Chrome OS si prepara a implementare i desktop virtuali
Chrome OS si potrebbe presto dotare dei desktop virtuali, mettendosi di fatto in linea con la concorrenza che li offre già da tempo. Nessuna indicazione, però, sulle tempistiche dell'implementazione
di Riccardo Robecchi pubblicata il 15 Febbraio 2019, alle 13:21 nel canale Sistemi OperativiGoogleChromeChromebook
Una delle funzionalità di produttività simbolo dei sistemi operativi UNIX-like, almeno fino all'arrivo di Windows 10, è stata la presenza dei desktop multipli. Sia Mac OS X (poi macOS) che i principali desktop su Linux e BSD supportano infatti i desktop multipli da anni, e Microsoft si è allineata alla concorrenza con Windows 10. L'unico tra i sistemi operativi a non avere ancora tale funzionalità è Chrome OS, che potrebbe però guadagnarla a breve.
Stando a quanto emerge da alcuni commit nel repository del progetto, infatti, Chrome OS potrebbe presto essere dotato di desktop virtuali, chiamati "scrivanie virtuali" come avviene in molti ambienti grafici per Linux. Come scrive Neowin, al momento attuale lo sviluppo è ancora alle fasi iniziali, ma si intravede già un'interfaccia che assomiglia a quella adottata sia da macOS che da Windows 10, con delle miniature dei desktop virtuali e una presentazione delle finestre aperte sul desktop attuale.
L'arrivo di questa funzionalità, assieme allo sviluppo della compatibilità con le applicazioni per Linux, apre le porte a Chrome OS dell'utenza più avanzata, che richiede software e interfacce maggiormente capaci rispetto a quanto messo finora a disposizione dal sistema operativo.
Non è attualmente chiaro quando questa funzionalità verrà resa disponibile all'utenza, visto lo stato di sviluppo appena iniziato. Quest'aggiunta si inserisce però pienamente nel solco della maturazione di Chrome OS in atto in questi mesi, dfa un sistema operativo limitato e prevalentemente orientato all'uso di servizi online a un sistema più simile a quelli tradizionali.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEro alla ricerca di un tablet versatile e non troppo costoso, che non avesse le limitazioni (ahimè ) di iOS per quanto riguarda la gestione di files e cartelle ma che non fosse un dispositivo Android (che nei tablet non ho mai amato) ed ecco in Chrome OS una risposta validissima e scoperta praticamente per caso.
Con meno di 300€ (scontato) mi sono portato a casa un dispositivo con display da 10", un hardware più che sufficiente per i miei utilizzi, il pennino Wacom incluso nel corpo del tablet ed un sistema operativo al quale non avrei dato un centesimo fino a qualche tempo fa ma che invece si è rivelato estremamente funzionale, grazie anche alla possibilità di installare le classiche app Android laddove necessario.
Sono estremamente soddisfatto! Spezzo una lancia per Google, che ha saputo svincolare il suo sistema dall'iniziale utilizzo legato a doppio filo alla disponibilità di una connessione internet e l'ha reso una piattaforma ottima anche offline.
Quoto! Inoltre per attivita' piu'serie volendo si puo' anche installare un ambiente desktop classico come xfce o gnome in chroot
e mi sa che hai fatto più che bene, mi è sempre sembrato un bel dispositivo.
ChromeOS per quello che l'ho usato non mi dispiace, nel suo ambito va più che bene. Le limitazioni sono in parte aggirabili e per certi utenti possono anche diventare addirittura un plus, visto che di vari danni non ne puoi praticamente fare
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