La stazione spaziale russa ROSS sarà un progetto nuovo e principalmente automatizzato

La stazione spaziale russa ROSS sarà un progetto nuovo e principalmente automatizzato

La stazione spaziale russa conosciuta come ROSS è un progetto ambizioso e Roscosmos intende realizzarlo nei prossimi anni come soluzione principalmente automatizzata ma che accoglierà cosmonauti quando necessario.

di pubblicata il , alle 07:21 nel canale Scienza e tecnologia
Roscosmos
 

Recentemente abbiamo scritto delle novità legate alle nuove navicelle spaziali per rifornimento e trasporto equipaggio che la Russia sta progettando di realizzare per i suoi prossimi grandi obiettivi: la stazione spaziale russa (ROSS) in orbita bassa terrestre e la base sulla superficie lunare (ILRS) in collaborazione con la Cina.

Tutti questi progetti, compresi quelli di Orlyonok (navicella per l'orbita bassa) e Oryol (navicella dedicata alla Luna) sono legati alla capacità di finanziamento di Roscosmos e più in generale della Russia. Con le sanzioni ancora vigenti a causa della guerra in Ucraina, anche l'attività legata allo Spazio potrebbe subire dei ridimensionamenti. Questi potrebbero prevedere ritardi nella realizzazione dei progetti, cancellazioni e la nascita di altri progetti legati a missioni più specifiche (per lo più di tipo militare). Allo stato attuale è quindi difficile capire quali saranno realmente le capacità dell'agenzia russa nel lanciare missioni importanti come la stazione spaziale russa (ROSS).

La stazione spaziale russa e le nuove informazioni

Recentemente Roscosmos e il Consiglio sullo Spazio dell'Accademia Russa delle Scienze si sono riuniti per discutere del progetto della nuova stazione spaziale. Secondo quanto riportato da Katya Pavlushchenko, ROSS potrebbe avere un'inclinazione orbitale di 97° in grado di coprire buona parte della superficie terrestre.

stazione spaziale russa ross

In generale si tratterà di una stazione spaziale russa pensata per essere principalmente automatizzata e quindi senza la necessità di un equipaggio sempre presente a bordo. Questo consentirà di avere una cadenza di lanci delle missioni più "rilassata". I cosmonauti saranno necessari per le installazioni dei carichi utili, riparazioni e gli esperimenti. Altro punto interessante è che i moduli potrebbero essere completamente nuovi e non verranno invece riutilizzati quelli della Stazione Spaziale Internazionale.

Rogozin ha dichiarato "la stazione avrà l'opportunità di osservare l'intero pianeta. Abbiamo deciso che la stazione sarà automatica, l'equipaggio parteciperà alla consegna e all'installazione del carico utile, al test di sistemi spaziali promettenti, alla riparazione e alla sostituzione di segmenti dei moduli spaziali. [...] Questo non è un hotel per astronauti e turisti, ma una piattaforma robotica multifunzionale per l'osservazione altamente dettagliata della Terra e dello Spazio vicino alla Terra, il cui controllo, se necessario, sarà trasferito all'equipaggio".

Come scritto sopra, la situazione è ancora decisamente incerta. Il primo punto che Roscosmos dovrà chiarire sarà la cooperazione per la ISS. Come sappiamo Dmitry Rogozin (direttore generale dell'agenzia) ha già dichiarato che la Russia collaborerà almeno fino al 2024 e che darà un anno di tempo ai partner prima di ritirarsi. Molto dipenderà sia dalle questioni geopolitiche sia da quelle tecniche considerando che i moduli del segmento russo potrebbero non resistere fino al 2030 (per questo è in corso una valutazione tecnica).

Il futuro della Russia nello Spazio

Alcuni scenari possibili (ma tutt'altro che certi) potrebbero prevedere un ritiro dopo il 2024 ma quasi sicuramente per quel periodo la stazione spaziale russa non sarà ancora pronta. Questo significherebbe che la Russia non avrebbe più cosmonauti in orbita oppure che si dovrebbe affidare alla Cina e alla sua CSS.

zeus russia spazio

RIA Novosti riporta come lo stesso Rogozin abbia proposto che la Russia possa emettere denaro (un trilione di rubli legati ai beni attualmente sotto sequestro nel Mondo) per sostenere la realizzazione di progetti di vario genere, compresi quelli legati allo Spazio. Nello specifico è stato fatto l'esempio della navicella spaziale con alimentazione basata su un reattore nucleare conosciuta come Zeus.

Sempre guardando allo Spazio, sarebbe anche in corso lo sviluppo di tute spaziali autoriparanti. Alla base del progetto ci sarebbe un fluido non newtoniano che una volta colpito potrebbe ripararsi in brevissimo tempo grazie alle sue proprietà intrinseche. Questo fluido è stato realizzato per i radiatori del sistema Zeus ma ora potrebbe essere impiegato per le tute spaziali. Con le dichiarazioni passate che vorrebbero sempre più progetti militari e meno per la ricerca scientifica, la Russia e Roscosmos si trovano su un bivio importante (e con un budget limitato).

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18 Commenti
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Ginopilot30 Maggio 2022, 08:54 #1
Pronta per il 3024, forse.
jepessen30 Maggio 2022, 09:02 #2
Un altro modulo da far precipitare a comando, insomma...
bonzoxxx30 Maggio 2022, 09:24 #3
Mi chiedo come un paese con un PIL 2/3 di quello dell'Italia possa fare tutto questo: o sono bravi loro oppure siamo scemi noi, non trovo spiegazione.

