NASA Curiosity ha scoperto delle grandi molecole organiche su Marte, forse parte di acidi grassi
Il rover statunitense NASA Curiosity ha scoperto delle grandi molecole organiche su Marte (alcani lineari con 10 o più atomi di carbonio), forse parte di acidi grassi e che potrebbero derivare da vita passata.
di Mattia Speroni pubblicata il 25 Marzo 2025, alle 19:17 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Attualmente su Marte sono attivi due rover statunitensi, NASA Curiosity e NASA Perseverance, atterrati rispettivamente nel 2012 e nel 2021 per le missioni MSL e Mars 2020. Mentre il secondo sta continuando la raccolta dei campioni e l'esplorazione della zona esterna del cratere Jezero il primo ha trovato delle grandi molecole organiche che potrebbero essere state parte di acidi grassi.
Secondo quanto riportato dall'agenzia spaziale statunitense, questi composti organici sarebbero i più grandi trovati su Marte finora e la loro analisi è stata inserita nello studio dal titolo Long-chain alkanes preserved in a Martian mudstone. Le analisi sono avvenute nel Sample Analysis at Mars (SAM) a bordo del rover NASA Curiosity dando le prime indicazioni utili su queste molecole.
Le molecole in questione sono alcani lineari costituiti da 10, 11 e 12 atomi di carbonio chiamati decani (C10H22), undecani (C11H24) e dodecani (C12H26). Per le analisi SAM riscalda il campione per due volte e analizza i composti risultanti. Per questo gli scienziati non sono sicuri di quali siano le molecole di partenza. Le ipotesi indicano che gli alcani lineari potrebbero derivare da acidi grassi come l'acido undecanoico, l'acido dodecanoico o l'acido tridecanoico. Si tratta di acidi grassi, molecole utilizzate nello sviluppo della vita sulla Terra e che potrebbero aver dato il loro contributo anche sul Pianeta Rosso.
La riproduzione delle analisi di SAM in laboratorio hanno indicato che effettivamente gli acidi grassi potrebbero essere i composti di partenza. Come sempre, il problema è che questo genere di molecole possono essere prodotte anche senza lo sviluppo della vita attraverso altri processi chimici e quindi non sono la conferma definitiva che su Marte fossero presenti organismi. Si tratta comunque di un ritrovamento interessante.
Caroline Freissinet (del centro nazionale francese per la ricerca scientifica) ha dichiarato "il nostro studio dimostra che, ancora oggi, analizzando i campioni di Marte potremmo rilevare firme chimiche della vita passata, se è mai esistita su Marte".

La presenza di molecole organiche complesse potrebbe portare in futuro alla scoperta di biofirme che potrebbero confermare come su Marte ci fosse vita microbica alcuni milioni di anni fa, quando il Pianeta Rosso era molto diverso da come lo conosciamo ora. In quest'ottica si inserisce la missione Mars Sample Return, che punta a portare dei campioni marziani, raccolti da NASA Perseverance, sulla Terra per analisi con i migliori strumenti di cui l'umanità dispone.
I ricercatori hanno considerato che le tracce nelle rocce analizzate nel cratere Gale (dove è atterrato NASA Curiosity) indicherebbero come quest'ultimo fosse ricco di acqua liquida e che lo sia stato per milioni di anni. Un tempo abbastanza lungo per il potenziale sviluppo di vita microbica sul Pianeta Rosso. Per quanto manchino ancora conferme definitive, i nuovi dati si aggiungono a una serie di altre analisi passate e a quelle future che verranno eseguite da altre missioni per avere un quadro completo di come Marte potesse sostenere la vita in passato.










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2 Commenti
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grassi vegetali e animali di partenza?
da piante e pesci? salmoni? pesci-cane?
l'undecanoico è presente nel burro...
possono esserci state delle antiche industrie casearie?
niente tracce di archeostabilimenti?
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