Microsoft annuncia Project Volterra, un mini-PC Arm con NPU integrata
Il desktop compatto si rivolgerà agli sviluppatori che vorranno creare applicazioni in machine learning native per architettura Arm
di Nino Grasso pubblicata il 25 Maggio 2022, alle 16:31 nel canale SistemiMicrosoftWindows
In occasione della conferenza Build 2022 Microsoft ha anche affrontato l'argomento Windows on Arm. La piattaforma consente di eseguire quasi tutte le applicazioni per Windows grazie all'emulazione del codice e sono diversi i dispositivi Windows sul mercato proposti con architettura Arm. Il tentativo di Microsoft di spingersi anche verso i sistemi Arm non è stato un successo, ma l'azienda ha in programma diverse novità per catturare le attenzioni di sviluppatori e consumatori.
La novità più importante è Project Volterra, un mini computer desktop progettato per gli sviluppatori dalla stessa Microsoft. Il sistema verrà alimentato da un SoC Qualcomm Snapdragon - basato su architettura Arm - non meglio specificato, e sarà accompagnato da una suite di strumenti per gli sviluppatori completamente nativa per Arm. Microsoft rilascerà versioni di Visual Studio 2022, VSCode, Visual C++, Modern .NET 6, .NET e Windows Terminal native per Arm, e funzioneranno nativamente anche i Windows Subsystem per Linux e per Android.
Project Volterra, un mini-PC per portare gli sviluppatori su Windows on Arm
Il vantaggio per gli sviluppatori è ben chiaro: disponendo di strumenti di sviluppo nativi potranno beneficiare di prestazioni superiori in tutte le fasi dello sviluppo di nuove app per Windows on Arm. Utilizzando applicazioni sviluppate nativamente per l'architettura x86, invece, si perde potenza di calcolo per eseguire la traduzione del codice in modo che possa essere digerito dai sistemi Arm. Potenza di calcolo che tipicamente sui sistemi Windows on Arm non è elevatissima.
I nuovi tool saranno disponibili a partire "dalle prossime settimane", mentre per quanto riguarda l'hardware integrato in Volterra non abbiamo molte informazioni. La piattaforma Qualcomm dovrebbe integrare una Neural Processing Unit (NPU) con capacità di calcolo "ai vertici della categoria" per quanto riguarda le elaborazioni tipiche dell'IA, e pieno supporto al Neural Processing SDK di Qualcomm. Microsoft propone Volterra come un sistema per il test di applicazioni di IA e machine learning, ma il piccolo desktop potrebbe essere considerato tranquillamente come un'ottima macchina per lo sviluppo in generale di app per Windows on Arm.
Sembra completa la selezione di porte presente lungo il telaio in "plastica oceanica riciclata", con tre porte USB Type-A, una mini DisplayPort, una porta Ethernet e due porte USB Type-C. Volterra sarà disponibile entro la fine dell'anno, ma non conosciamo ancora il prezzo.
L'iniziativa sembra avere uno scopo ben preciso: portare gli sviluppatori su Windows on Arm. Ci sono però altri motivi, rispetto alla mancanza di app native, per cui la piattaforma stenta a decollare, fra cui la scarsa potenza hardware dei prodotti in circolazione, soprattutto nei confronti delle controparti con architettura x86 di Intel e AMD. I chipset Qualcomm proposti sui sistemi con Windows on Arm non reggono al confronto neanche con Apple M1, che ha dimostrato che un PC vero e proprio con architettura Arm è possibile, con i vantaggi (e gli svantaggi) che sono ormai evidenti a utenti e addetti ai lavori.
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7 Commenti
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E la differenza sostanziale fra MS e' Apple e' che Apple si fa i processori in casa, e riesce ad avere un'altissima integrazione fra sviluppo software ed hardware, riuscendo a fare ottimizzazioni che Microsoft semplicemente non riesce a fare perche' deve supportare una marea di hardware differente. E questo ai criticoni di Windows molte volte sfugge; la differenza sul numero e varieta' di hardware supportato rende molto difficile sfruttarlo al 100%.
