Requisiti di spazio su disco parecchio ridotti su Windows 10: ecco come ci riuscirà Microsoft

Con l'avanzare di SSD e tablet economici con sstorage ridotto, Windows ha dovuto sperimentare nuove tecnologie per ridurre lo spazio su disco occupato su Windows 10. Ecco quali sono queste tecnologie
di Nino Grasso pubblicata il 17 Marzo 2015, alle 10:31 nel canale Sistemi OperativiMicrosoftWindows
121 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChiaramente un'approccio del genere risulterebbe sbagliato ma impegnandosi per una maggiore modularità del sistema, sarebbe possibile limitare un po' il problema, almeno nel caso d'uso su sistemi moderni e con applicazioni e periferiche moderne.
Inoltre diverse ottimizzazioni degli applicativi installati in modo predefinito nel SO, potrebbero essere fatte, senza necessariamente incidere sulla compatibilità con soluzioni di terze parti, oppure limitare questi problemi essenzialmente ad un ristretto tipo di applicativi, poco usati dagli utenti comuni.
Per dire che scorciatoie non esistono ad un'applicazione di sani principi progettuali.
Sicuramente risulterebbe qualcosa di utile però senza una modularità del SO è sufficiente la presenza obbgliatoria di determinate librerie condivise per perdere il vantaggio iniziale.
Non funziona cosí, perché poi "la gente" si lamenta del sistema operativo.
E siccome lamentarsi non costa nulla, alla fine è il S/O che si deve adattare al pubblico, o meglio, alla cultura che lo (il S/O) circonda.
Caso esemplare (in linea generale), il famoso bug di Sim City: http://www.joelonsoftware.com/articles/APIWar.html
M$ avrebbe potuto, giustamente, aspettarsi che Maxis correggesse il bug, ma il pubblico avrebbe gridato al linciaggio.
Nel mondo Linux le cose funzionano diversamente, perché c'è una cultura differente, nello specifico, gli utenti non si aspettano una retrocompatibilità cosí estensiva.
Lasciando perdere l'approccio della compressione, che è in grado di provocare pure altri problemi, mi chiedo se l'implementazione della procedura di ripristino a condizioni di fabbrica consentirà di disporre di opzioni avanzate, in caso di bisogno.
Per dire nell'articolo si parla di possibilità di ripristino senza necessità di installare gli aggiornamenti fatti in precedenza, ma dato che può capitare che alcuni aggiornamenti, magari in particolari configurazioni, siano la causa di problemi, dovrebbero prevedere la possibilità di potere scegliere, nello stesso momento, quali aggiornamenti mantenere, e dato che gli aggiornamenti sono di tipo incrementale è evidente che il risparmio di spazio verrebbe perso nel momento in cui venisse scelto qualsiasi tipo di ripristino diverso da quello che prevede di mantenere l'ultimo aggiornamento.
Insomma tra il dire del marketing è l'effettiva implementazione di soluzioni per risolvere determinati problemi, rimane sempre una differenza, non aggirabile.
Hmmm. Io mi chiedo come faccia Windows a essere cosí inefficiente per certi aspetti, nello specifico lo spazio occupato (che continua a crescere anche se uno non cambia nulla e disabilita il ripristino), e la mostruosa lentezza nell'applicare gli upgrade.
Purtroppo ogni soluzione ha i suoi pregi e i suoi difetti. Sicuramente anche dare in mano una chiavetta USB a un utonto qualunque senza spiegargli a cosa serva significa vederla formattata e riempita di ciarpame tempo zero.
Una volta facevano le chiavette USB con il piccolo switch sul lato che permetteva di "proteggerle" in scrittura, potrebbe essere un'idea.
A meno che l'utente medio... "Orco, non si riesce a scrivere niente su 'sta roba qua... Ti danno i gadget e poi non funzionano mai... CESTINOOOO!!!"
Purtroppo ogni soluzione ha i suoi pregi e i suoi difetti. Sicuramente anche dare in mano una chiavetta USB a un utonto qualunque senza spiegargli a cosa serva significa vederla formattata e riempita di ciarpame tempo zero.
Una volta facevano le chiavette USB con il piccolo switch sul lato che permetteva di "proteggerle" in scrittura, potrebbe essere un'idea.
A meno che l'utente medio... "Orco, non si riesce a scrivere niente su 'sta roba qua... Ti danno i gadget e poi non funzionano mai... CESTINOOOO!!!"
qual è il problema? anche noi ai clienti diamo le chiavette di ripristino dicendo di conservarle perchè in futuro potrebbero servire in caso di problemi.
se le perdono o le buttano no problem, pagano hp/acer/ecc. per avere i dischi di ripristino
tutte le volte che salta fuori l'argomento arrivano i soliti geni che cogliono installare windows 13 su hardware del 1999 e pretendono di aver ragione... E' una battaglia persa purtroppo, ci vuole una bella pulita.
Tornando in tema, la compressione file di sistema e' una porcata. E' una porcata a livello logico perche' serve solo per far risparmiare gli oem che usano memorie di dimensioni RIDICOLE per risparmiare fino all'ultimo centesimo. E' una porcata a livello tecnico perche' non esistono pasti gratis, non importa quanto raccontino che il processo e' "trasparente", "leggero" o cose simili. Mi auguro sia disattivabile.
Ma sapete benissimo come è messo l'utente medio.. ammesso e non concesso che sappia a cosa serva quella chiavetta e/o DVD è comunque certezza matematica che andrà dispersa nelle pieghe del tempo dopo circa 26 secondi dall'acquisto.
Bisogna ammettere che la partizione su HDD ha i suoi bei vantaggi...
Non mi sembra esagerato chiudere i rubinetti ad ogni OS arrivato alle 3 generazioni passate.
L'esigenza dell'utente va soddisfatta ma a patto che si mantenga una certa decenza e che non porti effetti negativi sull'evoluzione dei futuri prodotti.
XP non ce l'ha più manco mio nonno.
Ai tempi erano CD/DVD, ma ora... Una penna USB da 16GB con su l'immagine del disco, da inserire in caso di necessità di ripristinare, costerà sì e no 10 euro dai... E su 300/400 euro di portatile (non parliamo degli ultrabook da 1K euro e più
Non ci credo che nessuno abbia ancora avuto l'idea, o (più probabile) che l'idea sia stata già scartata.
Poi ovvio, se uno la penna con l'immagine del disco la perde, sono 'azzi suoi. Come erano 'azzi suoi se perdeva i DVD di ripristino.
Figurati se ti danno una chiavetta USB da 16GB... se compri un notebook non ti danno più nemmeno il DVD con Windows o un DVD di soccorso. Te lo devi masterizzare tu con lo strumento di creazione disco di ripristino preinstallato... pure su 1 DVD risparmiano...
Se ci sono applicativi vecchi che necessitano di funzionare su un OS più nuovo, che rilascino loro una patch di adattamento.
Non è così semplice come si crede purtroppo. Ora, non so se quanto si dice nell'articolo verrà applicato a tutte le versioni del nuovo OS (ad es. se le versioni Enterprise destinate alle aziende prevederanno qualcosa di diverso), ma mi basta vedere nell'azienda dove lavoro come consulente che molti applicativi sono legati a versioni ben precise di OS (per le librerie utilizzate) piuttosto che del JDK o addirittura del browser. Tra l'altro anche i giochi finirebbero per diventare inutilizzabili tra una versione e l'altra del sistema operativo (anche se in quel caso basterebbe ovviare con un multiboot selezionando l'OS in base al gioco che vuoi avviare).
Al prezzo dei 16? ma anche 32
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".