Google mostra per sbaglio il nuovo design di Android: ecco Material 3 Expressive

Un post pubblicato per errore ha rivelato i dettagli del nuovo linguaggio di design di Google, frutto di tre anni di ricerca e 46 studi con oltre 18.000 partecipanti. Material 3 Expressive punta a superare le interfacce "noiose" per creare connessioni emotive con gli utenti, migliorando al contempo usabilità e reperibilità degli elementi chiave.
di Nino Grasso pubblicata il 06 Maggio 2025, alle 11:41 nel canale TelefoniaGoogleAndroidPixel
Google ha involontariamente mostrato in anteprima la sua nuova filosofia di design per Android. Un post sul blog, pubblicato e rapidamente rimosso ma salvato dalla Wayback Machine, ha rivelato dettagli approfonditi su Material 3 Expressive, l'evoluzione del linguaggio di design che verrà ufficialmente presentato durante il Google I/O 2025, previsto per il 20-21 maggio presso lo Shoreline Amphitheater di Mountain View.
La genesi di Material 3 Expressive risale al 2022, quando il team di Material Design ha iniziato a interrogarsi sul perché le app apparissero sempre più simili tra loro e prive di personalità. Secondo quanto riportato citando il post da 9to5Google, che ha segnalato in origine il leak dei dati, questo ha dato il via a un'indagine collaborativa che ha coinvolto ricercatori, designer e ingegneri per trovare un nuovo approccio che superasse la semplice delega delle decisioni di design ai dati.
Google mostra per sbaglio Material 3 Expressive
Gli ultimi tre anni hanno così visto Google impegnata in un processo di ricerca certosino che ha coinvolto 46 studi distinti con più di 18.000 partecipanti in tutto il mondo. Le metodologie utilizzate hanno incluso il tracciamento oculare per analizzare dove gli utenti focalizzano l'attenzione, sondaggi e focus group per valutare le reazioni emotive ai diversi design, esperimenti per raccogliere preferenze e test di usabilità per misurare la velocità di comprensione delle interfacce.
Il risultato è un sistema che Google definisce "il più ricercato aggiornamento alla filosofia di design di sempre", progettato per essere sia esteticamente gradevole che altamente funzionale. Material 3 Expressive (chiamato anche M3 Expressive) si caratterizza per un uso audace di colore, forma, dimensione, movimento e contenimento. La ricerca ha permesso di definire che i design espressivi non sono solo più piacevoli esteticamente, ma anche più facili da usare. I test hanno dimostrato che gli utenti riescono a individuare elementi chiave dell'interfaccia fino a quattro volte più velocemente rispetto al design attuale di Material 3. Un esempio concreto citato nel documento riguarda l'app Gmail: nel nuovo design, il pulsante "Invia" è più grande, posizionato appena sopra la tastiera e utilizza un colore secondario per attirare l'attenzione. Confrontando questo approccio con il design non espressivo attuale, dove il piccolo pulsante si trova nella barra degli strumenti in alto insieme ad altri controlli, i partecipanti ai test hanno individuato il pulsante quattro volte più rapidamente.
Un altro elemento interessante è la "barra degli strumenti fluttuante", un componente che non occupa l'intera larghezza dello schermo, simile a quanto già visibile in Google Chat. Questo approccio rende i design edge to edge più efficaci e offre una maggiore flessibilità visiva. La ricerca ha evidenziato che il design espressivo è preferito dagli utenti di tutte le età rispetto ai design non espressivi che seguono le linee guida dell'interfaccia umana di iOS. Particolarmente interessante è la distribuzione demografica di queste preferenze: mentre nella fascia 18-24 anni l'apprezzamento per Material 3 Expressive raggiunge l'87%, la percentuale scende al 52% tra gli over 55.
Il nuovo design ha mostrato di migliorare significativamente la percezione del "brand coolness": i dati indicano un aumento del 32% nella percezione di rilevanza culturale, un incremento del 34% nella percezione di modernità e un balzo del 30% nell'attributo di "ribellione", suggerendo che il design espressivo posiziona un brand come leader audace e disposto a rompere le convenzioni.
Google riconosce però che il design espressivo non è una soluzione universale. Il contesto rimane fondamentale e l'applicazione deve essere ponderata, rispettando i modelli di interfaccia utente consolidati. I design che rompevano paradigmi familiari (come sostituire un elenco verticale standard con immagini sparse per una playlist) hanno mostrato risultati peggiori in termini di usabilità, nonostante apparissero più moderni. Anche la rimozione di etichette testuali essenziali ha compromesso l'usabilità. L'implementazione efficace richiede l'utilizzo di componenti espressivi all'interno delle linee guida del sistema di design stabilito, senza sacrificare funzionalità o chiarezza per l'estetica visiva.
Material 3 Expressive sarà ufficialmente presentato durante il Google I/O 2025 in una sessione intitolata "Build next-level UX with Material 3 Expressive". Durante l'evento, Google mostrerà agli sviluppatori come applicare i nuovi modelli di design emotivo per migliorare usabilità e coinvolgimento, e condividerà file di design e codice alfa per consentire la sperimentazione prima di un rilascio pubblico più ampio. Resta da vedere come questo nuovo linguaggio di design verrà implementato nell'ecosistema Android, soprattutto in considerazione della natura frammentata del sistema operativo e la presenza di personalizzazioni da parte dei produttori. La nuova espressione di design sarà molto più evidente sui dispositivi Pixel di Google, mentre altri produttori potrebbero integrare solo alcuni elementi all'interno delle loro interfacce personalizzate come One UI di Samsung o OxygenOS di OnePlus.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infol'anno dimenticato la bar...
Insieme all'italiano...
L'unico che si salva, in questo disastro, è quello di Nothing mi sa.
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