SpaceX ha lanciato i lander lunari ispace HAKUTO-R e Firefly Aerospace Blue Ghost con un razzo spaziale Falcon 9

SpaceX ha lanciato i lander lunari ispace HAKUTO-R e Firefly Aerospace Blue Ghost con un razzo spaziale Falcon 9

Nelle scorse ore SpaceX ha lanciato con un singolo razzo spaziale Falcon 9 ben due lander lunari. Si tratta del giapponese ispace HAKUTO-R e dello statunitense Firefly Aerospace Blue Ghost. Quest'ultimo arriverà sulla Luna a inizio marzo.

di pubblicata il , alle 17:41 nel canale Scienza e tecnologia
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Come avevamo scritto alla fine di dicembre 2024, SpaceX ha utilizzato un unico razzo spaziale Falcon 9 per lanciare due lander lunari: si tratta di ispace HAKUTO-R e Firefly Aerospace Blue Ghost. Pur essendo diretti verso il nostro satellite naturale, i due lander seguiranno percorsi differenti e arriveranno con tempistiche differenti verso l'obiettivo. Il primo è un lander della compagnia privata nipponica ispace che aveva già tentato di arrivare sulla superficie lunare negli scorsi mesi con la prima missione, finita purtroppo con un insuccesso.

Per la società statunitense Firefly questa invece è la prima missione del suo lander lunare Blue Ghost che rientra all'interno del programma NASA CLPS o Commercial Lunar Payload Services che rientra a sua volta nel più grande e complesso Artemis. Il lancio è avvenuto alle 7:11 di questa mattina (ora italiana) dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center in Florida. È stato utilizzato un razzo spaziale SpaceX Falcon 9 con il primo stadio, codice B1085, che è stato impiegato in precedenza per le missioni Crew-9, RRT-1 e per due lanci di satelliti Starlink.

SpaceX ha lanciato i lander lunari di ispace e Firefly Aerospace

Come scritto sopra, i due lander lunari seguiranno percorsi differenti con Firefly Aerospace Blue Ghost che resterà in orbita terrestre per 25 giorni prima di eseguire la manovra di iniezione translunare e, dopo quattro giorni, raggiungere l'orbita della Luna dove rimarrà ancora 16 giorni per eseguire alcuni test sulla strumentazione prima di procedere con l'atterraggio previsto il 2 marzo 2025 nella regione del Mare Crisium.

Per quanto riguarda invece il lander lunare ispace HAKUTO-R, chiamato Resilience, utilizzerà una traiettoria a bassa energia. Questo permette di sprecare meno propellente, utilizzare motori relativamente poco potenti ma richiede anche più tempo. Per questo il lander nipponico impiegherà dai quattro ai cinque mesi per raggiungere la Luna per poi atterrare nella zona del Mare Frigoris.

La NASA ha seguito in particolare la missione del lander di Firefly Aerospace, facendo parte di un suo programma commerciale. La scelta di utilizzare un singolo razzo spaziale Falcon 9 di SpaceX è stata presa dalla società stessa così da ridurre il costo per entrambe le società clienti e designando Blue Ghost come carico primario e Resilience come carico secondario.

A bordo di Firefly Aerospace Blue Ghost Mission 1 sono presenti dieci carichi utili scientifici di varia natura selezionati dalla NASA. Per esempio troviamo strumenti in grado di condurre test sulla regolite lunare, raccogliere campioni da analizzare in loco e l'analisi del campo magnetico terrestre grazie ai raggi X. Non manca anche la collaborazione dell'Italia con lo strumento LuGRE (Lunar GNSS Receiver Experiment) in grado di inviare e ricevere segnali dei satelliti di navigazione GPS e Galileo e sviluppato dall'ASI. Questo sarà fondamentale per migliorare la gestione delle varie missioni che si avvicenderanno sul suolo lunare nei prossimi anni, comprese quelle con equipaggio del programma Artemis.

Adolfo Urso (ministro delle Imprese e Made in Italy) ha dichiarato in un comunicato che "l'Italia ancora una volta protagonista con il primo strumento interamente Made in Italy prossimo a sbarcare sulla Luna, progettato per testare le connessioni nello Spazio profondo. Con questo esperimento di frontiera e sfidante, che fornirà un contributo significativo alla preparazione delle future missioni lunari si apre quello che si preannuncia un anno d’oro per l’Italia nello Spazio".

Insieme allo strumento italiano LuGRE troviamo LISTER (Lunar Instrumentation for Subsurface Thermal Exploration with Rapidity) per rilevare il flusso di calore dall'interno della Luna e miserando il gradiente termico e la conducibilità del sottosuolo. C'è poi LPV (Lunar PlanetVac) che servirà a raccogliere campioni di regolite per permetterne l'analisi strumentale, NGLR (retroriflettore lunare di nuova generazione) per permettere la misurazione con precisione della distanza Terra-Luna. Lo strumento RAC (Regolith Adherence Characterization) per capire come la regolite lunare aderisce a differenti tipi di materiale durante il giorno lunare.

RadPC (Radiation Tolerant Computer) è un computer dimostrativo che dovrebbe essere in grado di resistere all'ambiente lunare e riuscire a riparare i danni causati all'elettronica dalle radiazioni. EDS (Electrodynamic Dust Shield) è invece una tecnologia che sfrutta campi lettrici per prevenire l'accumulo di polvere lunare. LEXI (Lunar Environment eliosferico X-ray Imager) servirà a catturare immagini a raggi X per studiare l'interazione del vento solare e il campo magnetico terrestre. LMS (Lunar Magnetotelluric Sounder) studierà la composizione del mantello della Luna misurando campi elettrici e magnetici. Infine non manca SCALPSS (Stereo Camera per Lunar Plume-Surface Studies) che raccoglierà immagini stereoscopiche per capire come il propulsore del lander genera pennacchi di polvere nel momento dell'atterraggio.

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