Hard disk con capacità 10 volte maggiore. Il segreto? Il grafene!

Usando il grafene è possibile aumentare di dieci volte la densità degli hard disk rispetto ai valori attuali. A dirlo un gruppo di ricercatori dell'Università di Cambridge.
di Manolo De Agostini pubblicata il 07 Giugno 2021, alle 09:11 nel canale StorageUn gruppo di ricercatori dell'Università di Cambridge ritiene che il grafene sia la chiave per migliorare la densità di archiviazione degli hard disk fino a 10 volte. Lavorando a stretto contatto con i colleghi dell'Università di Exeter e altri dislocati in India, Svizzera, Singapore e Stati Uniti, a Cambridge hanno trovato una strada che potenzialmente potrebbe risolvere uno dei problemi con cui si scontrano i produttori di hard disk. Il lavoro è stato pubblicato su Nature Communications.
Gli hard disk, detti anche dischi meccanici, vedono al loro interno due componenti principali, i piatti e le testine magnetiche. I dati vengono scritti sui piatti da una testina magnetica che si muove velocemente sopra i piatti che girano. Salvare informazioni con densità sempre maggiori richiede, tra le tante cose, la riduzione della distanza tra la testina e il piatto.
I rivestimenti a base di carbonio (COC, carbon-based overcoats) attuali, ossia degli strati che proteggono i piatti dai danni meccanici e dalla corrosione, occupano una buona parte di quella distanza che intercorre tra la testina e il piatto. Lo spessore dei COC, dagli anni '90 a oggi, è passato da 12,5 a circa 3 nanometri, quadruplicando la densità di archiviazione dei dischi fino a portarla a 1 terabit per pollice quadrato. Il grafene, secondo i ricercatori, consentirà di spingersi fino ad almeno 10 terabit per pollice quadrato, moltiplicando quindi per dieci il valore attuale, grazie a uno spessore del COC inferiore al nanometro.
Per provare la loro teoria, i ricercatori di Cambridge hanno sostituito i COC commerciali con strati di grafene (da uno a quattro) per testare proprietà come la frizione, usura, corrosione, stabilità termica e la compatibilità con i lubrificanti. Oltre alla sottigliezza senza precedenti, il grafene ha dimostrato di poter soddisfare tutte le proprietà di un rivestimento ideale. Il grafene ha ridotto di due volte l'attrito e limita i fenomeni di corrosione e usura rispetto alle soluzioni odierne. Infatti, un singolo strato di grafene riduce la corrosione di 2,5 volte.
Gli scienziati hanno trasferito il grafene, avvalendosi del processo di deposizione chimica da vapore, su piatti in ferro-platino come strato di registrazione magnetica e testato la tecnologia Heat-Assisted Magnetic Recording (HAMR) che consente un aumento della densità di archiviazione riscaldando il supporto di registrazione a temperature elevate prima di scrivere il dato. HAMR scalda infatti un'area minuscola del piatto per circa un nanosecondo in modo da ridurne la coercitività, portando il materiale alla sua temperatura di Curie (TC), sopra la quale è scrivibile con un campo magnetico di circa 0,8 T (Tesla) da testine convenzionali. Dopo il raffreddamento a temperatura ambiente, la coercitività torna al valore originale, e il dato scritto viene mantenuto.
Gli attuali COC non funzionano bene alle alte temperature imposte dalla tecnologia HAMR (sotto i 2-3 nanometri perdono gran parte delle loro proprietà), ma il grafene sì. Pertanto, il grafene, insieme all'HAMR, può permettere di raggiungere una densità pari a 10 terabit per pollice quadrato e persino oltre se al mix si aggiunge la tecnologia bit patterned media (BPM), dove il layer di archiviazione magnetica è modellato in un insieme di pilastri, ciascuno rappresentante un singolo bit.
"Dimostrare che il grafene può fungere da rivestimento protettivo per i dischi rigidi convenzionali e che è in grado di resistere alle condizioni imposte da HAMR è un risultato molto importante. Ciò spingerà ulteriormente lo sviluppo di nuovi hard disk ad alta densità", ha affermato la dottoressa Anna Ott del Cambridge Graphene Centre, uno dei coautori di questo studio.
Le fa eco il professor Andrea C. Ferrari, direttore del Cambridge Graphene Centre: "Questo lavoro mette in mostra le eccellenti proprietà meccaniche, di corrosione e di resistenza all'usura del grafene per supporti magnetici ad altissima densità di stoccaggio. Considerando che nel 2020 è stato prodotto circa 1 miliardo di terabyte di spazio di archiviazione su nuovi hard disk, questi risultati indicano un percorso per l'applicazione di massa del grafene in tecnologie all'avanguardia".
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa non ne ho mai vista una realizzata !
Che tradotto vuol dire "abbiamo sta idea ma di fatto non abbiamo fatto ancora nulla di nulla"
Ergo, se mai vedremo qualcosa in questo senso saranno passati 15 anni come ridere.
Ma non ne ho mai vista una realizzata !
Qualcosa è stato realizzato (vedi pagina wikipedia a riguardo), ma nulla che ci sconvolgesse l'esistenza.
E continueremo a non vedere un tubazzolo di concreto .....
sono decenni...
che tirano in ballo il grafene come soluzione di tutto... ad oggi però non s'è vista un' applicazione che fosse una. Mi scuserete quindi se sono un pò scettico di fronte a questi annunci roboanti.Ma non ne ho mai vista una realizzata !
https://www.tomshw.it/hardware/cryo...ne-dissipatore/
vantaggi 0 dalle recensioni
è solo salito di prezzo.
"Elon Musk usa il 5G con un nuovo telefono a base di grafene tramite il quale parla dei BitCoin dalla sua villa alimentata con pannelli solari"
Buttiamoci dentro tutte le buzzwords del momento!
Si possono trovare anche on-line racchette da tennis mazza da baseball, racchettoni (o racchette da Padel come dicono quelli fighi) spacciate per essere al grafene, ma in realtà semplicemente vengono "verniciate" con una sostanza drogata al grafene, sempre per lo stesso motivo, donargli più resistenza ed elasticità.
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