Sabrent Rocket 5: SSD PCIe 5 con velocità fino a 14 GB/s, ma i costi sono altissimi!

Sabrent ha condiviso il listino completo dei nuovi SSD Rocket 5, unità M.2 NVMe che sfruttano l'interfaccia PCIe 5. I nuovi drive saranno disponibili nei tagli da 1 TB, 2 TB e 4 TB al prezzo rispettivamente di 189,99 dollari, 339,99 dollari e 729,99 dollari.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 27 Febbraio 2024, alle 12:05 nel canale StorageSabrentgaming hardware
Sabrent ha appena condiviso il listino dei nuovi Rocket 5, SSD M.2 NVMe che prenderanno il posto dei Rocket 4 Plus come soluzioni top di gamma. Le nuove unità vantano (quantomeno sulla carta) velocità di lettura sequenziale fino a 14 GB/s, ma il prezzo arriva fino a 729,99 dollari per il taglio da 4 TB.
I nuovi drive sfruttano un controller Phison PS5026-E26 Max14um affiancato da memorie NAND 3D Micron B58R a 232 strati e una cache DRAM LPDDR4. Secondo i dati diffusi da Sabrent, i nuovi drive forniscono velocità in lettura e scrittura sequenziale rispettivamente di 14 GB/s e 12 GB/s. Inoltre, l'unità raggiunge 1,55 milioni di IOPS in lettura casuale 4K e 1,8 milioni di IOPS in scrittura casuale 4K.
È interessante notare che i nuovi supporti saranno accompagnati da un dissipatore di calore tutto sommato compatto rispetto ad altre soluzioni che abbiamo visto negli ultimi mesi. Questo si compone di un heatspreader ad alette che ricopre l'intera lunghezza del drive coadiuvato da due heatpipe in rame e una ventola da 20 mm per agevolare la dispersione del calore.
Al momento, Sabrent non ha condiviso alcun dato in merito alla resistenza delle unità (TBW), mentre la garanzia, come da tradizione, rimane di 5 anni registrando il prodotto. Al momento, non è stata definita neanche la disponibilità dei nuovi Rocket 5, ma conosciamo i prezzi di listino per ogni taglio: 189,99 dollari per quello da 1 TB, 339,99 dollari per il 2 TB e 729,99 dollari per la succitata variante da 4 TB.
Come abbiamo sottolineato nella recensione del Corsair MP700 Pro, allo stato attuale riteniamo che le prestazioni non giustifichino l'esborso per le nuove unità. Le differenze nell'utilizzo reale sono trascurabili, a fronte di un costo più che raddoppiato. Inoltre, almeno queste prime unità, faticano a mantenere temperature operative ideali richiedendo soluzioni di raffreddamento dedicate.
Certo, non abbiamo avuto ancora modo di testare le unità di Sabrent, ma la presenza di un dissipatore attivo ci fa pensare che non si discosti troppo dalle altre arrivate in laboratorio. In ogni caso, sarà interessante vedere se la proposta sarà in grado effettivamente di raggiungere le prestazioni promesse.
8 Commenti
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Tempo fa gli HDD erano un poderoso collo di bottiglia ma con l'evoluzione odierna degli SSD NVME le cose sono cambiate radicalmente.. di fatto ora come ora un SSD anche non particolarmente performante soddifa alla grandissima l'esigenza di trasferimento dati di chinque in ambito home ma anche pro.
Basti pensare che un comune SSD di adesso viaggia più di quattro HDD in raid 0.
Soluzioni super power come questa vanno al top delle performance ma difficilmente l'utente comune ne trae vantaggio.
toglierei il difficilmente e direi che non ne trarrà vantaggio in nessuno scenario di utilizzo domestico
sarebbe molto meglio imho investire nella latenza di accesso (optane & soci) più che nella mera e propria velocità di scrittura quello si che darebbe un boost prestazionale a tante applicazioni (dbms in primis)
Concordo. Velocità tra l'altro rilevabile puramente dai benchmark, perchè dubito che sia rilevabile nel normale utilizzo (forse stando lì con un cronometro
Tempo fa gli HDD erano un poderoso collo di bottiglia ma con l'evoluzione odierna degli SSD NVME le cose sono cambiate radicalmente.. di fatto ora come ora un SSD anche non particolarmente performante soddifa alla grandissima l'esigenza di trasferimento dati di chinque in ambito home ma anche pro.
Basti pensare che un comune SSD di adesso viaggia più di quattro HDD in raid 0.
Soluzioni super power come questa vanno al top delle performance ma difficilmente l'utente comune ne trae vantaggio.
Concordo. Basta anche volare mooolto più basso per sentire poche se non nulle differenze nell'uso normale, a meno di star lì con un cronometro. Già con un qualunque SSD sata decente, sei già ben piazzato.
Il raid 0 di 4 HDD non avrà comunque mai i tempi di accesso di un comune SSD, anche sata. Fossero anche 4 dischi da 15k rpm.
Riguardo gli NVME, a meno di voler fare a gara a chi lo ha più veloce
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