Saetta, il cane-robot dei Carabinieri in missione a Sanremo per il festival della musica italiana

Saetta, il cane-robot dei Carabinieri in missione a Sanremo per il festival della musica italiana

Il primo cane-robot a disposizione dell'arma dei Carabinieri sarà in missione a Sanremo per supportare le forze dell'ordine durante il celebre festival della musica italiana.

di pubblicata il , alle 10:51 nel canale Scienza e tecnologia
Boston Dynamics
 

L'innovazione tecnologica irrompe anche tra le forze dell'ordine italiane con l'arrivo di Saetta, il primo cane robot in dotazione ai Carabinieri. Questo sofisticato robottino a quattro zampe, sviluppato dall'azienda statunitense Boston Dynamics, è stato assegnato lo scorso dicembre al reggimento artificieri di Roma e fa bella mostra di sé in questi giorni a Sanremo, dove presidia il teatro Ariston in occasione del Festival della Canzone Italiana.

Con i suoi 1,1 metri di lunghezza per 50 cm di larghezza e un'altezza di 70 cm, Saetta ha un aspetto simpatico e amichevole nonostante la livrea intimidatoria che ricorda le autovetture dell'Arma. Ma la sua stazza contenuta e le fattezze animalesche nascondono capacità tecnologiche davvero avanzate. Questo agile quadrupede robotico, del peso di circa 30 kg, è in grado di muoversi su vari tipi di terreno, superare ostacoli e salire gradini grazie ai motori elettrici di cui è dotato. Può anche correre a una velocità massima di 6 km/h e compiere balzi fino a 30 cm di altezza.

Ciò che rende Saetta speciale è però il braccio meccanico di cui è equipaggiato, che gli consente di interagire con gli oggetti e manipolarli con estrema precisione. Questa caratteristica lo rende prezioso per gli artificieri, che potranno utilizzarlo per ispezionare e rimuovere ordigni esplosivi senza mettere a rischio la vita di nessuno. In sostanza Saetta va dove nessun uomo potrebbe, riuscendo ad operare anche negli scenari più pericolosi.

Naturalmente il cane robot non è autonomo, ma viene comandato e controllato da un operatore umano che può trovarsi fino a 150 metri di distanza. L'operatore osserva l'ambiente circostante attraverso le telecamere di cui Saetta è dotato e ne pilota i movimenti tramite un'interfaccia computerizzata. In questo modo può sfruttare la straordinaria mobilità del cane robot per accedere ad aree altrimenti precluse all'uomo.

Certo, l'impiego di robot nelle operazioni di polizia solleva anche qualche interrogativo. Ad esempio, bisognerà definire con chiarezza le responsabilità e la catena di comando quando un robot viene utilizzato in operazioni rischiose. Inoltre l'automazione potrebbe portare alla perdita di posti di lavoro per gli agenti umani. Tuttavia, almeno nel breve periodo, i robot come Saetta saranno solo un supporto all'attività degli artificieri, senza sostituirsi completamente all'uomo.

Per il momento l'arrivo di Saetta è accolto con curiosità dal pubblico sanremese e non mancano selfie e foto ricordo con il cane robot davanti al teatro Ariston.

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