Orienspace Gravity-1: il grande razzo cinese a propellente solido lanciato da una nave

Una neonata società cinese (fondata nel 2020) ha lanciato per la prima volta il razzo spaziale Orienspace Gravity-1. Si tratta del più potente razzo spaziale a propellente solido mai realizzato e che mostra l'interesse della Cina per lo Spazio.
di Mattia Speroni pubblicata il 12 Gennaio 2024, alle 15:21 nel canale Scienza e tecnologiaCNSAOrienspace
Come abbiamo avuto modo di scrivere in passato, la Cina negli ultimi anni è riuscita ad ampliare il proprio programma spaziale inanellando una serie di successi molto interessanti dal punto di vista scientifico e dello sviluppo tecnologico. Attualmente può essere considerata, a livello globale, la seconda forza dietro agli Stati Uniti. Ricordiamo le missioni lunari passate come Chang'e-4 e Chang'e-5 e la futura Chang'e-6 (che sarà lanciata quest'anno). C'è poi la missione Tianwen-1 verso Marte che, al primo tentativo, è riuscita a far atterrare un lander e un rover sulla superficie. Infine non si può non citare la stazione spaziale cinese Tiangong. Insieme alle società statali sono apparse anche diverse società private che stanno cercando di sviluppare satelliti e razzi spaziali. Tra queste c'è Orienspace che ha lanciato con successo il razzo spaziale Gravity-1.
Il razzo spaziale Orienspace Gravity-1 è una soluzione pensata per essere semplice ma anche rispondere alla crescente esigenza di accesso allo Spazio (sia per clienti nazionali che esteri). La sua particolarità è di essere un razzo che sfrutta solamente propellente solido (basato su polibutadiene con radicali ossidrilici terminali) ed è il più potente mai realizzato.
Il lancio è avvenuto alle 6:30 di ieri (ora italiana) da una nave modificata Dongfang Hangtiangang. Questo consente di non avere strutture per il lancio da terra e poter scegliere la zona più idonea per l'immissione in orbita. Il carico utile era composto da tre satelliti Yunyao-1 (unità 18, 19 e 20) che sono stati immessi correttamente in orbita come previsto a una quota di circa 500 km con inclinazione di 50°.
Bisogna considerare che la società è stata fondata solamente nel 2020 e dopo circa quattro anni è riuscita a lanciare con successo il suo primo razzo spaziale Orienspace Gravity-1. Come scritto, l'utilizzo di propellente solido piuttosto che liquido o liquido criogenico ha sicuramente facilitato il compito ma non era per nulla scontato. Le prestazioni parlano di circa 6,5 tonnellate in LEO, 3,7 tonnellate in SSO a 700 km di quota (utilizzando però un terzo stadio a ossigeno/RP-1).
La struttura di Orienspace Gravity-1 prevede quattro booster (più un booster centrale che viene utilizzato come secondo stadio) e tre stadi complessivi. Le dimensioni stimate sono di 29,4 metri ed è largo circa 9,2 metri con una massa al decollo di 405 tonnellate. Il propellente solido, pur essendo non modulabile riesce a garantire una spinta elevata che, nel caso di questo vettore, arriva fino a circa 5884 kN. Ovviamente non si tratta di un razzo riutilizzabile e ci dovranno essere dei miglioramenti alla nave di supporto in quanto ha subito alcuni danni (minori) nella zona del deflettore di fiamma. Questo è però un segnale chiaro di come la Cina e l'industria cinese sia sempre più focalizzata sullo Spazio e non sarà da sottovalutare per il prossimo futuro (avendo recuperato molto terreno in pochissimo tempo).
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn particolare è emersa la preoccupazione per la dipartita (ora sembra rientrata) della Russia che ha una parte importante della ISS e per la stabilità della stazione senza i russi.
Invece il Gravity-1 lanciato usa di fatto ... 6 RSB (i 4 RSB, il core centrale ed il secondo stadio).
Nonostante descrivano gli aspetti positivi di tale scelta, è comunque un ripiego mentre guadagnano tempo per sviluppare Gravity-2 ( che corrisponde a quello che doveva essere il loro primo vettore).
booster a perdere
mha, eppure dovrebbe essere chiaro che per essere un business sostenibile la via è quella tracciata da space x. va bene che paga pechino, ma...La soluzione scelta per Gravity-1 ha i suoi vantaggi ma è meno flessibile nel coprire tutti i possibili scenari.
Anche i vettori Vega usano come primo stadio lo stesso razzo usato negli rsb degli Arianne 5 e 6 ( P80 e P120C) in modo da avere un vettore per lanciare piccoli carichi, ma per avere maggiore flessibilità negli inserimenti orbitali hanno secondo e terzo stadio a combustibile liquido.
Poi c'è un altro elemento che contribuisce a rendere competitivi i propulsori a combustibile solido: i missili militari se possibile sono a combustibile solido e se si può avere almeno parte della catena di produzione in comune con i vettori "civili" si spende meno e si mantiene e migliora il know-how con spese complessivamente minori rispetto ad una produzione solo ad uso militare.
Perché usare i SLBM lanciati dai sottomarini a 50m di profondità quando puoi usare un coso alto il triplo su una nave visibile e udibile pure da ciechi e sordi
No, gli unici vantaggi sono poter finanziare parte dell'R&D in comune e mantenere un pool di know-how e tecnici senza fare troppe spese militari solo per dargli lavoro.
Secondariamente un vettore tipo Gravity-1 torna utile per avere un vettore "quasi pronto al lancio" per mettere in orbita satelliti con breve preavviso (cosa che ha risvolti utili in campo militare).
Ma come missile alternativo agli SLBM non ha senso.
Il vantaggio principale degli SLBM è che la loro piattaforma di lancio (in teoria) se ne può stare nascosta in mare fino al momento in cui li lancia.
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