Personalmente pensavo che ce ne sarebbero voluti almeno 18, ma adesso che ci siamo penso di essere stato troppo ottimista anch'io. Vedremo come andrà questo, ma visto che sembra che punti sull'AI temo che sarà ancora lontano dalle prestazioni dei chip Apple.
E perché dovrebbe "supportare una marea di hardware differente", c'è forse una forza divina che obbliga la "povera" MS a farlo?
Se volessero (e fossero in grado, ovviamente) potrebbero benissimo fare come fa Apple, ma "vogliamo avere una fetta di mercato più grande possibile per guadagnare il più possibile, per cui ci spiace, ma l'OS non sarà mai ottimizzato" è una ragione semplicemente ridicola.
Se volessero (e fossero in grado, ovviamente) potrebbero benissimo fare come fa Apple, ma "vogliamo avere una fetta di mercato più grande possibile per guadagnare il più possibile, per cui ci spiace, ma l'OS non sarà mai ottimizzato" è una ragione semplicemente ridicola.
Certo che c'e', si chiama "mercato". Tutte le aziende che fanno PC per uso casalingo e professionale, a parte Apple, utilizzano Windows. E utilizzano l'hardware piu' disparato, dal celeron piu' sfigato al Ryzen piu' carrozzato, senza considerare tutti i tipi di memoria, periferiche, schede di qualsiasi tipo e via discorrendo. Un commento come il tuo semplicemente indica che non capisce una mazza di come funziona il mercato software dei sistemi operativi, e che Microsoft, al contraro di Apple che guadagna sull'hardware, guadagna sui software e sui servizi, quindi fa parte del suo business core supportare quanto piu' hardware possibile, proprio per massimizzare la quota di mercato che ricopre. Tant'e' che appena spunta la notizia di una versione di Windows vecchia di anni che esce dal supporto spuntano una marea di lamentele, anche qua sul forum, sul fatto che invece dovrebbero continuare a supportarle perche' cosi' la gente e' costretta ad aggiornare. Quindi di "ridicolo" c'e' solo la tua ignoranza su come girano gli affari nelle multinazionali, ma ovviamente una supponenza tale da pretendere di aver ragione nei riguardi di una strategia di mercato di un'azienda presente in tutto il mondo la dice lunga...
Non dico che il tuo discorso sia sbagliato però per arm non è che deve supportare centomila piattaforme, può concentrarsi su un singolo produttore( Qualcomm) e per le periferiche fare accordi con sempre un singolo produttore poi gli altri si aggregheranno. Per quanto riguarda il software potrebbe ottimizzare lo stack di compilazione .net per arm.
Guarda che l'hardware non e' solo il processore, ma tutte le periferiche, schede, chip di comunicazione, e via discorrendo. Quindi i programmi non migliorano soltanto perche' compili per quel processore (e fra l'altro col .NET non ha senso dato che non compili in nativo ma in bytecode), ma c'e' tutto un ecosistema che deve essere testato e verificato. Apple non solo ha solo una ristrettissima cerchia di processori, ma anche di hardware integrato che forma semplicemente il PC.
Per usare le tue gentili parole, quel che scrivi sopra indica che non hai capito una mazza del mio commento.
Proviamo a riformulare semplificando: che la loro strategia funzioni benissimo per loro non implica che la gente debba essere tanto babbea da accettarla passivamente come auspichi tu.
E siccome non esiste alcuna legge cosmica che obbliga MS a fare alcunché, se volesse potrebbe benissimo fare come Apple, o meglio potrebbe provarci - come del resto sta facendo da anni - senza riuscirci, perché il problema è che evidentemente non ne è in grado.
Magari la prossima volta cerca di capire quello che c'è scritto prima di partire a gamba tesa per dimostrare non solo che non hai capito niente, ma che ti manca l'educazione.
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