NASA X-59 QueSST: svelato l'aeroplano supersonico a ridotto ''boom sonico''

Dalla collaborazione tra l'agenzia spaziale statunitense e la divisione Skunk Works di Lockheed Martin è nato NASA X-59 QueSST. Si tratta del prototipo di un aeroplano supersonico con ridotto boom sonico per utilizzi civili. Primo volo a fine 2024.
di Mattia Speroni pubblicata il 13 Gennaio 2024, alle 23:24 nel canale Scienza e tecnologiaLockheed MartinNASA
Era il 2018 quando l'agenzia spaziale statunitense insieme a Lockheed Martin annunciarono l'idea di voler sviluppare un aeroplano supersonico a ridotto "boom sonico" conosciuto come NASA X-59 QueSST (Quiet SuperSonic Technology). Una soluzione che non darà vita direttamente a un modello commerciale ma piuttosto servirà come prototipo per raccogliere dati e sviluppare componenti utili agli aeroplani superveloci del futuro.
L'idea è quella di poter realizzare aeroplani supersonici in grado di volare anche in zone abitate senza però generare le problematiche tipiche di un "boom sonico" (o quantomeno riducendole sensibilmente). Questo dovrebbe permettere spostamenti più veloci e maggiore comfort sia per i passeggeri ma, soprattutto per tutti gli abitanti che si troveranno sulle rotte dei futuri aerei commerciali che utilizzeranno queste tecnologie e design. Una sfida impegnativa ma non impossibile.
NASA X-59 QueSST: svelato il prototipo completo dell'aeroplano supersonico "silenzioso"
La NASA ha tenuto nelle scorse ore, insieme al partner produttivo Lockheed Martin (e in particolare grazie alla ben nota divisione dei progetti speciali, Skunk Works), una conferenza di presentazione della nuova unità che inizierà i test di volo proprio quest'anno. Ovviamente l'agenzia spaziale ha già effettuato diversi test con modelli e analisi al computer ma l'ambiente reale è sempre l'analisi più importante per capire se il progetto sarà effettivamente adatto ai futuri aeroplani supersonici.
Come già evidente dai render iniziali, poi concretizzati nel modello assemblato, NASA X-59 QueSST utilizza una forma particolare che prevede una lunga parte frontale acuminata con la cabina di pilotaggio posizionata più in basso (senza visibilità diretta con i piloti che useranno degli schermi 4K e videocamere dell'eXternal Vision System) e, nella zona posteriore, l'unico motore che permetterà a questo modello di raggiungere velocità supersoniche. Le dimensioni ufficiali sono pari a 30,4 x 9 metri. Proprio la zona frontale servirà, almeno stando ai test, a rompere le onde d'urto che solitamente genererebbero un boom sonico. La zona inferiore è invece piatta per aiutare a ridurre ulteriormente le onde d'urto durante lo spostamento.
Pam Melroy (vice amministratrice della NASA) ha dichiarato che "questo è un importante risultato reso possibile solo attraverso il duro lavoro e l'ingegnosità della NASA e dell'intero team dell'X-59. In pochi anni siamo passati da un concept ambizioso alla realtà. L'X-59 della NASA aiuterà a cambiare il modo in cui viaggiamo, per riunirci in molto meno tempo".
Ci si aspetta che il nuovo NASA X-59 QueSST possa raggiungere 1500 km/h (circa) generando però un boom sonico di molto inferiore a quello di un aeroplano disegnato in maniera convenzionale. Prima di procedere al volo saranno effettuati diversi test per assicurarsi che l'aeroplano possa essere sicuro per i collaudatori e per le persone circostanti.
Non c'è ancora una data del primo volo ma la NASA ha dichiarato che dovrebbe essere entro la fine dell'anno (inizialmente era programmato per il 2022). Inizialmente i test verranno condotti nella sede della Skunk Works mentre successivamente la base operativa sarà in California, al Armstrong Flight Research Center della NASA.
Dopo i primi test, che dimostreranno un buon livello di sicurezza (volando su zone non densamente abitate), si passerà al volo su città che si sono candidate per i test così da capire quanto sia effettivamente impattante il volo dell'NASA X-59 QueSST sulla vita delle persone. I dati saranno poi condivisi con l'FAA per le valutazioni. La strada per la realizzazione di aeroplani supersonici di questo tipo ovviamente richiederà ancora anni di sviluppo e non sappiamo se effettivamente i risultati saranno quelli attesi. Non resta dunque che attendere i test e capire quanto effettivamente questa tecnologia e questo design saranno promettenti.
24 Commenti
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Ye olde habu.Da una parte c'è il povero Cristo che deve comprarsi una cagata elettrica a prezzi folli perché la sua Euro 4 ammazza il pianeta, dall'altra invece la priorità è riunirsi in meno tempo con i viaggi supersonici. Che lasciassero certe cose solo ai militari e bon.
Il muso è sicuramente solo un'appendice aerodinamica praticamente priva di peso, e lo si capisce dalla posizione delle ali, che non si devono spostare più di tanto dal centro di gravità.
Piuttosto nell'era green lo vedo abbastanza inutile come mezzo di trasporto.
Più che altro con un ala a freccia così accentuata a basse velocità si è sempre al limite dello stallo e con manovrabilità abbastanza ridotta.
Non faceva ,ovvero rumore assurdo e gia ben prima dell incidente non lo voleva nessuno proprio per questo motivo.
Piuttosto nell'era green lo vedo abbastanza inutile come mezzo di trasporto.
Il problema non è il peso, ma la geometria, sembra troppo sproporzionato e per quanto leggero se deve atterrare in condizioni non ottimali, avere il muso che si sfascia in atterraggio non è il massimo.
Poi per quel che riguarda l'era green ... i ricchi anche nel caso peggiore potranno sempre permettersi di pagare il prezzo extra di biocombustibili ad impatto zero.
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