Rubate 26 milioni di password su 3 milioni di PC: ecco come scoprire se si è coinvolti
Una grossa raccolta di dati sensibili e credenziali di accesso è finita online. NordLocker ha diffuso la notizia, anche se non è stata in grado di rilevare quale strumento sia stato utilizzato per il furto di informazioni sensibili
di Nino Grasso pubblicata il 10 Giugno 2021, alle 11:13 nel canale SicurezzaE' stata appena scoperta una nuova raccolta di dati sensibili, contenente 1,2TB di contenuti come credenziali di accesso, cookie e dati di riempimento automatico dei browser, e anche informazioni di pagamento estratti da malware non ancora meglio specificati. Ad aver diffuso la notizia NordLocker lo scorso mercoledì, con i ricercatori che hanno indicato anche alcuni numeri interessanti: nel data breach sono state trafugate 26 milioni di credenziali di accesso, 1,1 milioni di e-mail uniche e molto altro.

Nell'enorme tesoro di informazioni sensibili raccolte ci sono infatti anche più di 2 miliardi di cookie, oltre a 6,6 milioni di file. Fra questi anche file di testo .txt realizzati con l'applicazione Notepad, ovviamente non crittografati, all'interno dei quali pare che alcune delle vittime conservassero in maniera poco prudente password e ulteriori credenziali di accesso. Nel database anche oltre 1 milione di immagini e più di 650 mila file Word e .pdf. Questo malware misterioso avrebbe avuto anche l'accesso alla webcam dei computer violati, scattando una foto con la stessa e salvando uno screenshot del desktop dopo la violazione.
I dati trafugati, secondo quanto diffuso dai ricercatori di NordLocker, provengono anche da applicazioni di messaggistica, client di e-mail e di gioco, e anche da servizi di file-sharing. I dati sono stati estratti fra il 2018 e il 2020, da un totale di circa 3 milioni di personal computer.
Una nuova scoperta, quella di NordLocker, che arriva in un periodo in cui si sono susseguite diverse minacce nei confronti di grandi aziende. In alcuni casi, come ad esempio il recente attacco ransomware a Colonial Pipeline, gli hacker hanno sfruttato i dati di account compromessi per colpire il bersaglio. Spesso le credenziali più sensibili vengono vendute online, dopo che sono state raccolte usando malware stealer installati per commettere furti di criptovalute o altri crimini della stessa categoria. Terminato l'attacco, quindi, l'aggressore cerca di lucrare ulteriormente vendendo tutti i dati che possono avere un valore.
In questo sistema c'è un aspetto preoccupante, come sottolinea NordLocker:
"Chiunque può mettere le mani su questo tipo di malware custom. È economico, personalizzabile e può essere trovato in tutto il web. Gli annunci sul dark web relativi a questi virus rivelano diversi dettagli su questo mercato. Ad esempio, chiunque può ottenere il proprio malware personalizzato e persino lezioni su come utilizzare i dati rubati anche per soli 100 dollari. E personalizzato significa personalizzato: gli inserzionisti promettono di poter creare un virus per attaccare qualsiasi app di cui l'acquirente ha bisogno".
Dati rubati scoperti da NordLocker, come sapere se si è coinvolti
Nel caso specifico del malware utilizzato per il furto di 26 milioni di credenziali NordLocker non è riuscita a trovare lo strumento sfruttato. In totale sono state raccolte credenziali da circa 1 milione di siti, fra cui anche piattaforme di primo livello come Facebook, Twitter, Amazon e Gmail. Dei 2 miliardi di cookie estratti, circa il 22% erano ancora validi al momento della scoperta. I restanti file possono essere usati per mettere insieme abitudini e interessi delle vittime, oltre che per l'autenticazione negli account online.
Al solito per verificare se i propri dati siano stati trafugati o meno nell'ultimo data breach scoperto da NordLocker è possibile usare lo strumento Have I Been Pwned, il cui database è stato aggiornato con tutti i nuovi account compromessi.
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12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl fatto che il sito Have I Been Pwned faccia una verifica significa che da qualche parte questi dati li hanno/li recuperano, cosa che non dovrebbe essere legale.
E' così?
Il fatto che il sito Have I Been Pwned faccia una verifica significa che da qualche parte questi dati li hanno/li recuperano, cosa che non dovrebbe essere legale.
E' così?
Credo sia così, tuttavia non serve conservare l'intero indirizzo mail
basta trasformarlo in un hash opportuno e il problema è risolto
Tecnicamente l'unico a poter effettuare questo tipo di check è chi ha subito il furto (e che quindi già da prima aveva titolo per possedere/gestire questi dati)
Mi sembrerebbe piuttosto strano, in base a quale legge ?
E di quale stato ?
Perché negli USA ad esempio le leggi sono parecchio diverse.
Il fatto che il sito Have I Been Pwned faccia una verifica significa che da qualche parte questi dati li hanno/li recuperano, cosa che non dovrebbe essere legale.
E' così?
Eh... il problema non e' chi ha rubato i dati... il problema non e' chi si e' fatto rubare i dati...
Il problema e' chi avvisa le vittime che sono vittime.
Il GDPR vale solo in Europa...
A parte che è una legge UE
Riguarda solamente i dati personali che possono far scoprire l'identità e le proprietà di una persona fisica, indirizzi email e psw non sono dati personali se non sono associati a una persona, e comunque non proibisce il semplice possesso dei dati ma la loro elaborazione per fini non consentiti, dove ad esempio tra i consentiti ci sono "il perseguimento del legittimo interesse del titolare del trattamento o di terzi", "l'esecuzione di un compito di interesse pubblico" e "la salvaguardia degli interessi vitali dell'interessato o di un'altra persona fisica"
Quindi Have I Been Pwned non è in un paese UE, non elabora dati personali e in ogni caso l'elaborazione sarebbe finalizzata a uno scopo consentito.
posso stare tranquillo?
posso stare tranquillo?
scusa ma se ...." In totale sono state raccolte credenziali da circa 1 milione di siti, fra cui anche piattaforme di primo livello come Facebook, Twitter, Amazon e Gmail" cioè le hanno prese da Facebbok, Twitter, Amazon Gmail non credo centri niente il fatto che tu usi linux oppure mac oppure windows
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