GeForce RTX 5090: NVIDIA potrebbe aggirare le restrizioni portando la stessa GPU anche in Cina

Stando a quanto riportato da un leaker, NVIDIA potrebbe esportare in Cina la GeForce RTX 5090 perfettamente identica a quella per il resto del mondo sul piano hardware. Pare, infatti, che la società stia pensando a una limitazione delle prestazioni via software.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 27 Novembre 2024, alle 14:15 nel canale Schede VideoNVIDIAGeForceRTXgaming hardware
Senza alcun dubbio, la GeForce RTX 5090 di NVIDIA è uno dei prodotti hardware più attesi del prossimo CES 2025. Quest'anno, però, potrebbe esserci un ulteriore risvolto positivo per la serie RTX 50, almeno per gli acquirenti cinesi, poiché NVIDIA potrebbe distribuire nel mercato orientale le medesime schede previste nel resto del mondo.
Prima di capire di cosa stiamo parlando, bisogna fare un passo indietro. Lo scorso anno, a seguito dell'entrata in vigore delle restrizioni sulle importazioni imposte dal governo americano, NVIDIA ha dovuto rivedere le specifiche della sua top di gamma, la GeForce RTX 4090.
Da qui è nata la RTX 4090D, dove "D" sta per "Dragon", un modello indirizzato al solo mercato cinese con meno CUDA Core e un power limit ridotto così da rispettare i vincoli prestazionali imposti dalla legislatura. In sostanza, in Cina NVIDIA ha iniziato a distribuire GPU con hardware inferiore rispetto a quello originale, peraltro dopo un periodo di fornitura di RTX 4090 stock.
Tuttavia, stando a quanto riportato da Panzerlied su Chiphell, un leaker piuttosto affidabile quando si tratta di NVIDIA, la società quest'anno potrebbe adottare una strategia diversa. Secondo l'utente, le schede importate in Cina saranno identiche a quelle distribuite nel resto del mondo sul fronte hardware. A fare la differenza sarà il firmware che limiterà le capacità AI delle GPU.
Non è ben chiaro questa scelta cosa comporterà per gli utenti consumer. Un'eventuale limitazione dei Tensor Core, ad esempio, impedirebbe di sfruttare al meglio tecnologie come DLSS 3 e ray tracing. Un problema, però, che in questo caso risulterebbe facilmente aggirabile.
In passato, seppur con uno scopo ben diverso, NVIDIA ha già tentato di limitare le prestazioni delle sue GPU via software. Stiamo parlando del Lite Hash Rate (LHR) delle schede video GeForce RTX 30, pensato per limitare le prestazioni in mining in un periodo in cui le cpriptovalute esplosero così come le vendite di GPU impedendo ai giocatori, reale target della gamma, di acquistare una scheda video.
Una mossa, quella di NVIDIA, che in realtà non ha mai generato i risultati sperati. Il blocco delle prestazioni fu agevolmente aggirato poco dopo e i miners continuarono a completare la loro attività – e i loro acquisti – senza particolari ostacoli.
Tuttavia, quella di NVIDIA, potrebbe essere una mossa strategica. Limitare le prestazioni via software, semplificando il bypass del blocco, renderebbe le sue soluzioni decisamente più appetibili recuperando quella quota di utenti ha deciso di affidarsi alle alternative AMD, più economiche e semplici da reperire.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE anche Nvidia si è piegata alla Cina...
Un mercato troppo grosso per potervi rinunciare.
Ovviamente una protezione software salta in 10 secondi...
Perchè "la virtù non è degna di rispetto quanto il denaro"
Sicuramente nascosta nelle confezioni ci sarà allegata la procedura passo passo per sbloccarle !
La dirigenza Trump subentrerà solo a fine Gennaio.
A quel punto avranno già firmato accordi che prevedono acquisti di un gran numero di pezzi in preorder.
La parte grossa arriverà così, il resto se lo faranno passare tramite le solite triangolazioni dinamiche.
Ci tengo a ricordare la reazione delle nostre banche durante il periodo del governo Conte alle prese col Covid che chiedeva alle banche di concedere mutui e prestiti agli italiani che non potevano fornire garanzie come un "atto d'amore".
Che sia Gas Russo Export e import di scarpe o materiale hw, le triangolazioni con paesi AMICI da entrambe le parti oramai baypassano i muri costruiti per fermare il commercio da e verso questi paesi.
Ma veramente pensate che il petrolio russo non sia distribuito in italia o in altri paesi della UE tramite altri stati ?
Al solo pensiero di quanto ci stanno costando gli yacht russi sequestrati in italia a casua della guerra e mantenuti dall'italia mi viene solo da farmi 2 grasse risate, gli stiamo facendo un favore grosso come una casa, con la possibilita' che quando li riprenderanno se troveranno un solo graffietto sul parquet dovremmo anche accollarci ulteriori spese.
A parti inverse li avrebbero gia' affondati senza darti la possibilita' di reclamare.
Le sanzioni non servono a una beata ceppa, non siamo piu' negli anni 60/70/80 e la politica e' rimasta ferma a 50 anni fa'.
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