NASA SLS: il razzo spaziale per la missione Artemis II è in fase di assemblaggio

In vista della missione Artemis II (che dovrebbe essere lanciata a novembre 2024), l'agenzia spaziale statunitense e i suoi partner stanno procedendo all'assemblaggio del razzo spaziale NASA SLS e a istruire l'equipaggio.
di Mattia Speroni pubblicata il 02 Ottobre 2023, alle 16:03 nel canale Scienza e tecnologiaNASAArtemisBoeing
Il nuovo programma lunare della NASA (e più in generale del consorzio Artemis) sta procedendo verso una delle tappe fondamentali: la missione Artemis II che riporterà gli esseri umani in orbita lunare per anticipare l'allunaggio che avverrà invece con la successiva Artemis III. Gli astronauti che parteciperanno alla seconda missione Artemis sono già stati negli scorsi mesi e comprendono Christina Hammock Koch, Gregory Reid Wiseman, Victor Glover e Jeremy Roger Hansen.
Ci saranno quindi tre statunitensi e un canadese a bordo di Artemis II mentre, quasi sicuramente l'equipaggio della missione Artemis III sarà composto solo da statunitensi. Bisognerà aspettare Artemis IV e Artemis V per vedere degli astronauti europei a bordo della capsula Orion (i nomi non sono ancora stati resi noti ma potrebbero far parte della nuova classe di astronauti). L'agenzia sta anche lavorando con i propri partner all'assemblaggio del razzo spaziale NASA SLS (Space Launch System) che sarà utilizzato per Artemis II. Nelle ultime settimane diverse componenti sono state assemblate in vista del lancio previsto per novembre 2024.
NASA SLS: il razzo per la missione Artemis II in fase di assemblaggio
Il primo motore RS-25 (di derivazione orbiter dello Space Shuttle) è stato installato l'11 settembre alla base del Core Stage del razzo spaziale alla Michoud Assembly Facility a New Orleans. Intorno al 25 settembre tutti e quattro i motori RS-25 sono stati installati con il secondo che è stato installato il 15 settembre, il terzo il 19 settembre e il quarto il 20 settembre.
Nei giorni seguenti i motori dovranno essere fissati completamente grazie alla collaborazione tra Boeing, L3Harris Technologies e Aerojet Rocketdyne. I tre partner dovranno completare la parte di propulsione/alimentazione e i sistemi elettrici. Sempre negli stessi giorni dallo stabilimento Northrop Grumman a Promontory Point, sono stati spediti via treno al Kennedy Space Center (Florida) i dieci segmenti che compongono i due booster con propellente allo stato solido che saranno integrati ai lati dello stadio principale di NASA SLS. I segmenti pesano ognuno 180 tonnellate e forniranno buona parte della spinta iniziale (circa il 75%). La NASA insieme a Northrop Grumman ha anche eseguito un hot fire test di una versione aggiornata dei booster allo stato solido che saranno utilizzati a partire dalla missione Artemis IV quando vedremo la versione Block 1B dello Space Launch System. Sempre guardando in ottica futura, anche l'ICPS (SLS Interim Cryogenic Propulsion Stage) dedicato alla missione Artemis III è arrivato in Florida per una futura integrazione.
Insieme all'assemblaggio di NASA SLS (Space Launch System) c'è stata anche una delle varie prove dedicate all'equipaggio di Artemis II e alle squadre dell'Exploration Ground Systems. Tutto dovrà essere pronto e tutti dovranno essere preparati perché, a differenza di Artemis I, qui a bordo della capsula Orion saranno presenti quattro astronauti.
👀 Guess who has arrived at Launch Pad 39B ✨ pic.twitter.com/4YPBIu6ylm
— NASA's Exploration Ground Systems (@NASAGroundSys) September 20, 2023
Nella seconda metà di settembre gli astronauti Reid Wiseman, Victor Glover, Christina Koch e Jeremy Hansen hanno eseguito una prova pratica con le varie procedure con le quali dovranno confrontarsi alla fine del 2024. La giornata è iniziata con la sveglia all'interno degli alloggi del Neil Armstrong Operations and Checkouts per poi indossare le versioni di prova delle tute spaziali che sono compatibili con Orion. Successivamente si sono diretti verso la piattaforma di lancio 39B dove li attenderà, quando sarà il momento, NASA SLS.
Dopo il trasporto su alcuni van elettrici di nuova generazione gli astronauti hanno eseguito alcune procedure nella camera bianca che si trova sulla torre di lancio. In questo caso non era presente la capsula Orion e quindi la procedura è terminata, in futuro invece si potrà proseguire con le prove "sul campo". È dalla fine del programma Apollo che degli astronauti non si allontanano dall'orbita bassa terrestre (LEO) e i rischi sono maggiori rispetto alle altre missioni verso la ISS. Si tratterà comunque di un momento storico che anticiperà quello, ancora più importante, del ritorno sulla superficie della Luna con un equipaggio umano, in vista delle future missioni e del proseguo dell'attività sul nostro satellite naturale.
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