Torvalds non ha dubbi: il kernel Linux 5.8 tra le release più grandi di sempre

Torvalds non ha dubbi: il kernel Linux 5.8 tra le release più grandi di sempre

Linus Torvalds ha presentato la prima release candidate del kernel Linux 5.8, la cui versione finale dovrebbe essere pronta per agosto. Si tratta di una release davvero grande, forse la più grande di sempre, con tantissimi interventi.

di pubblicata il , alle 20:01 nel canale Sistemi Operativi
Linux
 

Linus Torvalds ha affermato che la versione 5.8 del kernel Linux è "una delle nostre più grandi release di sempre". Se tutto andrà bene, la nuova versione del kernel approdata in versione RC1 dovrebbe debuttare ad agosto. Il papà di Linux ha spiegato che la dimensione del kernel è simile alla vecchia 4.9, "che è stata per lungo tempo la nostra più grande release per numero di commit", ma la versione 4.9 era "artificialmente grande" per alcuni fattori, mentre la nuova 5.8 è "una release molto più completa".

"Lo sviluppo riguarda davvero ogni aspetto", ha affermato Torvalds spiegando che sono stati fatti tantissimi interventi nel cuore del kernel e ottimizzazioni, ma anche molto lavoro per quanto riguarda i file system e i soliti aggiornamenti dei driver. "Abbiamo modificato circa il 20% di tutti i file nel repository dei sorgenti del kernel. Si tratta davvero di una percentuale piuttosto grande". Si parla di oltre 14.000 file modificati e 800.000 nuove linee di codice.

Anche se il codice del kernel è molto grande, solo una parte di esso finisce in ogni sistema, perché il sorgente contiene il codice di ogni architettura di chip e hardware che supporta. All'inizio del 2018, il mantainer Greg Kroah-Hartman affermò che "un portatile medio usa circa 2 milioni di linee di kernel da 5000 file per funzionare correttamente". Allora il kernel contava 25 milioni di linee di codice, oggi sono oltre 28 milioni.

Cosa conterrà il kernel Linux 5.8? Tantissimi interventi di ogni genere, che Michael Larabel su Phoronix ha riassunto a questo indirizzo, tra cui il supporto alla tecnologia Thunderbolt dei processori Intel Tiger Lake, in arrivo nei portatili dei prossimi mesi, giusto per fare un esempio. Torvalds ha affermato che il kernel "5.8 è tra i migliori [kernel rilasciati], sebbene non abbia davvero nessuna cosa specifica che risalta".

Di solito tante modifiche portano anche molti problemi, ma secondo Torvalds è presto per parlare. "In questo momento, anche se 5.8 sembra una versione molto grande, non ho la sensazione che sia particolarmente problematica. Toccate legno".

35 Commenti
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Fantapollo16 Giugno 2020, 21:23 #1
Linux in VM con i driver di Windows funziona meglio che con i driver nativi
Breaking16 Giugno 2020, 22:16 #2
Originariamente inviato da: Fantapollo
Linux in VM con i driver di Windows funziona meglio che con i driver nativi


in wsl, linux utilizza i suoi driver nativi. il problema è che viene avviato come sottosistema di un sistema portante avviato. di fatti le performance si perdono per strada. gli ultimi test di phoronix mostrano che c'è ancora un abisso nelle prestazioni di questa tecnologia, wsl non sembra raggiungere nemmeno per sogno le performance di una distro linux nativa. io personalmente non ne capisco l'utilità, ne per una gestione server e nemmeno per la programmazione.
Fantapollo16 Giugno 2020, 22:54 #3
Originariamente inviato da: Breaking
in wsl, linux utilizza i suoi driver nativi. il problema è che viene avviato come sottosistema di un sistema portante avviato. di fatti le performance si perdono per strada. gli ultimi test di phoronix mostrano che c'è ancora un abisso nelle prestazioni di questa tecnologia, wsl non sembra raggiungere nemmeno per sogno le performance di una distro linux nativa. io personalmente non ne capisco l'utilità, ne per una gestione server e nemmeno per la programmazione.


Driver nativi = driver nativi per la vm.
Ora vado a vedermi i test di Phoronix, perché io perdite di prestazioni non ne ho proprio notate
acerbo17 Giugno 2020, 08:40 #4
Originariamente inviato da: Fantapollo
Linux in VM con i driver di Windows funziona meglio che con i driver nativi


usi comunque piu' ram e piu' disco, mica gira per grazia divina una vm all'interno di un sistema operativo.
E comunque anche chissene, io winzozz devo usarlo per politiche aziendali, fosse per me sul disco rigido lascerei solo linux su installazione nativa, windows non lo vorrei vedere nemmeno in foto.
andy4517 Giugno 2020, 09:55 #5
Originariamente inviato da: Breaking
io personalmente non ne capisco l'utilità, ne per una gestione server e nemmeno per la programmazione.


Serve a semplificare la vita ai programmatori su windows, niente di più, niente di meno...e comunque non è una VM, è un compatibility layer, quindi direi che l'equivalente linux è wine.
andy4517 Giugno 2020, 10:10 #6
Originariamente inviato da: Fantapollo
Linux in VM con i driver di Windows funziona meglio che con i driver nativi


WSL non è una VM, e cmq funziona bene per fare cosa?
The_ouroboros17 Giugno 2020, 10:14 #7
Originariamente inviato da: Breaking
io personalmente non ne capisco l'utilità, ne per una gestione server e nemmeno per la programmazione.


una parola: sviluppo
mattia.l17 Giugno 2020, 10:32 #8
Originariamente inviato da: andy45
WSL non è una VM, e cmq funziona bene per fare cosa?


WSL 2 non è una vm ora?
andy4517 Giugno 2020, 10:47 #9
Originariamente inviato da: mattia.l
WSL 2 non è una vm ora?


Non è mai stato una VM, è un layer di compatibilità, in modo molto rozzo traduce a windows quello che dice un eseguibile linux...in pratica quello che fa wine su linux.
biometallo17 Giugno 2020, 11:15 #10
Preciso subito che sono il più ignorante in materia qui dentro però ad una ricerca veloce leggo che:
WSL 2: come cambierà con il rilascio di Windows 10 20H1


Con l'avvento di Windows 10 20H1, come abbiamo anticipato nell'articolo Microsoft presenta WSL 2: il kernel Linux va su Windows all'interno di una mini macchina virtuale, i tecnici Microsoft introdurranno un'importante novità: anziché usare un livello di compatibilità per convertire le chiamate dirette al kernel Linux in chiamate Windows, WSL 2 offrirà un sistema isolato mediante hypervisor Hyper-V.
Linux sarà di fatto virtualizzato in WSL 2 e utilizzerà un disco virtuale basato su file system ext4 impiegando il protocollo 9p per le interazioni con Windows.

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