Corsair MP700 PRO, arriva l'SSD M.2 PCI Express 5.0 con la ventola. Serve davvero?

Corsair MP700 PRO, arriva l'SSD M.2 PCI Express 5.0 con la ventola. Serve davvero?

Debutta oggi il Corsair MP700 PRO, nuovo SSD M.2 con interfaccia PCI Express 5.0 x4 della società statunitense. A bordo memoria 3D NAND TLC e un controller Phison E26, ma a spiccare è soprattutto il dissipatore con ventolina incorporata. Cosa succede se lo rimuoviamo? Abbiamo svolto qualche test.

di pubblicata il , alle 15:31 nel canale Storage
Corsair
 

Le piattaforme con supporto PCI Express 5.0 di Intel e AMD sono disponibili da almeno un anno, e alcuni SSD M.2 compatibili con lo standard hanno iniziato a fare capolino, ma non possiamo certo parlare di un boom dell'offerta o di un'adozione molto rapida.

Anzi, i primi test delle unità M.2 PCIe 5.0 hanno sicuramente raffreddato l'entusiasmo degli appassionati, evidenziando ancora più che in passato l'importanza di dotare le unità M.2 di un efficiente dissipatore per abbassare la temperatura operativa, pena il thermal throttling e quindi un calo delle prestazioni.

A giudicare dal Corsair MP700 PRO giunto in redazione, il tema della temperatura è ancora di grande attualità, perché l'unità da 2 TB si presenta con grande dissipatore con ventolina attiva da 20 mm. Corsair offre MP700 PRO anche senza dissipatore oppure nella variante HYDRO X a cui collegare un dissipatore a liquido custom.

Il cuore di questo SSD è un controller Phison PS5026-E26, affiancato da memoria NAND Flash 3D di tipo TLC. Si tratta di un'unità NVMe 2.0 e arriva sul mercato insieme a un altro modello da 1 TB.

La soluzione in nostro possesso dovrebbe garantire prestazioni in lettura e scrittura sequenziale fino a 12400 e 11800 MB/s, mentre le prestazioni casuali 4K dovrebbero raggiungere 1,5 milioni di IOPS in lettura e 1,6 milioni di IOPS in scrittura.

Il Corsair MP700 PRO arriva dopo l'MP700. Cosa cambia tra i due? Fondamentalmente la memoria - o meglio l'interfaccia - e le prestazioni. MP700, infatti, si ferma a 10000 MB/s in lettura e scrittura sequenziale. E nel confronto con gli SSD M.2 PCI Express 4.0? Soluzioni di punta come il 990 PRO di Samsung arrivano a 7450 MB/s e 6900 MB/s rispettivamente in lettura e scrittura sequenziale.

Installazione, attenzione alla piattaforma

Il dissipatore attivo a bordo del nostro Corsair MP700 PRO è piuttosto ingombrante e non è detto che si possa installare nello slot principale di tutte le motherboard. Il dissipatore ricopre il PCB dell'SSD, è largo 24 mm e alto 30 mm.

Eravamo partiti con l'intenzione di installare l'unità sulla ASUS ROG Maximus Dark Hero, scheda madre Z790 di ultima generazione, ma il dissipatore cozzava con la parte della motherboard relativa al raffreddamento del VRM, quella dove sono ubicate le porte posteriore per intenderci. Precisamente con la parte posteriore.

Così, abbiamo ripiegato su una ASUS ROG Crosshair Hero con chipset X670 Extreme e, fortunatamente, l'unità si è installata correttamente rimuovendo il backplate sottostante. Insomma, mentre il dissipatore di questo MP700 Pro si può smontare per installare l'SSD "nudo" e raffreddarlo con la soluzione offerta dal produttore della motherboard, se si vuole mantenere il dissipatore attivo è necessario prestare attenzione alla motherboard su cui lo si installa.

Corsair MP700 PRO alla prova

Abbiamo provato l'SSD Corsair MP700 PRO su una scheda madre ASUS ROG Crosshair Hero con chipset X670 Extreme e processore Ryzen 9 7950X. L'obiettivo non era solo quello di capire se l'unità offrisse le prestazioni garantite sulla carta, ma anche capirne l'impatto effettivo nella quotidianità e soprattutto vedere come si comporta il dissipatore installato a bordo.

Il test classico CrystalDiskMark ci riporta i numeri previsti, con un dato di lettura sequenziale intorno ai 12000 MB/s e scritture intorno agli 11800 MB/s. Usando lo stesso programma abbiamo svolto cicli di nove test, arrivando a registrare con HWInfo una temperatura dell'SSD massima di 64 °C con dissipazione attiva. Abbiamo anche svolto un test con 3DMark Storage Benchmark.

Abbiamo quindi rimosso interamente il dissipatore, lasciando scoperto l'SSD, senza alcun raffreddamento: le prestazioni sono crollate, la temperatura infatti è salita fino a 86 °C, valore che ha innescato il throttling. L'assenza di raffreddamento attivo non ha permesso all'SSD di tornare su livelli di temperatura ridotti in alcun modo, con valori sempre sopra gli 83°C.

Cosa succede se ci affidiamo al sistema di raffreddamento passivo della motherboard? Il blocco pieno della Crosshair si dimostra incredibilmente efficace nel mantenere l'SSD su temperature ridotte, parliamo di 59°C di punta, preservando le massime prestazioni come visibile dai test.

Oltre a questi test sintetici, abbiamo anche svolto alcune prove reali, con giochi o rendering, senza ravvisare evidenti miglioramenti prestazionali rispetto a veloci unità M.2 PCI Express 4.0 come il Kioxia Exceria Pro da 2 TB. Parliamo di valori che rientrano nel margine d'errore, quindi non ve li mostriamo nemmeno.

