Rinviato l'ultimo lancio del razzo spaziale ULA Delta IV Heavy per la missione NROL-70

Nella serata di ieri era in programma il lancio di un nuovo satellite spia statunitense per la missione NROL-70. La particolarità è che si sarebbe trattata dell'ultima missione del razzo spaziale ULA Delta IV Heavy, ora rinviata a causa di un guasto.
di Mattia Speroni pubblicata il 29 Marzo 2024, alle 13:05 nel canale Scienza e tecnologiaULA
Nella giornata di ieri era previsto il lancio della missione NROL-70, rinviata inizialmente per venti ad alta quota e successivamente per un guasto della pompa che si occupa del ricircolo dell'azoto gassoso dedicato ai sistemi di lancio. Questo sarebbe stato l'ultimo lancio (il sedicesimo, complessivamente) del razzo spaziale ULA Delta IV Heavy entrato in servizio nel 2004 e ora in fase di ritiro con un solo fallimento parziale all'attivo.
Questo vettore pesante è stato impiegato per lanciare diversi satelliti in orbita e in particolare carichi utili legati al Dipartimento della Difesa statunitense ma anche per il lancio di prova della capsula Orion del programma Artemis e per la Parker Solar Probe. Con la missione prevista ieri per il National Reconnaissance Office (NRO) sarebbe quindi "andato in pensione" questo vettore pesante per puntare su soluzioni più recenti come Vulcan Centaur, che dovrebbe essere anche più economico nella sua gestione e quindi anche più competitivo.
Secondo Tory Bruno (CEO di ULA) un razzo Vulcan Centaur potrà lanciare missioni come NROL-70 con un prezzo del 70% inferiore permettendo un risparmio per le agenzie e di essere più competitiva con SpaceX che offre prezzi ancora più concorrenziali grazie al riutilizzo dei vettori. Il primo volo del nuovo vettore è stato effettuato per mettere in orbita il lander lunare Astrobotic Peregrine (quest'ultimo ha però fallito la sua missione, non a causa del razzo spaziale che invece si è comportato come previsto).
Il lancio sarebbe dovuto avvenire dallo Space Launch Complex-37 della Cape Canaveral Space Force Station, in Florida con un carico utile i cui dettagli non sono stati resi pubbici (trattandosi di un satellite spia). La particolarità di ULA Delta IV Heavy è che utilizza ossigeno e idrogeno criogenici per i suoi stadi, tre booster inferiori e uno stadio superiore, con l'idrogeno che viene rilasciato poco prima del decollo e che rimane nella zona inferiore del razzo spaziale e lo "incendia" pochi istanti prima di lasciare effettivamente il pad. Si tratta di un lancio che appare effettivamente molto scenico oltre a essere stato un importante vettore per gli USA.
Questo razzo spaziale pesante è alto 71,6 metri con fairing da 19,8 metri e diametro di 5 metri in grado di contenere satelliti di generose dimensioni. I tre booster inferiori utilizzano tre propulsori RS-68A con una spinta di 312,3 kN ciascuno. Lo stadio superiore (che è stato poi ripreso in parte per l'Interim Cryogenic Propulsion Stage di NASA SLS) utilizza un propulsore RL10C-2-1 da 110,1 kN di spinta nel vuoto. Essendo un razzo di vecchia generazione ULA Delta IV Heavy non è recuperabile in nessuna sua parte.
Per quanto riguarda la missione NROL-70 con carico utile segreto è possibile che il satellite da mettere in orbita sia un'unità ADVANCED ORION denominata Mentor 10 (Orion 12). Ovviamente non ci sono conferme ufficiali in tal senso anche se è stata confermata una collaborazione con la Space Force da parte di un membro dell'NRO.
Il logo rappresenta un leopardo delle nevi mentre il motto ufficiale è "advantage through knowledge" e dovrebbe richiamare la capacità di intercettare differenti tipologie di segnali di nazioni ostili (SIGINT) dall'orbita geosincrona. Per funzionare impiegano grandi antenne che possono avere un diametro fino a 100 metri e sono particolarmente luminosi se visti da Terra con i giusti strumenti. Attualmente non c'è una data effettiva per il nuovo tentativo di lancio di NROL-70 e per l'addio a ULA Delta IV Heavy. La pompa, che inizialmente sembrava essere stata riparata correttamente, successivamente ha presentato nuovi problemi portando a un rinvio per avere la massima confidenza nei sistemi di lancio (anche considerando che probabilmente il satellite spia è particolarmente complesso e costoso).
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