Google cancellerà i dati provenienti dalla navigazione in Incognito degli utenti
In un accordo che risolve una causa collettiva avviata nel 2020, Google ha accettato di eliminare i dati raccolti dagli utenti che utilizzavano la modalità di navigazione in Incognito su Chrome. Un accordo che rappresenta un passo importante verso una maggiore trasparenza e responsabilità da parte di Google riguardo alle sue pratiche di raccolta dati.
di Nino Grasso pubblicata il 02 Aprile 2024, alle 11:31 nel canale SoftwareGoogleChrome
Google ha raggiunto un accordo per risolvere una causa collettiva che accusava l'azienda di aver ingannato gli utenti sulla raccolta dei dati durante la navigazione in modalità di navigazione in incognito su Chrome.
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Come riporta il Wall Street Journal, la controversia è nata nel 2020 quando Google veniva accusata di monitorare e raccogliere segretamente i dati di navigazione degli utenti, anche quando utilizzavano la modalità di navigazione in incognito che prometteva una navigazione "privata". Secondo le accuse, Google non ha reso chiaro che stava raccogliendo informazioni sui siti web visitati dagli utenti, inclusi quelli aperti in modalità di navigazione in Incognito. Le informazioni presenti sugli avvisi della modalità, nello specifico, riguardavano solo la raccolta dati da parte dei siti, ma non quella da parte di Google.
Google eliminerà i dati raccolti dagli utenti durante l'uso della modalità Incognito
In risposta a queste preoccupazioni, Google ha accettato di adottare una serie di misure per affrontare la mancanza di trasparenza e ripristinare la fiducia degli utenti. In primo luogo, l'azienda ha accettato di eliminare "miliardi di punti dati" raccolti dagli utenti che utilizzavano la modalità di navigazione in Incognito. Questi dati includevano informazioni sui siti web visitati, che erano state raccolte senza un'adeguata divulgazione agli utenti. Un altro cambiamento importante riguarda l'utilizzo dei cookie di terze parti: l'azienda disabiliterà i cookie di terze parti per impostazione predefinita quando gli utenti utilizzano la modalità di navigazione in Incognito. Questo garantirà che le attività di navigazione degli utenti non siano tracciabili da inserzionisti o altri soggetti terzi senza il loro consenso esplicito.
Google aveva già effettuato dei cambiamenti in seguito alle accuse mosse dalla class action: lo scorso gennaio, ad esempio, aveva aggiornato il messaggio di avviso durante l'esecuzione della modalità di navigazione in incognito per chiarire che l'azienda raccoglie gli stessi dati sia in modalità di navigazione in incognito sia in quella standard. Sebbene l'accordo non preveda danni per gli utenti di Chrome, offre loro la possibilità di intentare cause individuali contro l'azienda. Questa opzione potrebbe fornire ulteriori opportunità per gli utenti di far valere i loro diritti e ottenere un risarcimento per eventuali violazioni della loro privacy.
Contattato dal WSJ, un portavoce di Google ha sottolineato che l'azienda non ha obiezioni nell'eliminare "vecchi dati tecnici" che, comunque, non sono mai stati associati a individui specifici. Questo suggerisce che Google riconosce la necessità di una maggiore responsabilità nella gestione dei dati degli utenti e sta adottando misure per allinearsi a questi principi. L'accordo deve ancora essere approvato dal giudice che supervisiona il caso, ma rappresenta senza dubbio un passo importante verso una maggiore trasparenza e responsabilità da parte di Google riguardo alle sue politiche legate alla raccolta dei dati degli utenti di Chrome.










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8 Commenti
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LA verità è che non esiste "INCOGNITO" che tenga. Quando se in rete la tua traccia di navigazione la vedono o comunque possono vederla cani e porci..
E' come correre nudo in mezzo ad una piazza gremita di gente e pretendere che nessuno ti veda.
Quindi, "non dovete assolutamente bloccare la pubblicità quando usate Youtube, vergognatevi!" ma "vi blocco io la pubblicità sugli altri siti, state tranquilli..."
In un accordo che risolve una causa collettiva avviata nel 2020, Google ha accettato di eliminare i dati raccolti dagli utenti che utilizzavano la modalità di navigazione in Incognito su Chrome. Un accordo che rappresenta un passo importante verso una maggiore trasparenza e responsabilità da parte di Google riguardo alle sue pratiche di raccolta dati.
Certo!.. siii, siii, come no
LA verità è che non esiste "INCOGNITO" che tenga. Quando se in rete la tua traccia di navigazione la vedono o comunque possono vederla cani e porci..
E' come correre nudo in mezzo ad una piazza gremita di gente e pretendere che nessuno ti veda.
Beh mica tanto... ormai tutti i siti sono HTTPS, Firefox ha anche DNS-over-HTTPS quindi bene o male la navigazione con strumenti moderni e non plagiati offre un buon livello di segretezza dai cani&porci
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