Synology DS718+, NAS di fascia alta di sostanza, aperto anche all'espansione futura

Uno sguardo veloce a Synology DS718+, un NAS che non scende a compromessi e che risulta adatto sia all'utente evoluto, sia al professionista della piccola e media azienda. Ecco una panoramica che mette in mostra le potenzialità
di Redazione pubblicata il 19 Dicembre 2019, alle 18:01 nel canale StorageSynology
Synology's DiskStation DS718+ è un NAS molto completo, che si posiziona nella fascia alta di mercato e viene venduto senza dischi. La scelta, da alcuni ritenuta un contro, può essere letta anche in altri modi: l'utente è libero di scegliere taglio e modello dei due dischi che lo equipaggeranno, magari approfittando di offerte o sconti, portando il prezzo finale su livelli inferiori rispetto a soluzioni "chiavi in mano".
Esteticamente siamo di fronte a una soluzione classica, in livrea nera. Lo chassis è in metallo, mentre nella parte frontale spiccano i due cassettini - con chiave - per i dischi (prevista l'istallazione senza necessità di utensili), i LED di attività, una porta USB 3.0, il pulsante di accensione e quello di copia (contrassegnato da una C).
Nella parte posteriore trovano spazio le due porte Ethernet, due porte USB 3.0, quella eSATA e il connettore di alimentazione. L'alimentatore è di tipo esterno, un 65W del tutto simile a quelli della maggior parte dei PC portatili. Cerchiamo ora di capire quali sono le molte potenzialità di questo NAS, iniziando dalle caratteristiche.
Synology's DiskStation DS718+ |
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CPU | Intel Celeron J3455, 64 bit, Quad Core 1,5GHz/ 2;3GHz |
Memoria | 2GB DDR3L (un modulo) Espandibile fino a 6B con modulo da 4GB aggiuntivo |
Vani | 2 |
Espandibilità | 5 vani aggiuntivi con Synology DX517 |
RAID | Single Disk, JBOD, RAID 0, Synology Hybrid RAID |
Ethernet | 2x 10/100/1000 Mbit Ethernet (con Link Aggregation/Failover) |
File System | Btrfs, EXT4 |
IP camera gestibili | 2 (gratuito), fino a 40 con licenza a pagamento |
Porte | USB 3.0 x 3, eSATA x 1 |
Ventola | 1x, 92mm |
Dimensioni | 157 (altezza) x 103.5 (base) x 232 (profondità), mm |
Peso | 1,74Kg |
Il processore scelto per questa unità è un otimo quad core Intel Celeron J3455, a cui vanno ad affiancarsi 2GB di RAM, espandibili fino a 6GB aggiungendo un modulo da 4GB. Le configurazioni RAID possibili sono quelle dei classici due unità (Single Disk, JBOD, RAID 0), a cui si aggiunge quella definita Synology Hybrid RAID, utilizzata di default, che in questo caso è un RAID 1 (mentre è più simile a un RAID 5 salendo col numero di unità). Da segnalare è anche la ventola da 92mm che può essere impostata su tre livelli, dando priorità al raffreddamento massimo oppure alla silenziosità massima, con uno step intermedio. Regolabile anche l'intensità dei LED frontali.
Synology DS718+ può gestire le permission fino a 2048 utenti, 256 gruppi e fino a 512 cartelle condivise. La potenza di calcolo basta e avanza per il transcoding al volo di file video 4K, qualora vi fosse questa necessità.
Non solo EXT4 ma anche Btrfs
Una delle caratteristiche più importanti è il pieno supporto al file system
Btrfs, acronimo di "B-tree file system". I "b-tree" (in italiano "b-alberi")
sono alberi, quindi grafi aciclici innestati su un nodo chiamato radice, che
hanno la caratteristica di essere alberi binari (in cui, cioè, un nodo ha al
massimo due figli) con auto-bilanciamento. Permette di fare operazioni in tempo
logaritmico, quindi anche con un numero davvero grosso di nodi (milioni) il
tempo di ricerca, inserimento e cancellazione di nodi è sempre più o meno quello
ed è basso.
In pratica, BTRFS mette a disposizione funzionalità che si hanno solitamente su
file system molto avanzati tipo ZFS: snapshot, sottovolumi, replicazione,
riparazione automatica, journaling (questo disponibile anche in ext4,
comunemente usato come file system di base per la stragrande maggioranza delle
distribuzioni Linux).
Un sottovolume è in pratica come se fosse un'altra partizione all'interno della partizione: permette di creare delle "partizioni virtuali" in cui si può, ad esempio, limitare l'accesso del sistema al disco così da poter mantenere un maggiore livello di sicurezza. Un altro aspetto è la possibilità di creare delle copie perfette dei sottovolumi e usarle per il ripristino. Insomma, grandi potenzialità, che Synology permette di sfruttare con diverse app avanzate già installate o installabili.
