MySpace attiva un sistema per il filtraggio dei video

Il popolare sito di social networking ha annunciato di aver attivato un sistema in grado di bloccare l'invio di materiale video protetto da diritto d'autore
di Andrea Bai pubblicata il 14 Febbraio 2007, alle 09:52 nel canale SoftwareMySpace ha annunciato la sperimentazione di un sistema di filtraggio dei video sviluppato congiuntamente con Audible Magic Corp. Si tratta di un sistema che, almeno sulla carta, dovrebbe impedire l'invio, da parte degli utenti, di video contenenti materiale coperto da copyright.
Secondo le dichiarazione rilasciate da un rappresentante di MySpace, il popolare sito di social networking sta seriamente ponendo degli argini al problema del materiale protetto dal diritto d'autore: si tratta di una scelta pressoché obbligata, dopo che numerosi colossi dell'entertainment, spalleggiati da RIAA (Recording Industry Association of America) MPAA (Motion Picture Association of America) hanno iniziato ad avviare pratiche legali contro siti rei di aver ospitato materiale protetto da copyright.
Chris DeWolfe, cofondatore e CEO di MySpace, ha dichiarato che la compagnia avvierà tutte le contromisure necessare per impedire agli utenti di infrangere il diritto di autore: "L'intento di MySpace è assicurare a tutti i proprietari di contenuti, sia grandi che piccoli, di promuovere e proteggere i propri contenuti nella nostra comunità. Per MySpace il processo di controllo dei video è inteso per la protezione degli artisti e del loro lavoro".
Il sistema è basato su una particolare tecnologia in grado di mettere a confronti particolari elementi presenti nei videoclip con quelli salvati in un database: qualora il sistema riconosca una corrispondenza il video viene censurato. MySpace utilizza già un sistema di filtraggio per il materiale protetto da copyright per quanto riguarda i contenuti musicali. DeWolfe ha dichiarato che la decisione non ha nulla a che vedere con il contenzioso legale in atto con Universal, la quale ha richiesto un risarcimento di 150 mila dollari per ogni video musicale caricato e pubblicato su MySpace.
Fonte: Washington Post
11 Commenti
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.Mah, mi sembra un'utopia. Verrà subito trovata un'alternativa, come hanno fatto per accecare i fltri anti-spam: invece di scrivere Viagra, scrivono Vigra, Vjagra (ecc.).
Analogamente, sarà facile apportare modifiche a un filmato modificando tonalità cromatiche, inserendo funzioni zoom, eliminando, sostituendo o alterando la "base" sonora e altri accorgimenti che non saranno semplici da individuare.
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Sì, però...
Giusta osservazione. Il fatto, però, è che l'utente che ha deciso di non pagare si "accontenta" anche di prodotti alterati.
In fin dei conti, chi ascolta un brano MP3 - magari acquistato legalmente - sa benissimo che è un brano sonoro caratterizzato da una qualità minore di quello originale (ascoltabile sul CD originale, per intenderci); per non parlare di un eventuale paragone con l'ascolto in modalità 5+1.
Eppure ci si "accontenta" lo stesso.
Il problema è che occorre rimodulare il concetto stesso di "fruizione" di contenuti multimediali e di "guadagni" basati su rendite economiche.
Ma il discorso è troppo lungo...
penso che si riferisse al fatto che l'mp3 è un formato compresso quindi ha SICURAMENTE una qualità minore di un cd, se poi l'mp3 ha un alto bit rate e l'ascoltatore non sente la differenza, quello è un'altro discorso, resta il fatto che l'mp3 ha una qualità minore rispetto un cd
E' il concetto...
1) sbbywrc. Grazie della precisazione: era esattamente ciò che intendevo.2) cprintf. Certo che puoi zippare con PW, ma solo se invii il file illegale a una ristretta cerchia di amici. Se, però, vuoi creare un'organizzazione commerciale illegale devi pur scrivere da qualche parte (per es. sul tuo sito) "Hey, scarica l'ultimo CD di Madonna. La password è: PicoPallino".
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