I supercomputer cinesi battono quelli americani? Probabilmente, ma mancano i numeri

Da tempo i cinesi non condividono più informazioni sui loro progressi nel mondo dei supercomputer, temendo ulteriori restrizioni commerciali da parte degli USA. Secondo un esperto, però, avrebbero sistemi capaci di superare l'attuale leader del settore, il Frontier.
di Manolo De Agostini pubblicata il 29 Luglio 2024, alle 14:21 nel canale Server e WorkstationOgni sei mesi esce puntualmente la classifica TOP500 che mette in fila i supercomputer più potenti al mondo, ma da alcuni anni c'è un problema che non consente di avere una visione d'insieme completa: la Cina non presenta più i risultati dei suoi sistemi.
Secondo Jack Dongarra, cofondatore della TOP500, l'attuale classifica che vede davanti a tutti il supercomputer Frontier dell'Oak Ridge National Laboratory, basato interamente su hardware AMD (CPU AMD EPYC di terza generazione "Trento" con 64 core e acceleratori AMD Instinct MI250X), potrebbe avere un volto diverso se si contassero anche i sistemi di Pechino.
"I cinesi hanno macchine più veloci", ha dichiarato Dongarra al Wall Street Journal. "Solo che non hanno presentato i risultati". Secondo alcuni paper scientifici, supercomputer come il Tianhe-3 potrebbero superare le prestazioni del Frontier.
Il punto è che non se ne ha la certezza, perché la Cina ha deciso di non rendere più noti i suoi avanzamenti nel settore per paura che il governo statunitensi serri ulteriormente le viti delle restrizioni.
Nel 2015 gli USA hanno limitato l'accesso degli sviluppatori cinesi di supercomputer ai chip di Intel e di altri produttori statunitensi, poi altre restrizioni sono state emanate quattro anni dopo sotto l'amministrazione Trump. Joe Biden le ha ulteriormente inasprite.
Pechino ha sempre meno accesso alle tecnologie produttive avanzate che coinvolgono tecnologia occidentale e, di conseguenza, potrebbe aver puntato tutto sulla forza bruta (numero di core) a discapito di uno degli aspetti che sta catalizzando lo sviluppo degli ultimi supercomputer occidentali, ovvero l'efficienza energetica.
Ma poco importa se devi tenere il passo di un "resto del mondo" che vuole metterti il bastone tra le ruote. Dongarra, sulla base di alcune conversazione con i suoi colleghi cinesi, ritiene che Pechino abbia a disposizione sistemi molto veloci che arrivano persino a superare le capacità dei migliori supercomputer americani.
Un problema per tutto l'Occidente, a fronte di un mondo polarizzato, dove si agita lo spettro di guerre su larga scala e in cui la tecnologia riveste un ruolo di primo piano: un supercomputer capace di sviluppare un'arma migliore del 20% o anche dell'1% rispetto a quella degli altri in termini di gittata, velocità e precisione può garantire un vantaggio competitivo in caso di conflitto.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer il resto, strano che riescano ad andare più veloce con tecnologia più arretrata. Se tutto si basa solo su delle conversazioni vai a sapere se è vero o meno.
Se hai processori che vanno la metà ma fai un cluster con il quadruplo dei processori (e con connessioni all'altezza della potenza di calcolo teorica) riesci comunque ad ottenere un supercomputer più potente in termini di capacità di calcolo. Solo che ti costa di più realizzarlo e poi farlo funzionare (maggior consumo di energia ecc.).
A parte questo, anche al governo USA farebbe piacere non divulgare tutti i dettagli della loro infrastruttura di supercomputing, ma tutta la roba realizzata con fondi pubblici per la ricerca in campo civile ecc. non può essere secretata (altro discorso sono i programmi militari), in Cina invece non ci sono simili vincoli per il governo in campo civile.
Non basta aggiungere processori a manetta, tutto deve restare al passo: rete di connessione, dischi, stack software, sistema di raffreddamento, alimentazione ecc... Insomma, puoi anche mettere su 100 milioni di processori, ma poi per farli girare tutti assieme per raggiungere il picco richiede comunque tecnologie notevoli.
Secondo me è il contrario: non pubblicano più perché sono molto indietro ed evitano figuracce. Chiaramente fanno intendere il contrario.
Secondo me è il contrario: non pubblicano più perché sono molto indietro ed evitano figuracce. Chiaramente fanno intendere il contrario.
Esatto! La macchina della propaganda cinese si manifesta in talmente tanti modi che è difficilissimo imbattersi in un settore che non ne sia colpito. Dove possono, modificano i dati, dove non possono li occultano.
Esatto! La macchina della propaganda cinese si manifesta in talmente tanti modi che è difficilissimo imbattersi in un settore che non ne sia colpito. Dove possono, modificano i dati, dove non possono li occultano.""
Tu e il tuo socio vi siete dimenticati di scrivere che i cinesi sono un popolo di straccioni incapaci che lavorano 12 ore al giorno per una ciotola di riso.
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