Rocket Lab: la fotografia del primo stadio del razzo Electron nell'oceano

Il CEO di Rocket Lab, Peter Beck, ha postato su Twitter una nuova fotografia del primo stadio del razzo Electron della missione (fallita) Running Out Of Toes mentre si trovava ancora nell'acqua dell'oceano. Ecco le novità.
di Mattia Speroni pubblicata il 25 Maggio 2021, alle 08:31 nel canale Scienza e tecnologiaRocket Lab
Come abbiamo scritto qualche giorno fa, l'ultima missione di Rocket Lab non è finita come previsto. I due satelliti della missione Running Out Of Toes, che erano posizionati nel secondo stadio del razzo Electron, sono andati distrutti, anche se non si contano danni a cose o persone. Ma non tutto è andato perduto.
Come sappiamo, la società di Peter Beck ha intenzione di seguire la strada dei razzi riutilizzabili come nel caso di SpaceX. Certo, un Falcon 9 è decisamente più grande e pesante di un razzo Electron ma questo permette anche a quest'ultimo di ritagliarsi la sua nicchia di mercato potendo contare (soprattutto in futuro) su una riduzione dei costi complessivi.
Il recupero del primo stadio del Rocket Lab Electron
Le prime notizie che sono arrivate dopo il fallimento della missione Running Out Of Toes erano ancora parziali: l'unica certezza era un problema al secondo stadio che aveva portato a una perdita del carico utile. Successivamente però è arrivata una buona notizia: il primo stadio è rientrato come previsto.
Non si tratta quindi di un successo, ma neanche di un completo insuccesso. Il primo stadio dell'Electron di Rocket Lab è riuscito ad ammarare (rallentato da un paracadute) nell'oceano, come mostrato nella fotografia da parte del CEO, Peter Beck. Il nuovo scudo termico, modificato rispetto al passato, è stato impiegato proprio in questa missione per la prima volta. I motori del primo stadio sembrano in buone condizioni e verranno sottoposti ad analisi aggiuntive.
Questa missione era ancora preparatoria rispetto alla prossima fase che prevederà un recupero con elicottero "al volo". Un'altra missione con recupero del primo stadio sarà effettuata entro il 2021.
I motivi del fallimento della missione sono da chiarire
Per quanto riguarda invece la missione Running Out Of Toes, la società ha aggiunto alcuni dettagli negli scorsi giorni. Secondo quanto riportato, dopo tre minuti dal lancio, è avvenuta la separazione tra i due stadi con l'accensione del motore del secondo stadio. Fino a questo punto tutto sembrava nominale.
Poco dopo l'accensione del secondo stadio però, il motore si è spento facendo fallire la missione e portando alla perdita del carico utile. Nonostante questo arresto non programmato, la telemetria ha continuato a essere trasmessa, fornendo i dati agli ingegneri.
Le prime analisi condotte dagli ingegneri di Rocket Lab farebbero pensare che uno dei computer che gestisce il motore del secondo stadio abbia rilevato un problema. Questo ha comportato lo spegnimento di sicurezza come previsto dalle procedure di emergenza.
Durante i test preliminari non erano state rilevate anomalie e quindi i dati che sono stati raccolti saranno preziosi per capire cosa è andato storto ed evitare ulteriori problemi in futuro. Nelle prossime settimane ci dovrebbero essere altre informazioni in merito per avere una panoramica più completa sugli eventi.
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