Interfaccia DSM 6.2.2
L'interfaccia DSM 6.2.2 (acronimo di Disk Station Manager) è l'evoluzione del sistema operativo già visto su altri dispositivi Synology ed estremamente apprezzato dagli utenti. L'interfaccia è molto simile a quelli che si trovano davanti gli utenti di Microsoft Windows e un approccio "ad app" in stile mobile, con tanto di store (chiamato "Centro pacchetti) che mette a disposizione una serie sconfinata di possibilità, moltissime gratuite.
Ovviamente già installate quelle per la creazione di cartelle condivise, organizzazione dello spazio presente sui dischi e relative permission, ma anche le comode applicazione QuickConnect e EZ-Internet con cui configurare, in modo molto sicuro, l'accesso da internet o da mobile al proprio spazio sul NAS, a prescindere da dove si trovi (ovviamente connesso alla rete e ad internet).
Ben fatto anche System Health per tenere sotto controllo le attività della
componentistica hardware, sia in generale che sulle singole componenti.
Ricchissima, inoltre, la dotazione di app per la condivisione di file
multimediali e per lo streaming diretto da NAS.
Security Advisor permette non solo di eseguire in maniera programmata o
on demand la scansione al fine di individuare software malevolo, ma anche di
controllare il grado si sicurezza delle password e altro ancora. Disponibile per
gli amministratori, sempre e comunque, il log di qualsiasi attività, così come i
singoli IP degli utenti connessi con la possibilità di bloccarne l'accesso in
qualsiasi momento, il tutto con un'interfaccia intuitiva anche per chi è alle
prime armi. In tutti i casi è presente una funzione "help" che, a differenza di
altri NAS analizzati in precedenza, risulta veramente ben fatta, anche in lingua
italiana.
Considerazioni
Synology DiskStation DS718+ è un NAS di fascia alta, sebbene possa ingannare la presenza di soli due dischi. Non è detto che serva di più, in molti ambiti, specie oggi che si possono acquistare dischi molto capienti. I circa 450 Euro necessari per acquistarlo, a cui si devono sommare quelli per i dischi, sono a nostro avviso del tutto ben spesi. Da anni Synology ha saputo conquistarsi la fiducia di chi già li possiede e si tratta di una stima ben confermata dai contenuti in gioco.
Nel nostro caso la creazione di una catena Synology Hybrid RAID, realizzata con due Seagate Ironwolf da 14TB ciascuno, si è dimostrata un'operazione estremamente semplice, davvero alla portata di tutti. Il tempo richiesto è stato elevato (circa 12 ore) vista la capienza delle due unità, ma il processo è seguito passo-passo, con la possibilità nel frattempo di installare app, configurare tutto quello che non ha a che fare con lo storage (tipo QuickConnect per l'accesso remoto) e altro ancora.
Abbiamo molto apprezzato la possibilità di regolare la velocità delle ventole su tre livelli, in modo da preferire la silenziosità oppure l'efficienza in termini di dissipazione termica. Possiamo comunque dire che i dischi, anche con ventola al minimo, non sono mai saliti molto di temperatura. Come abbiamo accennato in precedenza, il limite di 2 unità disco può essere superato adottando l'unità di espansione Synology DX517, che aggiunge ben 5 alloggiamenti in maniera semplice e automatica.
Siamo sempre dell'idea che chi si trova a scegliere un NAS non deve puntare ai modelli più economici in commercio, perché potrebbe comportare problematiche in futuro. Synology, da anni, è una certezza e questo DiskStation DS718+ (di cui trovate ulteriori informazioni sul sito ufficiale) non è da meno. Oltre allo scontato Link Aggregation delle porte troviamo l'ottimo software di gestione, che mette a disposizione davvero moltissime funzionalità, oltre ad una interfaccia in lingua italiana davvero ben fatta. Si aggiunga inoltre la possibilità di espansione e abbiamo un NAS adatto anche al professionista della piccola e media azienda, che può configurare in modo semplice tutte le permission, senza essere un esperto.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE poi il software... DSM è sicuramente il miglior sistema operativo per NAS sul mercato.
L'unico appunto che posso fare alla recensione è la strana scelta di prendere da una parte un NAS a 2 bay, e poi saturarlo sin da subito con due dischi.
Io se dovessi acquistare un NAS del genere metterei solo un disco, e mi conserverei gelosamente lo slot vuoto per eventuali future espansioni.
