Alexa di distinguere tra diverse voci e personalizzare risposte e contenuti. Per attivarla, però, gli utenti devono accettare che Amazon conservi le registrazioni vocali nel proprio cloud e chi sceglie di non salvare queste registrazioni vedrà limitate alcune funzionalità del dispositivo.
Le preoccupazioni sulla privacy sono amplificate da precedenti controversie che hanno coinvolto Amazon. Nel 2023, l'azienda ha pagato una multa di 25 milioni di dollari per aver conservato indefinitamente registrazioni vocali dei bambini senza informazione adeguata agli utenti. Inoltre, è emerso che dipendenti Amazon hanno ascoltato campioni audio per migliorare i sistemi di riconoscimento vocalei. Considerando che la rimozione della funzionalità riguarda dei limiti tecnici della tecnologia, gli utenti degli smart speaker di Amazon dovranno compiere una scelta.
Accettare che Amazon archivi e utilizzi le registrazioni vocali o rinunciare a funzionalità chiave del dispositivo. La promessa dell’azienda di eliminare automaticamente le registrazioni dopo l’elaborazione sembra chiaramente insufficiente per placare i timori legati alla sicurezza dei dati personali. Inoltre, la possibilità che queste informazioni vengano utilizzate in contesti legali o condivise con terze parti rimane una fonte di preoccupazione. Amazon ha comunque dichiarato che tutte le richieste vocali saranno crittografate durante il transito verso il cloud e ha invitato gli utenti a gestire le proprie preferenze tramite la dashboard sulla privacy disponibile online o nell’app Alexa. Tuttavia, le opzioni disponibili potrebbero essere insoddisfacenti per gli utenti più esigenti rispetto alla perdita dell'elaborazione in locale.
Il lancio di Alexa+ rappresenta comunque una scommessa importante per Amazon nel tentativo di rendere l’assistente vocale finanziariamente sostenibile, e un passo inevitabile per rimanere nella posizione di leader nel settore. Sebbene l’azienda abbia ribadito l’impegno a mantenere una versione gratuita di Alexa, è evidente che il focus si sta spostando verso il modello in abbonamento. L'evoluzione tecnologica porta in questo caso vantaggi e sfide: se da una parte Alexa+ promette un’esperienza molto più completa, il compromesso sulla gestione dei dati personali appare già evidente, ancora prima del lancio della funzionalità.
10 Commenti
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riesce a inviarle anche se l'echo-coso è riposto nella sua scatoletta?
Quando uno penserà "Appena arriva a casa mia moglie con la macchina rigata la uccido", verrà immediatamente inviata la comunicazione alle forze dell'ordine
Questa funzione sarà ovviamente esclusa per l'Italia in quanto è risaputo che non verrebbe nemmeno presa in considerazione.
ma veramente perdono tempo con queste puttanate della privacy ?
ma veramente perdono tempo con queste puttanate della privacy ?
Sapevo che la gente parla sempre meno in famiglia, ma che le uniche conversazioni riguardino luci e tapparelle, mi sembra un po' pochetto...
A parte gli scherzi, saranno puttanate per te.
Io sono abituato a parlare liberamente in casa anche di argomenti personali e delicati.
Un microfono collegato in cloud con una multinazionale dedicata alla profilazione e al commercio, per me (e tanti altri) è un discorso serio.
Trovo che già siamo troppo connessi, figurarsi dare le chiavi di casa a questa gente.
A parte gli scherzi, saranno puttanate per te.
Io sono abituato a parlare liberamente in casa anche di argomenti personali e delicati.
Un microfono collegato in cloud con una multinazionale dedicata alla profilazione e al commercio, per me (e tanti altri) è un discorso serio.
In teoria dovrebbe inviare solo i comandi detti dopo la parola di attivazione.
A parte gli scherzi, saranno puttanate per te.
Io sono abituato a parlare liberamente in casa anche di argomenti personali e delicati.
Un microfono collegato in cloud con una multinazionale dedicata alla profilazione e al commercio, per me (e tanti altri) è un discorso serio.
le cose sono 3:
1- non hai idea di come funzioni Alexa e di conseguenza non hai capito cosa dice la news e a cascata di cosa ho detto io.
2- sei in fase gomloddddooo e anche se sai come funziona Alexa pensi comunque che ci sia una registrazione infinita sui server
3- i tuoi discorsi seri e argomenti personali dedicati li fai partire dopo aver chiamato Alexa e li fai con lei
spero vivamente che sia la prima, cosa risolvibile facilmente e in breve tempo.
quello non lo fa, non lo ha mai fatto e non lo farà mai; se lo facesse tu avresti un'occupazione continua e spasmodica della rete e i server di Amazon occuperebbero tutta la rete degli stati uniti visto che si parla di centinaia di MILIONI di dispositivi echo
l'ascolto in loco dei microfoni è continua ma l'attivazione dell'invio della registrazione avviene solo quando il chip rileva una delle 4 parole per l'attivazione selezionata dall'utente.
1- non hai idea di come funzioni Alexa e di conseguenza non hai capito cosa dice la news e a cascata di cosa ho detto io.
O forse non ne hai idea tu, e di come un dispositivo elettronico sia soggetto a falle di vario tipo, alcune volte addirittura volute e tirate in ballo come "scusa" per giustificare un comportamento scorretto.
Mi dispiace, ci sono casi confermati e comportamenti facilmente deducibili con semplice logica. Ma capisco che tirare fuori le teorie del complotto sia un modo semplice per contrastare le posizioni altrui...
Questo non rientra nel problema della privacy, se glieli dai volontariamente, no?
Appunto, in teoria. Ma non sempre è così.
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