700.000 dollari ai tre ricercatori che hanno decifrato i papiri di Ercolano: vinta la Vesuvius Challenge

La Vesuvius Challenge è stata vinta da un gruppo di tre ricercatori tra cui Luke Farritor, un laureando dell'Università del Nebraska-Lincoln che lo scorso anno aveva utilizzato una NVIDIA GeForce GTX 1070 per un modello di IA.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 07 Febbraio 2024, alle 10:47 nel canale WebUn gruppo di tre ricercatori ha vinto la Vesuvius Challange, una competizione nata per accelerare la decifrazione dei documenti carbonizzati ritrovati nella Villa dei Papiri a Ercolano, ed è riuscito a portare a casa l'agognato premio di 700.000 dollari. Il team è riuscito a decifrare molti più caratteri di quelli richiesti per la competizione.
Yussef Nader, Luke Farritor e Julian Schilliger: questi i tre nomi degli studiosi che sono riusciti a decifrare ben 15 colonne di testo da 140 caratteri ciascuna, per un totale di oltre 2.000 caratteri – per vincere la competizione sarebbero stati sufficienti tre testi da 140 caratteri.
Di Luke Farritor ne avevamo già parlato: è proprio lo studente che lo scorso novembre ottenne il premio di 40.000 dollari per aver decifrato la parola "porpora" da uno dei papiri. In quell'occasione, Farritor utilizzò una NVIDIA GeForce GTX 1070 insieme a un modello di intelligenza artificiale sviluppato ad hoc capace di separare i caratteri e ricostruirli.
Le nuove traduzioni sono state sottoposte all'esame degli esperti: "Abbiamo speso tutto gennaio esaminando attentamente tutte le proposte. Il nostro gruppo di eminenti papirologi ha lavorato giorno e notte per analizzare le quindici colonne di testo delle candidature in maniera anonima, mentre il gruppo di tecnici ha riprodotto e valutato il codice e i metodi utilizzati".
Naturalmente, come abbiamo già avuto modo di spiegare, decifrare questi papiri è un'operazione estremamente complessa e delicata. Si tratta di resti carbonizzati, impossibili da srotolare poiché andrebbero irreparabilmente danneggiati.
Per tale ragione l'Istitut de France ha sfruttato l'acceleratore di particelle di Oxford per scansionarli e ha istituito un premio da un milione di dollari per chi fosse stato in grado di ottimizzare la tecnica. Per quanto la cifra possa sembrare notevole, in realtà il costo per la decifrazione dei papiri è nettamente superiore.
Con un approccio ibrido, che sfrutta sia il tracciamento manuale che gli algoritmi, il costo è di 100 dollari per ogni centimetro quadrato, hanno spiegato gli esperti. Numeri alla mano, considerando che ogni papiro è lungo 15 metri e largo tra i 20 e i 30 cm, il costo per decifrarne uno varia tra 1 e 5 milioni di dollari.
"Considerando che sono presenti 800 papiri in attesa di essere letti, il costo potrebbe superare diverse centinaia di milioni di dollari" spiegano i ricercatori. "È chiaro che non sia conveniente. Inoltre, vi sono parti dei papiri compresse e le attuali tecniche non ci consentono di srotolarli".
I ricercatori contano di abbassare il costo fino a 5.000 dollari per un intero papiro e ritengono che sia possibile perfino automatizzare la procedura. Il tutto, naturalmente, raggiungendo i miglioramenti sperati che, tuttavia, si preannunciano ancora distanti. Nel frattempo, l'obiettivo per il 2024 è di arrivare a leggere il 90% di quattro papiri: il progetto dovrebbe essere completato entro il 2026.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infodavvero? sei uno storico? il massimo esponente dello studio della vita e cultura della roma antica per dire che la lista della spesa di qualcuno non è interessante?
Di quei tempi sappiamo solo quello che personaggi storici influenti e colti hanno scritto. La lista della spesa della patrizia tal dei tali potrebbe svelare abitudini, necessitá e usi e costumi di una civiltá perduta.
Pensa se chi ha scoperto la tomba di tutankamon avesse detto; ma siamo sicuri di volere investire cosí tanto tempo a scavare in mezzo al deserto? Ma siamo sicuri di volere cercare una camera segreta in una piramide che magari i tombaroli hanno giá saccheggiato?
soldi buttati ...
va bene lo sviluppo della tecnologia e AI, ma dopo sarebbero soldi buttati ...Davvero? A te quanti ne hanno chiesti per questa loro ricerca? Perché mi sembra strano che uno giudichi come gli altri stati spendono i LORO soldi per la ricerca senza averne contribuito in minima parte.
Oppure credete che dovevano trovare la formula segreta dell'elisir di lunga vita o la prima copia originale del Necronomicon perché fosse un risultato valido?
Nei gruppi vincitori ci sono sicuramente svariati membri italiani, ma il progetto è stato talmente interdisciplinare e complicato che è stato necessario mettere insieme tante menti di livello, immaginalo come un progetto transnazionale.
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