E' vero che esiste il DX517 per poterlo espandere, ma salgono i costi e non di poco, conviene rivenderlo e prendere un NAS a 4 o 5 bay, che tra l'altro è anche più pratico.
Il Qnap ha molte funzioni e una potenza media superiore rispetto al Synology di pari prezzo, ma ha una interfaccia grafica molto dispersiva e fumettosa (decisamente pesante). Sembra molto adatto ad un utente consumer.
Il Synology è molto spartano, un'interfaccia semplice e funzionale, ma le sue caratteristiche sembrano molto indirizzate ad un pubblico professionale che non cerca fronzoli e usi diversi da quelli classici.
In entrambi i casi io ho preso le versioni da 4 dischi perchè non amo essere limitato troppo anche in espansioni future. Inoltre con 4 slot si possono usare più tipologie di raid (che non è un backup) e volendo usare anche degli ssd come cache per velocizzare alcune operazioni.
ho un sinology anche io e devo ammettere che il sistema è davvero ben fatto e super leggero. Anche se il livello di utilizzo mio è veramente ma veramente basic.
Mi chiedo se un pc attrezzato con ferenas (non l'ho mai provato) possa essere una valida alternativa o si parla di due cose completamente su piani diversi..
"Io se dovessi acquistare un NAS del genere metterei solo un disco, e mi conserverei gelosamente lo slot vuoto per eventuali future espansioni."
perdendo così la possibilità di fare un raid che, con l'esempio
dei 14TB - ma fossero anche solo 4TB -, di dati perdibili mi pare il minimo.
a naso direi che potrebbero essere pure oggetti similari, forse un pc con
buona quantità di ram e un processore non infimo, potrebbe pure risultare
più performante ma, se per uso lavoro, credo serva un doppio RJ 100/1000
e, obbligatoriamente, una scheda raid.
il raid delle schede madri lo sconsiglio dato che per recuperare
un raid, se la scheda madre si fulmina, se ne deve avere a disposizione
una analoga sperando che tutto funzioni come la precedente.
cosa che con una scheda raid potrebbe pure succedere, che si fulmini
intendo, ma 2 schede stesso produttore dovrebbero essere
sicuramente più compatibili tra loro.
e questo visto che i danni possono succedere a distanza di anni
e le linee produttive non durano tanto.
"Io se dovessi acquistare un NAS del genere metterei solo un disco, e mi conserverei gelosamente lo slot vuoto per eventuali future espansioni."
perdendo così la possibilità di fare un raid che, con l'esempio
dei 14TB - ma fossero anche solo 4TB -, di dati perdibili mi pare il minimo.
Dati perdibili?
Il RAID (direi raid1 se ho capito il senso) non ha a che fare con la salvaguardia dei dati (in quanto i suddetti non sono al sicuro).
Ergo, ribadisco, disco singolo e bay per futura espansione, o acquisto di un prodotto con più slot sono le soluzioni più ragionevoli, a seconda delle esigenze.
https://it.wikipedia.org/wiki/RAID#RAID_1:_replicazione
https://it.wikipedia.org/wiki/RAID#RAID_1:_replicazione
So perfettamente cosa sono tutti i vari tipi di raid. NESSUNO di loro ha a che fare con la sicurezza dei dati.
E questo ovviamente vale anche per quelli che hanno ridondanza dati (raid 1, raid 5, raid 10) e anche per quelli con doppia ridondanza come il raid 6.
(sono tecnologie che servono per la continuità di servizio, ossia il poter continuare a lavorare anche in caso di crash HW di uno dei dischi dell'array)
Che poi ci sia un effetto collaterale che incrementa [B][U]marginalmente[/U][/B] (ma è un incremento stocastico) la probabilità di non perdere i suddetti dati è evidente. Ma se si scambia questo effetto con la sicurezza dei suddetti dati si rischia fortemente di perderli.
Questo è un errore che neppure alcuni addetti del settore sanno di commettere. Ma è GRAVISSIMO.
Lo so che potrebbe essere controintuitivo per chi non mastica sicurezza però è così. Si pensa alla sola rottura di un disco come unica causa di perdita dati, ma non è così, quella è solo UNA delle possibili cause. E bisogna proteggersi da TUTTE (oppure non si ha protezione).
Tu faresti mai un assicurazione auto che ti copre solo vs sinistri contro altri veicoli del solo colore bianco?
Tanto per prenderne uno a caso: https://www.itquadro.com/backup-vs-raid-sicurezza-dati/
Lo so che potrebbe essere controintuitivo per chi non mastica sicurezza però è così. Si pensa alla sola rottura di un disco come unica causa di perdita dati, ma non è così, quella è solo UNA delle possibili cause.
emb discorso interessantissimo, mi aiuti ad approfondirlo con qualche spunto?
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