Micron pronta con le memorie GDDR7 nella prima metà del 2024

Il CEO di Micron ha reso noto che la società presenterà le memorie GDDR7 nella prima metà del 2024. Ciò, però, non equivale a un'immediata adozione sulle schede video future di AMD, NVIDIA e Intel.
di Manolo De Agostini pubblicata il 29 Giugno 2023, alle 16:31 nel canale Schede VideoMicronGeForceAMDNVIDIARadeonArcIntel
Le GDDR7 di Micron saranno pronte nella prima metà del prossimo anno. La nuova memoria grafica punta ovviamente a superare le prestazioni delle attuali proposte GDDR6 e GDDR6X, ma per farlo sarà necessario un nuovo controller di memoria e quindi anche nuove GPU. "Abbiamo in programma di introdurre le nostre memorie G7 di nuova generazione prodotte con processo 1ß (1-beta) nella prima metà dell'anno 2024", ha affermato Sanjay Mehrotra, amministratore delegato di Micron.
La casa statunitense non sarà l'unica a offrire memorie GDDR7, anche Samsung è al lavoro per offrire soluzioni che dovrebbero operare a 36 Gbps in modo efficiente grazie al signaling PAM3, ossia la modulazione dell'ampiezza dell'impulso a tre livelli. Le GDDR6X di Micron, invece, adottano un signaling PAM4, ossia a quattro livelli.
Introdurre o comunque annunciare una memoria non equivale all'immediata adozione su prodotti commerciali. Nelle scorse ore è trapelata una roadmap che fissa il debutto della prossima architettura grafica di NVIDIA al 2025, non è chiaro se AMD o Intel la anticiperanno con prodotti dotati di memoria GDDR7. Quello che è certo è tutte e tre le società sono già al lavoro sulle prossime architetture e, di conseguenza, anche sull'adozione delle GDDR7.
Prendendo per buono il dato di 36 Gbps indicato da Samsung, una futura scheda video equipaggiata con le GDDR7 potrebbe garantire una bandwidth fino a 1152 GB/s su bus a 256 bit e fino a 1728 GB/s su bus a 384 bit.
Nel frattempo, Micron ha presentato la trimestrale del Q3 2012 in cui ha chiuso con un fatturato di 3,75 miliardi di dollari, in netto calo rispetto agli 8,64 miliardi di un anno fa. La società, inoltre, ha fatto segnare una perdita netta di 1,9 miliardi di dollari. Il settore delle memorie DRAM e NAND è in grande difficoltà dopo il periodo d'oro pandemico, con prezzi in caduta libera che hanno indotto i principali produttori a ridurre la produzione per mantenere i listini su livelli non eccessivamente bassi.
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