Insomma, se pensavate di investire in un SSD M.2 PCIe 5.0 per alzare ulteriormente il livello della vostra build, forse fareste meglio ad attendere, non c'è un'esigenza immediata.

Conclusioni

A 379,99€, il Corsair MP700 PRO da 2 TB con sistema di raffreddamento ad aria è un SSD innegabilmente veloce ma anche molto (ribadiamo, molto) costoso. A parte i benchmark sintetici, le prestazioni reali rispetto ai migliori SSD PCIe 4.0 non giustificano attualmente un tale esborso.

Queste prime unità PCIe 5.0, inoltre, hanno chiaramente difficoltà a mantenere temperature ridotte, pena un drastico calo delle prestazioni. Inoltre richiedono qualche watt in più rispetto ai modelli PCIe 4.0. È bene verificare se la propria motherboard consente l'installazione del modello con ventolina qui testato oppure se è dotata di un dissipatore passivo sufficientemente carrozzato per dissipare adeguatamente il calore.

Quanto alla rumorosità della ventolina, non è eccessiva ma non si può dire che non si senta nemmeno: dipende molto dalla build e dal vostro orecchio: se avete componenti che la sovrastano allora non ve ne curerete, altrimenti potrebbe darvi un leggerissimo fastidio.

In definitiva, consigliamo di rimandare il passaggio alle unità SSD M.2 PCI Express 5.0 fino a quando non usciranno soluzioni realizzate con processi produttivi più avanzati in grado di rendere meno importante il tema del raffreddamento e, soprattutto, a quando i prezzi diventeranno più abbordabili.

9 Commenti
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csavoi15 Novembre 2023, 17:35 #1
Un'altra tecnologia cui curva ad "S" sta arrivando al capolinea... Credo sia ora di concentrarsi sull'economia/ecologia piuttosto che sulle performance... E' ora di pensare al Pci-EX 5.0 (e anche 6.0 e 7.0) per dimezzare ad ogni giro le linee PCI-Express necessarie mantenendo le stesse performance, già oggi esuberanti per un uso casalingo....
Il tutto, come sempre, IMHO.
demon7715 Novembre 2023, 18:24 #2
Originariamente inviato da: csavoi
Un'altra tecnologia cui curva ad "S" sta arrivando al capolinea...


BOOOOOM!

Siamo più che d'accordo che nel caso degli SSD, ora come ora, un PCI-X 5.0 non serve a nulla di nulla.
Ma tutto avanza e tutto migliora. Ragione per cui anche gli standard devono essere man mano aggiornati.. all'inizio sono "esagerati" ma poi diventano sensati.

Ricordo i tempi in cui il SATA 300 era una roba esagerata..
Nui_Mg15 Novembre 2023, 18:25 #3
Mi ha colpito negativamente la velocità lettura del random 4K q1t1: c'è di meglio (sempre su tlc) e a prezzi inferiori
Therinai15 Novembre 2023, 20:50 #4
Finalmente qualcuno che ha dimostrato che l'acqua è bagnata!!!1!

Scusa manolo ma che bisogno c'era di pubblicare un articolo con questo "test" ?
E' così con tutti gli nvme gen 4, ci avevo provato anche io quando presi tempo fa l'MP600 senza dissipatore... ho dovuto necessariamente comprare un heatsink aftermarket.
demon7715 Novembre 2023, 23:56 #5
Originariamente inviato da: Therinai
Finalmente qualcuno che ha dimostrato che l'acqua è bagnata!!!1!

Scusa manolo ma che bisogno c'era di pubblicare un articolo con questo "test" ?
E' così con tutti gli nvme gen 4, ci avevo provato anche io quando presi tempo fa l'MP600 senza dissipatore... ho dovuto necessariamente comprare un heatsink aftermarket.


Che scaldano e che ci vuole un dissipatore si sa.. ma sto accrocchio con la ventola mi pare eccessivo.
Nel 95% dei casi un banale dissipatore passivo con una piastrina di alluminio alettata è ottimo ed abbondante. Almeno nel mio caso è così.

Poi se uno fa uso intensivo del SSD ed ha problemi di surriscaldamento ci sono dissipatori anche voluminosi che integrano addirittura un heatpipe.. ma la ventolina decisamente la eviterei, il ricambio di aria sufficiente è già garantiro dal lfussi generato all'interno del case con le ventole già presenti.

Già con uno di questi è impossibile mandare in thermal un SSD.. l'importante è avere lo spazio per piazzarlo..
https://www.amazon.it/Thermalright-...C89&sr=8-27
joe4th16 Novembre 2023, 08:36 #6
Ma il thermal pad che sembrano dei chewing gum funzionano?
joe4th16 Novembre 2023, 08:48 #7
Mi sono perso con gli screenshot di crystalmark...quindi per riassumere:

12068/11707: MP700 + dissipatore + ventolina di Corsair.
6368/1631: MP700 ad aria libera.
12072/11709: MP700 + dissipatore integrato della motherboard Crosshair
7385/5839: MP700 + ???

?
demon7716 Novembre 2023, 10:37 #8
Originariamente inviato da: joe4th
Ma il thermal pad che sembrano dei chewing gum funzionano?


Funzionare funzionano.. certo siamo distanti dale prestazioni di una buona pasta dissipante per le CPU ma è anche vero che le temperature in gioco sono parecchio differenti.
Zappz16 Novembre 2023, 10:42 #9
Originariamente inviato da: joe4th
Ma il thermal pad che sembrano dei chewing gum funzionano?


Alla fine si. Avevo provato a montare il 980 pro senza ed arrivava a 90 gradi, invece con il dissipatore sta a 40 gradi.

Il limite grosso è nei portatili che sono tutti senza dissipatore.

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