SpaceX rende noti i problemi riscontrati durante l'IFT-2 di Starship, l'FAA chiude l'indagine

Nelle scorse ore l'FAA ha reso noto di aver concluso l'indagine riguardante il secondo tentativo di lancio del grande razzo spaziale riutilizzabile Starship di SpaceX. La società statunitense ha rilasciato nuove informazioni su IFT-2.
di Mattia Speroni pubblicata il 27 Febbraio 2024, alle 12:21 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceXNASAArtemis
I lavori a Boca Chica (Texas) non si sono mai fermati in questi mesi, dopo il secondo tentativo di lancio di Starship da parte di SpaceX avvenuto alla nella seconda metà di novembre dello scorso anno. I progressi rispetto a IFT-1 sono stati molti ma ancora non si è raggiunta la conclusione effettiva della missione che prevede l'ammaraggio di Super Heavy nel Golfo del Messico e di Ship nell'Oceano Pacifico (vicino alle Hawaii). Quello di SpaceX è però un progetto molto ambizioso e che richiederà molti tentativi prima di vedere un razzo spaziale (di queste dimensioni) operativo.
Nelle scorse ore l'FAA ha pubblicato una nota nella quale si legge che l'ente di sicurezza statunitense ha chiuso l'indagine per l'IFT-2 del 18 novembre 2023. SpaceX deve ora applicare 17 azioni correttive che sono state documentate nel rapporto sull'incidente prima del rilascio della nuova licenza modificata che permetterà l'esecuzione di IFT-3. L'agenzia ha dichiarato che 7 azioni correttive riguardano Super Heavy e che prevedono una parte di riprogettazione hardware oltre ad aggiornamenti software.
Sono invece 10 le azioni correttive relative allo stadio superiore di Starship (identificato come Ship) e comprendono ancora in questo caso la riprogettazione di alcune componenti hardware, aggiornamenti strutturali e delle analisi in particolare per quanto riguarda la generazione di incendi e il loro spegnimento. A breve distanza di tempo anche SpaceX ha pubblicato un suo aggiornamento riguarda l'IFT-2 di Starship con molte altre informazioni su quanto accaduto. Bisogna ricordare che la società tutte le informazioni dettagliate pubblicamente ma solamente una parte (e quindi non si può avere un quadro veramente completo di quanto accaduto).
SpaceX rilascia le informazioni sui problemi del secondo volo di Starship
Secondo quanto riportato dalla società statunitense dopo la separazione degli stadi (avvenuta con la tecnica dell'hot staging) Super Heavy ha iniziato la sua discesa verso il mare cercando di avviare 13 dei 33 motori Raptor 2 installati alla base. Durante questa accensione diversi motori che avrebbero dovuto rimanere accesi si sono invece spenti e, in particolare, uno dei motori è esploso provocando l'esplosione del primo stadio (rapid unscheduled disassembly o RUD). L'esplosione è avvenuta dopo 3,5 minuti dal decollo e a una quota di circa 90 km.
Sempre SpaceX ha aggiunto che il motore sarebbe esploso a causa dell'ostruzione di un filtro dell'ossigeno liquido che alimenta i motori con perdita di pressione nelle turbopompe che hanno poi provocato danni a un motore facendolo esplodere. La società ha già implementato diverse modifiche hardware a Starship così da migliorare la capacità di filtraggio del propellente e aumentare l'affidabilità del sistema.
Per quanto riguarda invece Ship (lo stadio superiore), è stata confermata l'accensione corretta di tutti e 6 i motori Raptor 2 (tre atmosferici e tre per il vuoto). La telemetria è stata nominale fino a circa 7 minuti dal decollo. A quel punto era stato programmato un rilascio di ossigeno liquido che era stato caricato in eccesso rispetto alle necessità di volo per simulare la massa del carico utile (questione già anticipata da Elon Musk durante una conferenza con i dipendenti di SpaceX).
Durante il rilascio dell'ossigeno liquido è avvenuta una perdita nella sezione posteriore che ha causato la generazione di alcuni incendi distribuiti portando alla perdita della comunicazione tra i computer di volo presenti a bordo di Starship. Questo ha comportato l'invio del comando di spegnimento di tutti e 6 i motori prima del completamento dell'ascesa e attivando così il sistema FTS (Flight Termination System) automatico che ha comportato l'esplosione del veicolo. I dati parlano di una quota massima raggiunta di 150 km (divenendo così il primo stadio di Starship a raggiungere lo Spazio) con una velocità di 24 mila km/h.
Ovviamente anche in questo caso SpaceX ha apportato modifiche hardware per i prossimi modelli con sistemi per la riduzione delle perdite e una migliore protezione dagli incendi. Grazie all'arrivo di un sistema di thrust vector control (TVC) elettrico anziché idraulico dovrebbe migliorare ulteriormente l'affidabilità.
Buone notizie per l'OLM (Orbital Launch Mount) e per Mechazilla che hanno subito danni minori con il deflettore di fiamma che ha funzionato correttamente. Con l'approssimarsi della fine del mese di febbraio 2024 è ormai chiaro che IFT-3 potrebbe avvenire al più presto nella prima metà del prossimo mese. Molto dipenderà da quando la licenza modifica sarà rilasciata e quindi se l'FAA giudicherà che le problematiche di IFT-2 siano effettivamente state risolte. SpaceX nel frattempo sta proseguendo i test e ampliando il proprio sito di Starbase in Texas, con la costruzione di una seconda torre di lancio.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".