Disney+: niente più condivisione delle password! Ufficiale anche in Italia

Disney+ rivoluziona le regole per accedere al suo servizio di streaming. Addio alla condivisione delle password e nuove politiche sulla pubblicità. Vediamo come cambierà il tutto per gli utenti che hanno già un account e condividono la password.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 26 Luglio 2024, alle 10:21 nel canale WebDisney
Il panorama dello streaming si evolve ancora una volta, e questa volta è Disney+ a fare notizia. Il colosso dell'intrattenimento ha annunciato importanti modifiche ai termini di servizio per gli abbonati italiani, seguendo le orme di altri giganti del settore come Netflix e YouTube. Queste novità, che entreranno in vigore a partire da settembre, promettono di ridisegnare l'esperienza degli utenti sulla piattaforma.
Niente più condivisione delle password
La prima e più significativa modifica riguarda la fine della condivisione indiscriminata delle password. Disney+ introduce il concetto di "Utente Extra", aprendo la strada a una nuova modalità di gestione degli account condivisi. Questa mossa, già anticipata e ora ufficializzata, mira a limitare l'accesso al servizio solo ai membri dello stesso nucleo familiare. Sebbene i dettagli specifici su costi e modalità di implementazione non siano ancora stati resi noti, è chiaro che l'azienda sta seguendo una tendenza ormai consolidata nel settore.
Per identificare gli utenti autorizzati, Disney+ adotterà probabilmente tecniche simili a quelle già in uso da altri servizi di streaming. Senza ricorrere alla geolocalizzazione precisa, l'azienda monitorerà gli indirizzi IP e i router utilizzati per l'accesso, al fine di determinare se i dispositivi appartengono effettivamente allo stesso nucleo domestico. Questa strategia, già dimostratasi efficace per altri player del mercato, potrebbe portare a un aumento degli abbonamenti individuali.
Ma le novità non si fermano qui. Disney+ ha anche annunciato l'introduzione di contenuti pubblicitari su tutti i piani di abbonamento. Questo include non solo pubblicità tradizionale, ma anche contenuti promozionali, di branding e messaggi sponsorizzati, che potrebbero apparire anche durante la trasmissione di eventi in diretta o speciali. In risposta a questa nuova politica pubblicitaria, l'azienda ha adottato una posizione ferma contro l'uso di ad-blocker. Gli abbonati che verranno sorpresi a utilizzare sistemi per bloccare la pubblicità rischiano conseguenze significative, che vanno dalla sospensione dell'account al passaggio forzato a un piano di abbonamento più costoso. Resta da chiarire come Disney+ intenda identificare l'uso di questi software, ma è evidente che l'azienda è determinata a proteggere il suo nuovo modello di business basato sulla pubblicità.
Queste modifiche rappresentano un cambiamento significativo nella strategia di Disney+, bilanciando la necessità di incrementare i ricavi con il mantenimento di un'offerta attraente per gli utenti. L'introduzione dell'Utente Extra potrebbe offrire una soluzione di compromesso per coloro che desiderano continuare a condividere l'accesso, seppur a un costo aggiuntivo.
Il settore dello streaming continua così la sua evoluzione, con i principali attori che cercano nuovi modi per monetizzare i propri servizi e combattere pratiche che erodono i potenziali guadagni. Resta da vedere come reagiranno gli abbonati italiani a queste novità e se queste modifiche porteranno effettivamente a un aumento della base utenti e dei ricavi per Disney+. Il successo di queste nuove politiche dipenderà dalla capacità di Disney+ di bilanciare le esigenze aziendali con la soddisfazione degli abbonati, in un mercato in continua evoluzione.
27 Commenti
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Se dico quello che penso mi bannano a vita dal forum
Il silenzio vale più di mille parole !
Io a Disney non darò mai manco mezzo centesimo.
Fate altrettanto e campate felici !
Questi capiscono solo il calo di fatturato, fino a che continueranno ad aumentare e la gente a pagare, andranno avanti senza problemi....
So che sono servizi diversi, ma nel mio piccolo pago un servizio, anche per non farmi fracassare le gonadi da informazioni utili quanto un culo senza tetto…
se lo chiudi vuol dire che lo hai quindi "che ci vuole" non misembra la frase giusta visto che il servizio lo volevi
Ma funziona davvero?
Boh, io conosco persone che ancora condividono persino Netflix. E senza trucchi o tecnologie particolari, semplicemente usando la stessa utenza con profili diversi."che ci vuole" nel senso di "è facile, basta fare pochi click".
si ma gni 14 giorni devi scrivere al tuo contatto perchè clicchi sul link e ti dia il codice, è una rottura... poi c'è chi gli sta bene e allora che continuino loro
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