SpaceX recupera parte di Super Heavy Booster 11 dal mare, proseguono i test di Starship

SpaceX recupera parte di Super Heavy Booster 11 dal mare, proseguono i test di Starship

SpaceX ha eseguito un test di riempimento dei serbatoi del grande razzo spaziale Starship in vista del lancio IFT-5 di metà novembre. La società sta inoltre proseguendo la sua ''lotta'' contro l'FAA e ha recuperato parte di Super Heavy Booster 11.

di pubblicata il , alle 20:09 nel canale Scienza e tecnologia
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SpaceX sta proseguendo con i test di Ship 30 e Super Heavy Booster 12 in attesa del rilascio della licenza modificata da parte dell'FAA per il quinto tentativo di lancio (IFT-5, Integrated Flight Test) del grande razzo completamente riutilizzabile Starship. Dopo lo static fire del primo stadio, avvenuto nella seconda metà di luglio, in questi giorni la società di Elon Musk ha assemblato il vettore eseguendo un test di caricamento dei propellenti criogenici.

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Non si è trattato di un WDR (Wet Dress Rehearsal), che invece simula le operazioni pre-lancio fino a pochi secondi prima dell'accensione dei motori. In questo caso invece sono stati caricati metano e ossigeno liquidi a temperature criogeniche per provare i sistemi di terra e le componenti interne del razzo spaziale. SpaceX è consapevole che, secondo quanto dichiarato dall'FAA (Federal Aviation Administration), il lancio potrebbe avvenire non prima della metà di novembre a causa delle modifiche al piano di volo e di altre problematiche che l'agenzia federale avrebbe sollevato.

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SpaceX e la sfida contro l'FAA per Starship e Falcon

Proprio la società di Elon Musk si è scagliata a più riprese contro l'FAA accusata di ritardare, senza reale fondamento, il lancio e quindi lo sviluppo di Starship (ritardando a sua volta anche il programma Artemis della NASA). L'amministratore dell'FAA, Mike Whitaker, ha sostenuto in un'audizione del Comitato per i trasporti della Camera statunitense che i ritardi sarebbero legati principalmente a questioni di sicurezza (come il boom sonico generato dal rientro di Super Heavy). Il funzionario ha dichiarato "penso che la sicurezza sia nell'interesse pubblico e questo è il nostro obiettivo principale" aggiungendo poi che "[ndr. le multe] sono l'unico strumento che abbiamo per ottenere la conformità in materia di sicurezza".

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Whitaker, sempre durante l'audizione, ha anche dichiarato come "SpaceX sia un'azienda molto innovativa" ma che avendo ormai anche una storia ventennale debba avere una gestione della sicurezza di alto livello. Questo prevede anche una comunicazione corretta con le agenzie con un programma di gestione della sicurezza e un sistema per permettere le segnalazioni anonime sui problemi interni. Le risposte sono state date al politico repubblicano Kevin Kiley che ha chiesto chiaramente se l'FAA stesse esercitando un controllo indebito sulle operazioni di SpaceX (sia per quanto riguarda i lanci di razzi Falcon 9 che per lo sviluppo di Starship).

A sua volta la società ha risposto a Whitaker con un post su X che "l'amministratore della FAA Whitaker ha rilasciato oggi diverse dichiarazioni errate in merito a SpaceX. Infatti, ogni dichiarazione da lui rilasciata era errata. È estremamente preoccupante che l'amministratore non sembri avere immediatamente a disposizione informazioni precise in merito alle questioni relative alle licenze di SpaceX". In generale la vicenda si sta combattendo anche sul piano politico, con i repubblicani che accusano l'FAA di essere schierata dalla parte dei democratici (in particolare in vista delle elezioni) citando la vicinanza di pensiero di Elon Musk con il candidato presidenziale Trump.

Starship: recuperata parte di Super Heavy Booster 11

Negli scorsi giorni c'è stato anche il recupero di una grande sezione di Super Heavy Booster 11 (insieme a componenti più piccole). Il recupero di parte del primo stadio, in questo caso di IFT-4, non era strettamente richiesto dal piano di volo approvato dall'FAA ma era considerato opzionale (nel caso si fosse potuto procedere in sicurezza).

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A distanza di mesi da IFT-4 (avvenuto a inizio giugno), la nave HOS Ridgewind, pensata proprio per le operazioni di ricerca e recupero in profondità, è riuscita a recuperare dal fondo del mare, a una profondità di circa 55 metri, parte della sezione finale di Super Heavy Booster 11 con alcuni motori Raptor 2 e alcune strutture aggiuntive.

Le operazioni sono state seguite a distanza da alcuni reporter del settore che hanno notato gli spostamenti della nave in una zona dove i frammenti del primo stadio di Starship erano probabilmente affondati dopo l'ammaraggio. In passato la nave HOS Briarwood (simile alla Ridgewind) aveva supportato il recupero di Falcon 9 dopo un fallito atterraggio su una droneship facendo presumere che "qualcosa stesse accadendo".

HOS (Hornbeck Offshore) impiega un equipaggio esperto oltre a attrezzature ad hoc mentre alcuni suoi dipendenti sono passati a SpaceX entrando così nel team di recupero. Il monitoraggio delle operazioni da parte dei reporter è avvenuto a distanza in quanto la squadra di recupero ha intimato (attraverso un drone) alla loro nave di restare a circa 1,6 km dalla HOS Ridgewind. Non sembra che tutte le parti di Super Heavy Booster 11 siano state recuperate e alcune resteranno probabilmente per sempre in fondo al mare diventando parte del fondale sul quale potrà svilupparsi la vita (come nel caso di altri relitti).

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