Vero che verrebbe fatta in collaborazione con la Cina che soldi ne ha a buttare, però..
RaZoR9330 Maggio 2022, 09:33 #4
Originariamente inviato da: bonzoxxx
Mi chiedo come un paese con un PIL 2/3 di quello dell'Italia possa fare tutto questo: o sono bravi loro oppure siamo scemi noi, non trovo spiegazione.

Vero che verrebbe fatta in collaborazione con la Cina che soldi ne ha a buttare, però..
La maggior parte di questi progetti sono solo fumo negli occhi. Al momento roscosmos opera con molto hardware legacy sviluppato dall'unione sovietica, come la Soyuz.
L'italia non era parte di un superpotenza in competizione nella space race per decenni e di conseguenza non ha l'esperienza e l'impianto industriale per operare su scala simile.
bonzoxxx30 Maggio 2022, 09:41 #5
Originariamente inviato da: RaZoR93
La maggior parte di questi progetti sono solo fumo negli occhi. Al momento roscosmos opera con molto hardware legacy sviluppato dall'unione sovietica, come la Soyuz.
L'italia non era parte di un superpotenza in competizione nella space race per decenni e di conseguenza non ha l'esperienza e l'impianto industriale per operare su scala simile.


Concordo con quanto hai scritto
Tra l'altro noi facciamo parte dell'ESA e, più in generale, non ha senso concorrere da soli nella corsa allo spazio dato che i fondi richiesti sono davvero tanti, molto meglio unire le forze, giustamente.
blobb30 Maggio 2022, 09:54 #6
Originariamente inviato da: bonzoxxx
Mi chiedo come un paese con un PIL 2/3 di quello dell'Italia possa fare tutto questo: o sono bravi loro oppure siamo scemi noi, non trovo spiegazione.

Vero che verrebbe fatta in collaborazione con la Cina che soldi ne ha a buttare, però..


Prima L urss ed ora la Russia sono 50 anni che costruiscono stazioni orbitanti
La stessa iss non è altro che la mir2
Unrue30 Maggio 2022, 10:24 #7
Originariamente inviato da: bonzoxxx
Mi chiedo come un paese con un PIL 2/3 di quello dell'Italia possa fare tutto questo: o sono bravi loro oppure siamo scemi noi, non trovo spiegazione.

Vero che verrebbe fatta in collaborazione con la Cina che soldi ne ha a buttare, però..


Il PIL racconta solo una parte della storia. Ad esempio, il nostro debito pubblico è enormemente superiore al loro, cosa che ci limita non poco. Poi ricordo che noi stiamo stati il terzo paese al mondo a lanciare satelliti, non mi sembra una cosa di poco conto. Abbiamo una lunga tradizione nello spazio, ma non possiamo competere da soli con le superpotenze, non a caso facciamo parte dell'ESA, cui siamo tra i protagonisti.
RaZoR9330 Maggio 2022, 10:54 #8
Originariamente inviato da: bonzoxxx
Concordo con quanto hai scritto
Tra l'altro noi facciamo parte dell'ESA e, più in generale, non ha senso concorrere da soli nella corsa allo spazio dato che i fondi richiesti sono davvero tanti, molto meglio unire le forze, giustamente.
Il blocco "occidentale" può lavorare insieme senza problemi ed ha l'enorme vantaggio di avere una florida industria privata alle spalle.
La realtà è che solo la Cina è un vero competitor nel settore spaziale.
La Russia ha tagliato il budget a Roscomos ancora prima dell'attuale guerra, c'è solo da immaginarsi quanto disastrosa possa essere la situazione attuale.

https://arstechnica.com/science/202...better-results/
rigelpd30 Maggio 2022, 11:26 #9
Originariamente inviato da: RaZoR93
Il blocco "occidentale" può lavorare insieme senza problemi ed ha l'enorme vantaggio di avere una florida industria privata alle spalle.
La realtà è che solo la Cina è un vero competitor nel settore spaziale.
La Russia ha tagliato il budget a Roscomos ancora prima dell'attuale guerra, c'è solo da immaginarsi quanto disastrosa possa essere la situazione attuale.

https://arstechnica.com/science/202...better-results/


Si continua a fare ragionamenti a livello nazionale e finora tengono ma tra qualche anno quando SpaceX avrà un budget superiore a quello della NASA e potrà permettersi una politica spaziale quasi totalmente indipendente (maggior perso economico dei progetti autofinanziati) sarà a tutti gli effetti una terza entità... e sarà di gran lunga più avanzata di qualsiasi altra entità spaziale nazionale e non.
RaZoR9330 Maggio 2022, 11:32 #10
Originariamente inviato da: rigelpd
Si continua a fare ragionamenti a livello nazionale e finora tengono ma tra qualche anno quando SpaceX avrà un budget superiore a quello della NASA e potrà permettersi una politica spaziale quasi totalmente indipendente (maggior perso economico dei progetti autofinanziati) sarà a tutti gli effetti una terza entità... e sarà di gran lunga più avanzata di qualsiasi altra entità spaziale nazionale e non.
SpaceX è sempre statunitense e la NASA e il pentagono continueranno ad essere i principali clienti.
SpaceX non parteciperà a missioni congiunte con la Russia o con la Cina, ma continuerà a lavorare in proprio e con i partner degli Stati Uniti, vale a dire Europa, Giappone, Canada, Corea, ecc.
Le divisioni nazionali continueranno a valere anche per le società private.

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