Intelligenza Artificiale, i profitti sono ancora lontani: lo spettro della bolla delle dot-com

Il settore dell'Intelligenza Artificiale è stato inondato di capitali, ma i ritorni sono ancora lontani: a Wall Street inizia a serpeggiare scetticismo e diffidenza
di Andrea Bai pubblicata il 29 Luglio 2024, alle 14:51 nel canale Scienza e tecnologiaGli investitori della Silicon Valley stanno iniziando ad esprimere un crescente scetticismo, e con loro gli analisti di Wall Street, verso il settore dell'intelligenza artificiale: al momento, infatti, a fronte di un ingente impegno di capitali, i ritorni sugli investimenti stentano a mostrarsi e all'orizzonte si staglia la minaccia di una grande bolla speculativa pronta a scoppiare.
E' il Washington Post che riscontra un mutamento, abbastanza netto, nell'atteggiamento delle banche d'investimento rispetto allo scorso anno. Nel 2023 l'entusiasmo per l'IA ha toccato il suo massimo ma ora emerge una certa diffidenza sull'effettiva capacità delle grandi aziende tecnologiche di trasformare questa promessa tecnologica in un giro d'affari che sia concretamente redditizio.
Tanti soldi, ma pochi risultati: il timore di una bolla speculativa
Secondo Jim Covello, analista senior per Goldman Sachs, la tecnologia ha costi elevati ma si sta dimostrando ancora ben lontana dall'essere utile. L'analista sottolinea come solitamente gli investimenti eccessivi in qualcosa di cui il mondo non ha bisogno o non è ancora pronto si trasformano presto in un pugno di mosche.
Gli analisti di Barclays invece si aspettano di vedere un impegno, da parte delle "Big Tech" di circa 60 miliardi di dollari all'anno da qui al 2026 per lo sviluppo di modelli IA: secondo le loro stime si tratterebbe di una somma che consentirà la creazione di circa 12 mila prodotti/servizi simili a ChatGPT, sollevando al contempo il dubbio se vi sia la reale necessità di un numero così elevato di chatbot e modelli di IA generativa.

E qualcuno sta già iniziando, inevitabilmente, a percepire le stesse vibrazioni emanate dal mercato prima dello scoppio della bolla delle dot-com, all'inizio degli anni 2000. Si assiste, cioè, ad un flusso di capitali verso il settore dell'IA, prestando poca attenzione ai fondamentali aziendali. Gli stessi analisti esprimono scetticismo, ma anche Wall Street sta iniziando a mostrare sempre più cautela riguardo a questi investimenti.
Secondo David Cahn, partner di Sequoia Capital, l'intero settore tecnologico dovrebbe generare 600 miliardi di dollari all'anno per rimanere sostenibile. Cahn osserva come le ondate speculative siano un tratto distintivo del mondo e del mercato tecnologico, ma mantiene una posizione tutto sommato ottimista sul settore dell'IA a patto che la si consideri come un'opportunità in grado di generare valore sul lungo periodo e non un mezzo per arricchirsi rapidamente.
Probabilmente un primo campanello d'allarme di questa situazione sono stati gli ultimi risultati finanziari di Google: il colosso di Mountain View ha pubblicato una trimestrale che, nonostante i grandi numeri, ha lasciato perplessi gli investitori, per via di una riduzione nei margini di profitto dovuta ai costi crescenti legati allo sviluppo di modelli IA. Le analisi del Wall Street Journal evidenziano come le spese in conto capitale di Google quest'anno andranno a superare i 49 miliardi di dollari, con una crescita dell'84% rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
E' chiaro che al momento il problema fondamentale risiede nella difficoltà di trovare un modo per monetizzare questi investimenti. Il mercato dell'Intelligenza Artificiale è saturo di prodotti e servizi che necessitano di impegni economici onerosi per quanto riguarda gli sforzi di sviluppo e gestione, ma che per lo più vengono fruiti in forma gratuita: evidentemente al momento il pubblico ha esigenze tali da non riuscire a giustificare l'esborso richiesto per accedere alle versioni a pagamento.
Chiaramente le aziende più grandi come Google e Microsoft possono comunque contare su una forza finanziaria che consentirà loro di continuare a investire sullo sviluppo delle tecnologie, magari ridimensionando gli impegni, fino a quando la domanda del mercato non arriverà ad un livello tale da generare un profitto soddisfacente, ma le realtà di dimensioni più piccole e le start-up potrebbero non riuscire a reggere il tempo necessario: negli scorsi mesi abbiamo raccontato della situazione preoccupante in cui versa Stability AI, una delle prime realtà a realizzare un'IA generativa nel campo delle immagini. Purtroppo potrebbe presto avere compagnia.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'unica cosa buona è che fra un po' ci tireranno dietro le x080/90 sulla baia.
Per il fatto che la mettano a pagamento, lo ritengo sicuro, pensavo che prima ci avrebbero fatto abituare per bene e poi al via con solo abbonamenti come per la TV, nell'attesa che tutto l'hardware sia globalmente per IA in modo da usare tutti IA al 90% locale in modo da sgravare i sever dal loro carico di lavoro e dalle enormi spese rendendo tutto molto piu' sostenibile, ma all'inizio e' cosi', c'e' poco da fare, se c'e' sta bolla ed esplode, resteranno solo le Societa' piu' grandi a dominare.
Per il fatto che la mettano a pagamento, lo ritengo sicuro, pensavo che prima ci avrebbero fatto abituare per bene e poi al via con solo abbonamenti come per la TV, nell'attesa che tutto l'hardware sia globalmente per IA in modo da usare tutti IA al 90% locale in modo da sgravare i sever dal loro carico di lavoro e dalle enormi spese rendendo tutto molto piu' sostenibile, ma all'inizio e' cosi', c'e' poco da fare, se c'e' sta bolla ed esplode, resteranno solo le Societa' piu' grandi a dominare.
Tra l'altro, già adesso, ci sono solo società enormi (Microsoft, Meta, Musk, Apple, Amazon, ecc) che possono permettersi data center enormi in perdita su cui far girare i loro modelli di IA come investimento con l'idea di creare il bisogno e po in in futuro venderlo..
Forse l'unica soluzione che ci facciano passare tutti al locale per sgravare i server ed avere la ns IA personale con connessione quando serve o perenne col server.
Ci sarà il dovuto ridimensionamento dove pochi avranno lucrato sulle aspettative create a tavolino e tanti ci rimetteranno.
Non smetteranno mai perchè è l'essenza stessa delle borse, si crea una bolla, si specula, alcuni fanno guadagni milionari e molti restano col cerino in mano.
Insomma... con la bolla immobiliare e dei mutui subprime nel 2007/8 anche i big player hanno lasciato diverso sangue sul pavimento e qualcuno è morto ( Lehman Brothers ).
Dopo questa botta colossale sarebbe stato lecito pensare che avessero messo un freno alla speculazione selvaggia. Invece...
Dopo questa botta colossale sarebbe stato lecito pensare che avessero messo un freno alla speculazione selvaggia. Invece...
Effettivamente in quel caso avevano realmente esagerato, avevano venduto fuffa basata sulla fuffa, per cui fuffa al quadrato.
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