Byte, ecco l'anti Tik-Tok: come funziona la nuova app dei creatori di Vine

Da uno dei creatori di Vine, Dom Hofmann, arriva una nuova applicazione incentrata sui mini-video di sei secondi da vedere in loop. Si chiama Byte, e prende molto dal primo approccio fallimentare di Vine. Funzionerà questa volta?
di Nino Grasso pubblicata il 25 Gennaio 2020, alle 17:01 nel canale TelefoniaNel 2018 il co-creatore di Vine Dom Hofmann aveva annunciato di essere al lavoro su Byte, un'app simile a Vine, ma con un approccio leggermente diverso. Se non vi ricordate di Vine, si trattava di un servizio che dava la possibilità all'utente di creare a condividere brevi video della durata massima di 6 secondi. L'app era molto usata dai fedelissimi, ma ha faticato a farsi spazio nel panorama social mondiale.
Vine faceva parte dell'universo di app di Twitter, tuttavia non è riuscita ad ottenere un successo tale per cui valeva la pena investire su di essa. A due anni dalla chiusura di Vine, nel 2018, Hofmann tornava a parlarne con un nuovo progetto e adesso quel progetto si è concretizzato: il successore di Vine è già oggi disponibile su iOS e Android ed è pensato per i creatori di contenuti. Il nome dell'app, come annunciato nel 2018, è Byte.
Byte, download per Android e iOS
Il debutto di Byte era atteso, stando alle promesse di Hofmann, per la primavera del 2019, tuttavia per motivi non meglio definiti ha subito un notevole ritardo. Proprio come Vine, anche Byte si focalizza sulla creazione di brevi video assuefacenti da riprodurre in loop, e anche qui la durata stabilita dal team di sviluppo e progettazione è di 6 secondi. Cambia notevolmente l'interfaccia, seguendo la moda del momento lanciata da TikTok: adesso i video si scorrono, uno dopo l'altro, dall'alto verso il basso.
Quando Vine era ancora disponibile al download e all'installazione, e il servizio funzionante, le piattaforme social erano in numero minore rispetto ad oggi, e con una base d'utenza relativamente più compatta. Se allora l'approccio dei video da 6 secondi ha portato al fallimento, oggi la sfida per Byte è ancor più difficile: sarà comunque interessante vedere come Byte cercherà di farsi spazio fra i capisaldi del settore come TikTok, o Instagram, Snapchat e Likee, che ad oggi sono ben più diffusi e popolari fra i più giovani.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGià, basta vedere come si è semplificata e inasprita nei toni e la "comunicazione" di certi personaggi pubblici sui social network (tristemente anche su tiktok) per capire a che punto stiamo... Tutto per riuscire ad attirare quei brandelli di concentrazione che ci restano.
Mi sembra uno stereotipo bello e buono, no?
Ci sono ovviamente decine di studi in merito.
https://psychcentral.com/blog/%E2%8...ur-brain-works/
https://www.thehealthy.com/aging/mi...ing-you-stupid/
E che importa se si dice o no qualcosa? Si possono lanciare un sacco di esche in 15 secondi, non serve a niente approfondire, l'importante è attirare l'attenzione e lanciare un messaggio facile da metabolizzare e che può generare una emozione immediata, di solito rabbia, che poi è l'emozione che più di tutte le altre ci spinge a condividere compulsivamente qualsiasi cosa.
allora ci siamo ancora!!
dovremmo riunirci tutti in un'unica nazione utopica..
ma poi finiremmo tutti come nell'episodio dei simpsons...
o yeah
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".